Mostri contro alieni

Un'invasione aliena porta il Presidente a una scelta radicale per fronteggiare gli assalitori: i mostri. Il migliore tra gli ultimi cartoni della Dreamworks, anche se con i soliti difetti...

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Recensione a cura di ColinMckenzie

TitoloMostri contro alieniRegiaRob Letterman, Conrad Vernon
Voci originali
Reese Witherspoon, Seth Rogen, Hugh Laurie, Will Arnett, Kiefer Sutherland, Rainn Wilson
Uscita3 aprile 2009 La scheda del film

C'è sempre qualcosa nei cartoni della Dreamworks che non me li fa amare come vorrei, ma la cosa divertente è che ci casco in ogni occasione. Di fronte a concept che sono quasi sempre notevolissimi, mi dico che questa sarà la volta buona per rimanere esaltato. Poi, però, la realtà è sempre ben diversa. Colpa di un'idea di sceneggiatura che è sostanzialmente quella di mettere assieme diverse scenette (alcune utili per la trama, altre puramente di intrattenimento) e di personaggi che quasi mai vengono approfonditi come dovrebbero.

Mostri contro alieni, va detto, è un passo avanti rispetto a due pellicole che avevo trovato decisamente deludenti rispetto alle potenzialità che avevano: Kung Fu Panda e Madagascar 2. Le ragioni sono diverse, ma la più importante è che i personaggi risultano più convincenti del solito. Susan Murphy/Ginormica, anche grazie a un'ottima interpretazione di Reese Witherspoon, è un buon connubio di semplicità e malinconia, che rendono questa protagonista superiore a certi caratteri banali. Funziona benissimo anche il generale a cui presta la (magnifica) voce Kiefer Sutherland. Duro e deciso, risulta proprio per questo molto divertente. Ma la star della pellicola è senza dubbio il B.O.B. creato da Seth Rogen, che compie una serie di cose assurde spassosissime, perfettamente supportate dall'interpretazione dell'attore. Speriamo ovviamente che il doppiaggio italiano non faccia rimpiangere questi originali.

Per il resto, siamo sostanzialmente nel campo dell'ordinaria amministrazione. Si ha l'impressione che le scene al matrimonio potessero essere più calcate e simpatiche, mettendo in maggiore evidenza certe stranezze degli invitati (così come in tutto il film si poteva giocare maggiormente sul camp). Di sicuro, non si può non sorridere quando si vede che, nonostante i 15 metri di altezza a cui arriva la protagonista, il vestito comunque non le diventi un francobollo. Solite questioni alla Hulk, della serie 'evitiamo a tutti i costi la censura'. Ogni tanto ci sono dei bei cambiamenti di prospettiva (lo scontro tra Ginormica e il cattivone supremo), ma poi si finisce per scopiazzare Fantastic Four in maniera fin troppo plateale. E c'è la solita voglia di far ridere gli adulti con alcuni riferimenti nella storia pseudochic, come il Presidente di fronte all'astronave aliena.

Ovviamente, impossibile non affrontare il tema 3D. L'effetto è spesso notevole e di sicuro i bambini più piccoli impazziranno per questo, soprattutto per le sequenze sul ponte, decisamente le più efficaci. Tuttavia, è indubbio che in diverse scene si avverta un forte senso di gratuità, con l'obiettivo di voler inquadrare certe cose soltanto per quello che dovrebbero generare con gli occhialetti (il caso della racchetta e della pallina iniziale è emblematico), peraltro in un'idea narrativa che replica quanto già detto sopra sulle sceneggiature. Insomma, è veramente difficile credere che il futuro del cinema debba essere questo, soprattutto se non assume un senso più alto. Anche perché nonostante i miglioramenti rispetto a prodotti come Spy Kids 3 siano innegabili, il senso di fastidio e il mal di testa dopo una visione del genere non scompaiono totalmente come sperato...

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