Nathan Never 300: Altri mondi, la recensione
In Nathan Never 300: Altri mondi, Bepi Vigna e Roberto De Angelis ci portano a spasso per il Multiverso con un giallo futuristico, summa di tradizione e novità
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
La vicenda ha inizio con l'irruzione di una squadra dell'Agenzia Alpha nel covo di terroristi e hacker informatici. Durante il successivo scontro a fuoco viene colpito a morte un innocente. La responsabilità sembra ricadere proprio sul protagonista, che viene sospeso da ogni incarico in attesa di provvedimenti ancora più gravi e definitivi. Nathan è deciso a scagionarsi a qualunque prezzo dall'accusa di omicidio colposo, fino a entrare in contatto con i presunti fuorilegge. Sarà l'occasione per intraprendere un incredibile viaggio nei meandri e nei segreti del Multiverso.
Questo straordinario episodio commemorativo è l'essenza dell'omaggio divertente ed erudito. Ritroviamo tra i comprimari, con i nomi leggermente ritoccati, il rivoluzionario fisico e filosofo David Bohm e la sua fonte d'ispirazione, uno dei padri della Meccanica Quantistica, Louis de Broglie, che per primo teorizzò la dualità del comportamento onda-corpuscolo della materia, fino a Karl Pribram, che insieme a Bohm diede vita al Modello Olonomico del cervello.
Lasciatevi impressionare da cotante impervie dottrine, frutto di menti eccelse e abbandonatevi alle tavole di questo giallo futuristico, summa di tradizione e novità, governate sempre dallo stesso, incomparabile trio di creatori.