Mostri Scatenati 2, la recensione
Abbiamo recensito per voi il secondo numero di Mostri Scatenati, evento Marvel pubblicato da Panini
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Nel secondo volume di Mostri Scatenati - evento della Casa delle Idee atto a riportare in auge le fantastiche creature che hanno caratterizzato le sue pubblicazioni degli anni ’40 e ‘50 - troviamo ben cinque storie: oltre al terzo numero della miniserie portante - Monsters Unleashed di Cullen Bunn e Francis Leinil Yu - trovano posto i tie-in All-New X-Men #1.MU di Jeremy Whitley, Carlo Barberi e Ron Lim; Uncanny Inhumans #1.MU di Paul Allor e Brian Level; Doctor Strange #1.MU di Chip Zdarsky, Julian Lopez e Scott Hanna; Totally Awesome Hulk #1.MU di Bryan Edward Hill, Ty Templeton e Ricardo Lopez Ortiz.
Va detto che non sempre la sceneggiatura riesce a bilanciare sapientemente le varie componenti, e in determinati casi (ad esempio, le storie di Uncanny Inhumans e Doctor Strange) risulta poco azzeccato approfondire relazioni che avrebbero meritato ben altro trattamento o un contesto più congeniale, come il rapporto tra Laura Kinney e Gambit.
Se la componente narrativa risulta debole, la forte fascinazione che dovrebbero esercitare le paurose creature di Mostri Scatenati conquista effettivamente l’attenzione del lettore. Il lavoro svolto sulle singole storie da disegnatori e coloristi è notevole e sempre funzionale ai dichiarati intenti della saga. Ci sentiamo di segnalare in particolare le splendide tavole della coppia Ty Templeton e Ricardo Lopez Ortiz su Totally Awesome Hulk #1.MU: entrambi caratterizzati da uno stile cartoony, il primo è dotato di un tratto tondeggiante e morbido, mentre nel secondo sono forti le influenze della scuola orientale.
Giunto alla parte centrale, Mostri Scatenati continua a non convincere del tutto per lo sviluppo frammentario e la scarsa omogeneità dei vari episodi, ma la componente visiva decisamente d'impatto riesce a colmare queste lacune e a offrirci una lettura dai toni leggeri tutto sommato piacevole.