Nathan Never 286: L'angelo della distruzione, la recensione
L'angelo della distruzione è il terzo e conclusivo albo dell'avvincente trittico di Nathan Never ideato da Giovanni Eccher sulla misteriosa figura di Angel
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
L'angelo della distruzione è il terzo e conclusivo numero dell'avvincente trittico ideato da Giovanni Eccher iniziato a gennaio con Rivelazione, disegnato da Ivan Fiorelli e continuato a febbraio con La mela di Eris, illustrato da Sergio Giardo, che firma anche questo albo 286. Chi ha seguito le nostre anticipazioni sul 2015 della della Sergio Bonelli Editore targato Nathan Never, è già al corrente della trama e ha potuto godersi in esclusiva e in anteprima la pagina 34, parte di una scena cruciale dell'intera vicenda.
Per quasi trecento tavole questa lunga avventura cattura il lettore e lo diverte senza mai un calo di tensione e di ritmo. Momenti convulsi e scanzonati vengono gestiti e distribuiti lungo la sceneggiatura in modo impeccabile da Eccher che è un esperto di arte cinematografica. Ci si potrebbe sbizzarrire a trovare le influenze di capolavori del cinema e del fumetto su cui è basato questo soggetto. Il tratto più moderno e contaminato da influssi esteri come quello del giovane talento di Fiorelli viene sostituito a partire dal secondo capitolo dal più classico e regolare di un veterano come Giardo, senza colpo ferire. La Legs del copertinista della serie è semplicemente iconica e irresistibile, un personaggio la cui esuberanza a volte sembra contenuta a stento dagli autori, con risultati godibilissimi.