Natale a Beverly Hills - La recensione

Un uomo ritrova il figlio sedicenne che non aveva mai conosciuto, mentre un altro si innamora di una donna in procinto di sposarsi. Tra marchesi del carso e conti della freghna, la formula sembra ormai spompata...
Con l'elenco delle frasi più rozze!

Condividi

Recensione a cura di ColinMckenzie

TitoloNatale a Beverly HillsRegiaNeri Parenti Cast
Christian De Sica, Sabrina Ferrilli, Michelle Hunziker, Massimo Ghini, Alessandro Gassman, Gianmarco Tognazzi
Uscita18 dicembre 2009
 

In un momento in cui si parla di chiusura di siti Internet e gruppi Facebook 'inneggianti' alla violenza, non sarebbe male aprire uno spazio per chiedere di riportare Massimo Boldi nei cinepanettoni. Sembra incredibile dirlo, considerando che all'epoca non è che le pellicole di De Sica con cipollino fossero propriamente dei capolavori, ma la mancanza dell'attore milanese nei cinepanettoni si sente sempre di più.

Se c'è qualcosa che infatti manca totalmente agli ultimi episodi, è un corpo comico da devastare e soprattutto delle scene madri meritevoli di essere ricordate (vogliamo parlare delle docce De Sica/Boldi che tanto avevano fatto parlare a suo tempo?). E' sempre più evidente che Massimo Ghini può andare bene per dei duetti verbali con De Sica (e se vedete l'elenco qui sotto, le frasi burine non mancano), ma di gag fisiche all'altezza praticamente non ce ne sono (e l'unica è tirata per i capelli o meglio... per la catena).

La cosa curiosa è che, dopo i primi dieci minuti, si poteva sperare che la Hunziker (assolutamente accettabile, considerando che non deve certo interpretare un ruolo complesso) si prestasse a sostituire l'illustre assente, ma è una speranza che verrà purtroppo delusa. E allora?

Allora bisogna accontentarsi di De Sica che, come solito, fa il supercafone, ma senza crederci troppo (a parte qualche consueta smorfietta e un movimento di bacino alla Tony Brando), prendendosi qualche calcio sulle palle, ma incredibilmente senza trombare (colpa della crisi mondiale?) e anzi alla fine offrendo anche un messaggio educativo (dove andremo a finire, signora mia...). Tognazzi si impegna, ma Gassman invece non sembra perfettamente in parte, peraltro in un episodio che è quasi più accettabile della media (pessima e tirata via) delle vicende non-desichiane.

E così, ci dobbiamo accontentare di giocare con i nomi (marchese del carso, conte della freghna - come suggerisce di scriverlo il Mereghetti - , Cristina Pascola, Bosco della fava, Happy Banana, ecc.). Menzione d'onore alla mitica Michela Quattrociocche, che, dopo le avventure amorose mocciane, ci regala un 'reeeseptions' che la impone di forza come nuova partner degli spot pubblicitari con Francesco Totti.

Per il resto, solito montaggio alla buona e doppiaggio dei comprimari da pellicola porno (ma purtroppo la Hunziker non fa vedere molto). En passant, si ha ancora il coraggio di citare le scene d'azione rallentate alla Matrix e di rubacchiare una gag a Strafumati (tanto in Italia lo abbiamo visto in quattro). Ma dalla reazione del numerosissimo pubblico di adolescenti, tutti questi problemi non sembrano porsi. Allora, consiglio a De Laurentiis: invece di inventarsi scuse, l'anno prossimo mostri il film alla stampa e poi metta sulle locandine le frasi più dure dei critici. Sarebbe un bel colpo mediatico e almeno un'idea divertente...

Le frasi più rozze

  • "se je succhi la zinna esce il latte in polvere"

  • "Sei sicura che è mio figlio? C'ha na faccia da cazzo..."

  • "A pistolino d'oro!"

  • "Le gambe sembrano quelle di mia moglie, ma il culo è da mignottona"

  • "Pensavo fosse una mignotta, invece era colpa tua"

  • "Tuo padre era dotatissimo". "Di cervello?". "No, d'uccello"

  • "La chiamavamo spinella". "Perché fumava?". "No, perché ce la siamo passata tutti"

  • "Ma è vero il modo in cui è morto mio padre?". "Cioè?". "Affogato nella diarrea?"

  • "Zio, secondo te che deve fare uno a cui piace una ragazza che sta con un tizio più grande e più bello?". "Se deve attacca' al cazzo"

  • "Avete parlato della retta?". "Come no, prima l'ho retta e poi l'ho ingroppata".

  • "Si ricordi che i cazzi saltano sempre una generazione".

  • "Buongiorno dottor Marchetta". "Dottor marchetta a tua sorella"

  • (Di fronte a una spogliarellista che espone il sedere) "Dopo aver trovato la pecorina, adesso cerchiamo la pecorella"

  • "Ma che vuol dire peep show?". "Ebbeh, una pippettina"

  • "Siamo venuti a farci una bella fregata"

  • "Oh, guarda che la maiala è mia madre"

  • "E io che pensavo che tu te la facessi con tuo padre"

  • "Capisco chi si caca sotto, ma lei si è cacato sopra"

  • "Ma quali molestie, gli è solo scappata una pompa"

  • "A maiali", "A scorreggiona", "A rotolo de merda"

  • "Non mandiamo tutto a puttane per una scopata", "veramente sono quattro anni che scopiamo". "Vabbeh quattro, facciamo due"

Continua a leggere su BadTaste