Mostri Scatenati 2, la recensione

Abbiamo recensito per voi il secondo numero di Mostri Scatenati, evento Marvel pubblicato da Panini

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Monsters Unleashed #3, anteprima 01La Terra è sotto attacco: misteriosi mostri piovono dal cielo devastando intere città, come New York, Tokyo e Roma. In ogni angolo del pianeta, le entità abominevoli note come Leviatani stanno generando scompiglio, e la comunità supereroistica Marvel ha creato un fronte comune per sventare la minaccia. Mentre Avengers, Champions, Guardiani della Galassia e Inumani sono impegnati in battaglie che mettono a dura prova le loro capacità, l'esperta in materia Elsa Bloodstone sta conducendo delicate indagini al fine di risalire alle cause dell’invasione.

Nel secondo volume di Mostri Scatenati - evento della Casa delle Idee atto a riportare in auge le fantastiche creature che hanno caratterizzato le sue pubblicazioni degli anni ’40 e ‘50 - troviamo ben cinque storie: oltre al terzo numero della miniserie portante - Monsters Unleashed di Cullen Bunn e Francis Leinil Yu - trovano posto i tie-in All-New X-Men #1.MU di Jeremy Whitley, Carlo Barberi e Ron Lim; Uncanny Inhumans #1.MU di Paul Allor e Brian Level; Doctor Strange #1.MU di Chip Zdarsky, Julian Lopez e Scott Hanna; Totally Awesome Hulk #1.MU di Bryan Edward Hill, Ty Templeton e Ricardo Lopez Ortiz.

Tutti i racconti presenti nel brossurato rispettano lo stesso canovaccio: poste di fronte a minacce fuori scala, le singole squadre dell’Universo Marvel si adoperano per trovare il punto debole della creatura di turno per sconfiggerla. Le dinamiche di gruppo, quindi, diventano centrali nella saga, esaltate da divertenti siparietti e brevi momenti introspettivi. Dopo gli adrenalinici capitoli iniziali, Bunn lascia così decantare la storia schierando in campo tutte le pedine e cercando di far empatizzare il lettore con i protagonisti della storia.

Uncanny Inhumans #1.MU, copertina di Michael Walsh

Va detto che non sempre la sceneggiatura riesce a bilanciare sapientemente le varie componenti, e in determinati casi (ad esempio, le storie di Uncanny Inhumans e Doctor Strange) risulta poco azzeccato approfondire relazioni che avrebbero meritato ben altro trattamento o un contesto più congeniale, come il rapporto tra Laura Kinney e Gambit.

Allo stesso tempo, frazionare la narrazione tra tutte le uscite coinvolte fa sì che si avverta la mancanza di alcuni passaggi fondamentali a cui spetterebbe il compito di connettere tra loro i vari eventi. L’assenza di un quadro generale chiaro è uno dei classici limiti dei megaeventi, e in questo caso va a inficiare notevolmente una saga che già si fondava su un pretesto molto lineare. Il risultato finale appare dunque un po' banale e privo di particolari spunti d’interesse.

Se la componente narrativa risulta debole, la forte fascinazione che dovrebbero esercitare le paurose creature di Mostri Scatenati conquista effettivamente l’attenzione del lettore. Il lavoro svolto sulle singole storie da disegnatori e coloristi è notevole e sempre funzionale ai dichiarati intenti della saga. Ci sentiamo di segnalare in particolare le splendide tavole della coppia Ty Templeton e Ricardo Lopez Ortiz su Totally Awesome Hulk #1.MU: entrambi caratterizzati da uno stile cartoony, il primo è dotato di un tratto tondeggiante e morbido, mentre nel secondo sono forti le influenze della scuola orientale.

Giunto alla parte centrale, Mostri Scatenati continua a non convincere del tutto per lo sviluppo frammentario e la scarsa omogeneità dei vari episodi, ma la componente visiva decisamente d'impatto riesce a colmare queste lacune e a offrirci una lettura dai toni leggeri tutto sommato piacevole.

Uncanny Inhumans #1 MU, anteprima 01

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