Neon Drive, la recensione
Schizzare a destra e sinistra su strade (e non solo) partorite da un'estetica anni '80: la recensione di Neon Drive
L'occhio suggerirebbe strade dall'estetica acida tipicamente anni '80 da percorrere a tavoletta, una sorta di OutRun futuristico ed allo stesso tempo retrò, il pad invece restituisce tutt'altro, un'esperienza ludica estremamente basilare, talmente tanto da poter essere fruita mediante due soli tasti, quello per spostarsi a sinistra e quello per spostarsi a destra. E' questo il testamento dell'origine di Neon Drive, sviluppato con in mente le piattaforme mobile, ed è proprio su iOS che aveva trovato la sua prima incarnazione, quella forse più consona alla natura del gioco, che non trova su PC quella naturalezza che invece gli apparteneva su smartphone e tablet. E' forse in queste situazioni più intuitivo e rapido il tocco, rispetto alla pressione alternata di due tasti, considerato quello che al giocatore è richiesto fare, ovvero evitare gli ostacoli che gli vengono addosso. Un contatto è tollerato, il secondo impone il game over.
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Neon Drive è davvero tutto qui, una corsa a ostacoli il cui livello di sfida è assai elevato, attraverso sette livelli divisi in due parti. La prima è generalmente simile, si guida un'auto su una strada composta da quattro corsie, la seconda varia, ed ecco visuali dall'alto, navicelle, aerei, persino una chicca finale che vi lasciamo tutto il godimento di scoprire, e che ovviamente è perfettamente attinente a quell'estetica anni '80 che del gioco non è solo punto di riferimento, ma chiave ed elemento di maggiore attrazione. E' chiaramente nell'impatto visivo che sono stati indirizzati i maggiori sforzi del team di sviluppo, capace di imbastire scene godibilissime, colorate e stuzzicanti, che danno un senso ad un gameplay che altrimenti poco reggerebbe. Lo fanno insieme ad un comparto sonoro assolutamente ottimo, che sfodera tutto il repertorio fatto di sintetizzatori e sonorità immediatamente riconoscibili come di trent'anni fa, in maniera moderna: per utilizzare una definizione rapida, New Retro Wave pura.
Ecco quindi come possa affascinare un videgioco di simile natura, dal sistema di gioco semplicistico, dal feeling retrò, in un gameplay che richiede applicazione e dedizione per essere apprezzato e in una natura audiovisiva senza dubbio evocativa, per quanto ormai strabusata. La fascinazione però ha una scadenza che coincide con la pazienza del giocatore, perché al di fuori della verità della massa videoludica moderna troppo semplice e guidata esistono innumerevoli esperienze che stanno nel mezzo, capaci di divertire senza irritare e con un impianto ludico ben più sviluppato. Neon Drive gioca ad essere fuori dal tempo, e secondo il gusto personale del giocatore può effettivamente finirci.