Negativa, la recensione
Abbiamo recensito per voi Negativa, la nuova graphic novel di Alessandro Baronciani edita da BAO
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Baronciani ha potuto constatare quanto il digitale alla portata di tutti abbia smorzato il potere espressivo della Fotografia e, soprattutto, alterato la realtà così come la viviamo, creando di fatto una percezione falsa della stessa. Proprio il corto circuito generatosi intorno alle immagini è lo spunto che ha innescato lo sviluppo della vicenda di Stella, la modella più fotografata del mondo; l’innata capacità di trasmettere emozioni stando davanti all'obiettivo l’ha resa l’indiscussa e adorata regina delle passerelle e dei rotocalchi. Eppure, rispetto alla creatura eterea impressa sulle riviste, Stella nasconde ai più qualcosa di tormentato e patologico che corrode la sua anima: una maledizione sembra avvolgere la sua esistenza, portandola a vivere situazioni assurde, in bilico tra sogno e realtà, che ben presto assumono dei connotati brutali.
Rispetto ai suoi lavori precedenti, Baronciani si spinge verso atmosfere oscure e tenebrose con cui imprimere nuova forza al suo modo di raccontare. La scelta è coraggiosa e può apparire avventata, data la carriera artistica dell'autore, ma nel complesso risulta vincente e ben orchestrata. Anche in questa veste orrorifica, infatti, il fumettista si dimostra bravo nella gestione dei tempi narrativi, riuscendo a creare un'ideale tensione emotiva. All’interno di capitoli brevi, scanditi da inserti cartotecnici che si dispiegano a cancello, il racconto cresce velocemente di intensità raggiungendo l’apice in poche ma efficaci battute.
L’effetto straniante e il senso di smarrimento generato da questa costruzione particolare conferisce a Negativa un’aura horror davvero potente e in qualche modo disarmante, così come i continui ribaltamenti trasformano la realtà, che diventa così aleatoria, indefinita, con contorni talmente labili da rendere difficile il districarsi in questa vicenda abilmente strutturata.
Come già successo ne Le ragazze nello studio di Munari, Baronciani conduce il lettore attraverso un’esperienza tattile, oltre che visiva: gli inserti non sono gli unici accorgimenti del volume, visto che molte pagine sono alterate per accompagnare il racconto con suggestioni grafiche volte a rendere il risultato finale ancor più coinvolgente.
Da sempre attento all’esplorazione del medium Fumetto, l’artista trasmette l’urgenza delle sequenze thrilling tramite le colorazione: quando l'ansia monta, il bianco sfuma in tonalità sempre più dense di grigio e di nero dettando gli umori del racconto; il climax sfuma poi nel colore primigenio, a sancire il finale della storia. Sempre che davvero lo sia.
Intorno all’idea del doppio, al contrasto monocromatico e all’ambiguità generata dalla manipolazione dell’immagine, si dipana la vicenda di Stella, il suo successo e quello dei mostri che colpiscono chi le sta vicino. Negativa è un viaggio nella poetica di Baronciani di notevole intensità, che ne dimostra ancora una volta l'incredibile talento.