Nathan Never – Generazioni 5: L'era delle chimere, la recensione
Abbiamo recensito per voi il penultimo numero della miniserie Nathan Never - Generazioni
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
Con il quinto e penultimo capitolo di Nathan Never – Generazioni, arrivato in edicola a fine settembre, ci spostiamo dallo spazio distopico di Base lunare Alfa a una Londra non meglio precisata a livello temporale ma ben connotata da quello estetico, ribattezzata per l'occasione Steam City.
Sfogliando il fumetto, inoltrandosi nelle sue atmosfere, è inevitabile che il pensiero vada a maestri della Letteratura come Arthur Conan Doyle, Robert Louis Stevenson e Jules Verne. I nomi di alcuni comprimari non lasciano tuttavia dubbi e i riferimenti a capolavori letterari sono pure precisi: Frankenstein, di Mary Shelley, e L'isola del dottor Moreau, di H.G. Wells. Se vogliamo un appiglio alla Nona Arte, allora lo possiamo trovare senza difficoltà ne La lega degli straordinari gentiluomini, di Alan Moore e Kevin O'Neill.
La vicenda in questione contiene un colpo di scena che scuote le fondamenta dell'universo canonico del protagonista, mostrandoci il vero aspetto del suo Omega alternativo e presentandoci una protagonista d'eccezione nei panni dell'affascinante Ann Never. La figlia di Nathan si dimostra sempre più cruciale negli sviluppi dell'intreccio, che sarebbe un'ottima partenza per uno spin-off della serie principale.
Il contributo alla riuscita del fumetto è ovviamente da condividere con altri suoi autori: Adriano Barone e Rosario Raho. La sceneggiatura dello scrittore milanese è semplicemente roboante, potentemente attuale e moderna, un mix di influenze e suggestioni provenienti dalle migliori tradizioni internazionali del medium sequenziale.
Il disegnatore lucano, che abbiamo già apprezzato su Nathan Never - Agenzia Alfa e Martin Mystère - Le nuove avventure a colori, offre qui una prova a tuttotondo del proprio talento e della propria tecnica superandosi nella recitazione, esaltata da un uso intenso e superbo delle chine, a mo' di comics, e regalandoci un'interpretazione di Legs Weaver che resterà impressa nella mente degli appassionati.
[gallery size="large" columns="1" ids="221217,221218,221219"]