I Muppet 1x13, "Got Silk?": la recensione

Per la seconda puntata di seguito di I Muppet è Piggy ad avere più spazio degli altri, e a fare da contraltare il trio

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Da quando The Muppets ha messo la costruzione dello show Up Late with Miss Piggy al centro delle dinamiche del gruppo, e come fulcro dei processi di scontro e crisi delle singole puntate, la serie ne ha decisamente guadagnato. Il risultato dipende poi dal materiale che gli autori mettono nelle singole puntate: in certi casi, come nella scorsa “A Tail of Two Piggies”, il tutto sembra amalgamarsi attorno a un’idea abbastanza forte da riuscire; in questa “Got Silk?”, invece, lo scontro sembra una scusa per fini di mera superficie, come mostrare il trio Rizzo, Gonzo e Pepe all suited up nei loro abiti sartoriali. Il ritorno alla carica di Pache mostra i limiti del personaggio e della necessità di creare conflitti risolvibili in poche battute: il tentativo di inserire sottoforma di sketch una vera e propria pubblicità, è piuttosto debole per suscitare interesse, così purtroppo Pache rimane una macchietta immotivatamente ostile, e i problemi da lui creati talmente sopra le righe da essere facilmente respinti o girati a vantaggio del gruppo. Inoltre, è sempre Kermit a risolvere creativamente le crisi, in questo caso con l’aiuto di un Ru Paul non in drag, mentre gli altri Muppets rimangono in balìa delle cattive intenzioni altrui, spesso sembrando, come in questo caso, irrimediabilmente poco intelligenti.

Più interessante la storyline di Piggy, in cerca di un’amica (o un amico) con cui passare il tanto tempo libero che le rimane ora che non è più la sola protagonista assoluta dello show. Pur rimanendo la diva di sempre, il fatto di essere messa leggermente da parte non è più fortunatamente la leva per crisi isteriche fini a se stesse e violente rivalse sui poveri colleghi: gli autori si sono decisi a dare a Piggy una personalità sufficientemente tridimensionale da farla risultare credibile sia quando reagisce con veemenza e capricci, sia quando riflette su se stessa e indugia nella malinconia, pur continuando a insultare involontariamente le persone “ordinarie”, cioè tutte tranne lei. Nella sua incapacità di relazionarsi alla gente “comune” senza offenderla o sminuirla, Piggy si trova sempre da sola, priva di rapporti di complicità, e ciò la ferisce. Deve solo rendersi conto – e naturalmente lo farà nel corso della puntata – che ha già nell’onnipresente Uncle Deadly un amico fidato che “la accetta per quello che è”, come appunto dovrebbero fare gli amici. Se Kermit, pur alle prese anche lui con sentimenti problematici nel corso della puntata, rimane ora sempre uguale a se stesso, evoluzioni come il riscoperto legame di Piggy con Deadly (peraltro in perfetta continuità con lo scorso episodio) puntano alla costruzione di un personaggio più fragile e dunque “umano”, che rendono infine la maialina la vera protagonista di questa ultima parte della stagione.

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