I Muppet 1x13, "Got Silk?": la recensione
Per la seconda puntata di seguito di I Muppet è Piggy ad avere più spazio degli altri, e a fare da contraltare il trio
Più interessante la storyline di Piggy, in cerca di un’amica (o un amico) con cui passare il tanto tempo libero che le rimane ora che non è più la sola protagonista assoluta dello show. Pur rimanendo la diva di sempre, il fatto di essere messa leggermente da parte non è più fortunatamente la leva per crisi isteriche fini a se stesse e violente rivalse sui poveri colleghi: gli autori si sono decisi a dare a Piggy una personalità sufficientemente tridimensionale da farla risultare credibile sia quando reagisce con veemenza e capricci, sia quando riflette su se stessa e indugia nella malinconia, pur continuando a insultare involontariamente le persone “ordinarie”, cioè tutte tranne lei. Nella sua incapacità di relazionarsi alla gente “comune” senza offenderla o sminuirla, Piggy si trova sempre da sola, priva di rapporti di complicità, e ciò la ferisce. Deve solo rendersi conto – e naturalmente lo farà nel corso della puntata – che ha già nell’onnipresente Uncle Deadly un amico fidato che “la accetta per quello che è”, come appunto dovrebbero fare gli amici. Se Kermit, pur alle prese anche lui con sentimenti problematici nel corso della puntata, rimane ora sempre uguale a se stesso, evoluzioni come il riscoperto legame di Piggy con Deadly (peraltro in perfetta continuità con lo scorso episodio) puntano alla costruzione di un personaggio più fragile e dunque “umano”, che rendono infine la maialina la vera protagonista di questa ultima parte della stagione.