Mythic Quest: Raven's Banquet (prima stagione): la recensione
Mythic Quest: Raven's Banquet è una classica comedy da ufficio: divertente, cinica, animata da un bel gruppo di protagonisti
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Le comedy da ufficio sono essenzialmente un genere a sé all'interno delle sitcom. Non nel senso che sono tutte uguali, ma nel senso che condividono alcuni tratti riconoscibili dovuti all'ambientazione e ai rapporti tra i personaggi. È qualcosa di quasi inevitabile nel raccontare certe storie. Mythic Quest: Raven's Banquet di AppleTV+ ad esempio non ha lo stile da falso documentario di The Office né la scrittura di Silicon Valley. Eppure coordina tutto l'intreccio, le battute, il ritmo della storia intorno a quell'idea di microcosmo che si riferisce solo a se stesso, che parla un linguaggio proprio e costruisce dinamiche di potere proprie. Lo fa accompagnato dai classici personaggi cinici, inadeguati, spesso immaturi, ma simpatici.
Come detto, Mythic Quest non ha lo stile da falso documentario di The Office o di Parks and Recreation. Eppure questo si sarebbe adattato benissimo alla scrittura e all'ambientazione della serie. Molte delle battute funzionano infatti tramite le recriminazioni del singolo personaggio rispetto ai suoi colleghi, o con le reazioni imbarazzate dopo una sparata idiota di qualcuno. Gli scambi sono molto veloci, costruiti su più livelli sempre sopra le righe. I personaggi sono soprattutto caricature irrealistiche, divertenti perché ognuno di loro, rispetto al proprio settore, si mette su un piedistallo sul quale non è in grado di stare.
Ma Mythic Quest è anche una serie contemporanea, e non si vuole negare un minimo di sperimentazione. È impossibile allora non citare l'episodio A Dark Quiet Death, che è il più lungo della stagione e non c'entra niente con il resto della storia. Si tratta di una cavalcata di più di dieci anni attraverso la storia di una coppia unita da un videogioco. È una storia divertente, intima, coinvolgente, che vale la pena recuperare di per sé. L'episodio sperimentale all'interno della stagione, come The Silence lo era all'interno di Little America.