Murder Mystery 2, la recensione
Come già nel primo film anche Murder Mystery 2 dimostra che il meglio Adam Sandler lo dà quando messo in coppia con qualcuno che lo sfidi
La recensione di Murder Mystery 2, la commedia con Adam Sandler e Jennifer Aniston disponibile su Netflix
Avevamo lasciato i coniugi Spitz pieni di gloria per aver risolto un complicato caso di omicidio e adesso li troviamo incapaci di portare avanti il loro nuovo business da investigatori. La loro unica speranza è che accada un altro bell’omicidio clamoroso e a fagiolo vengono invitati al matrimonio di un membro del cast del film precedente che verrà ad un certo punto rapito. Si ricrea quindi quella stessa situazione con in più Mark Strong (dopo Grimsby abbonato al ruolo di duro in commedie) nei panni del membro dei corpi speciali che gareggia con loro nell’investigazione e l’ambientazione parigina. Tutto secondo i piani del cinema americano in vacanza europea, stereotipi inclusi, ma di nuovo più divertente della media di Adam Sandler.
Messo artificialmente in un ruolo spesso comprimario Adam Sandler trova la sua dimensione comica perfetta in un film. Certo tutta la detection e l’indagine non sono più sensate di quelle di Ace Ventura o delle detective comedy in genere, ma la produzione Netflix garantisce una gran confezione, grandi scene parigine, esagerazioni ben dirette (tutto il finale sulla torre Eiffel scemissimo e serissimo al tempo stesso è tra le migliori sandlerate degli ultimi anni). Se è vero che Sandler quando ci si mette è il disimpegno più abissale fatto persona, questa serie di film rendono accettabile e divertente la sua determinazione a non impegnarsi.