Le nebbie di Caporetto, la recensione

Abbiamo recensito per voi Le nebbie di Caporetto, di Giulio A. Gualtieri ed Emilio Lecce

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Le nebbie di Caporetto, copertina cartonato di Fabrizio De TommasoCon l'iniziativa Un eroe una battaglia, Editoriale Cosmo propone in edicola una miniserie bellica a cadenza mensile composta da quattro albi in formato pocket. Apre le danze Le nebbie di Caporetto (proposto anche in formato cartonato), la cui sceneggiatura è firmata da Giulio A. Gualtieri, mentre i disegni sono di Emilio Lecce.

Nella realtà storica, la Disfatta di Caporetto ha segnato uno dei punti più bui della storia d'Italia, dove la cronaca della tragedia universale è stata talmente grande da non lasciar spazio ai drammi personali. In Le nebbie di Caporetto, gli autori scavano a piene mani nella memoria collettiva per modellare una storia verosimile con personaggi realistici che tentano di sopravvivere, sgomitando tra il susseguirsi di tragedie che accadono attorno a loro.

La storia non esprime un giudizio politico, ma allo stesso tempo non si limita a una mera cronaca dei fatti: la vicenda di un manipolo di uomini diventa più interessante della disfatta di un popolo se viene raccontata con il giusto calore. Per questo motivo è facile affezionarsi all'improbabile squadra guidata dal Caporale Pedron, i cui uomini rappresentano ognuno un'anima di quell'Italia ancora fragile nelle sue diversità frutto della provenienza geografica, del ceto sociale di appartenenza e del grado militare. Le differenti visioni della vita, del dovere e delle donne lasciano il posto all'umana solidarietà di fronte alla morte, in una storia che, seppur aggrappata al tradizionale cliché della squadra "insieme per forza", riesce a emanciparsi da facili patetismi, donando a ogni personaggio un ruolo ed un'identità ben precisa e di rilievo.

Il nemico, l'idea stessa della guerra, è proposto con diversi volti: quello di un ufficiale che ha solo "obbedito agli ordini", quello diverso oltre la trincea e, soprattutto, la distruzione delle bombe. Perché per tutta la durata della lettura l'impressione resta sempre la stessa: che gli autori, parlando della singola battaglia (pur inserendo numerosi, interessantissimi, dettagli), parlino della disumanizzazione stessa della guerra, conseguenza di ogni scontro e su ogni scala. Per questo motivo, in contrasto netto con gli eventi, gli esseri umani brillano di pura fragilità e forza di volontà. Prima si pensa a sopravvivere, poi si affronteranno le conseguenze di tutto il resto.

I disegni di Emilio Lecce, trattati con una tecnica che strizza l'occhio alle produzioni italiane precedenti sul tema bellico, sempre precisi nel rappresentare l'orrore pur senza ricorrere a inutili spargimenti di sangue fini a sé stessi, avranno sicuramente un respiro maggiore sull'edizione cartonata per fumetterie e librerie. Coronano il tutto le due copertine di Elia Bonetti (pocket) e Fabrizio De Tommaso (cartonato) che calano il lettore fin da subito nel clima frenetico della battaglia.

Le nebbie di Caporetto segna un buon esordio per la collana Un eroe una battaglia, proponendosi come lettura piuttosto rapida (dato il formato e la gabbia scelti) ed estremamente godibile. L'infarinatura storica, assolutamente ben inserita all'interno dell'albo, ricorda al lettore che, per quanto possa trattarsi di un'opera di fantasia, quando si racconta una realtà storica è giusto (e doveroso) non prendersi eccessive libertà.

Il prossimo volume, in edicola a breve, sarà La pioggia di Alesia, di Giovanni Masi e Valerio Nizi.

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