Moss, la piccola Quill sbarca sul nuovo visore targato PlayStation | Recensione VR
La piccola Quill sbarca sul nuovo visore targato PlayStation. Scopriamo insieme se la nuova versione di Moss migliora l'opera originale
Abbiamo già avuto modo di parlare di Moss, titolo a metà tra il platform e l'action sviluppato dai ragazzi di Polyarc. Quando uscì nel 2018 su PlayStation e PC, in molto rimasero sorpresi dell’opera ideata dal team americano. Questo non solo perché è raro incappare in prodotti pensati per la realtà virtuale che sfruttino una visuale in terza persona, ma anche per l’effettiva qualità finale del gioco. Un gioco che, nonostante una longevità abbastanza ridotta, riesce a raccontare una piccola fiaba attraverso un linguaggio in bilico tra tradizione e innovazione.
UNA FIABA FUORI DAL TEMPO
Come già anticipato, la trama di Moss vede l’astuta topolina Quill costretta a mettersi in viaggio per scoprire cosa sia accaduto a suo zio, sparito senza lasciare traccia. Questo porterà la nostra protagonista a confrontarsi con il temibile Sarffog, un pericoloso serpente che non minaccia solamente la via della giovane eroina, ma tutta la sua gente. Ad aiutarla ci sarà il Lettore, uno spirito misterioso interpretato dal giocatore che dovrà impegnarsi per fare in modo che Quill non perisca durante il suo viaggio.
ADDIO PLAYSTATION MOVE
Da un punto di vista ludico, Moss ci permette di interpretare il Lettore e di manipolare il mondo di gioco, permettendo a Quill di superare ostacoli e di procedere con il proprio viaggio. Allo stesso tempo, però, tramite lo stick analogico sinistro e i vari tasti posti sui PlayStation VR2 Sense è possibile muovere la topolina come in un classico action in terza persona. Si tratta di un risultato davvero interessante, che da il suo meglio quando il gameplay costringe il giocatore a pensare contemporaneamente a più azioni. Mentre si combatte utilizzando i controller, capita talvolta di dover compiere dei movimenti con le mani per evitare che Quill venga colpita. Un vero tocco di classe.
LEGGI ANCHE - Moss, le avventure della piccola Quill | Recensione VR
Per tutti i dettagli trovate anche la recensione per Meta Quest 2 qui sopra, ma sappiate che la versione PlayStation VR2 è al momento la più curata presente sul mercato. Questo anche grazie ai succitati PlayStation VR2 Sense, che permettono di muoversi agilmente nel mondo virtuale e restituiscono ottimi feedback grazie alle vibrazioni. Moss è un titolo che introduce delle meccaniche solide che, come potrete leggere in un altro articolo, vengono potenziate proprio dal suo sequel. Si tratta della dimostrazione pratica che è ancora possibile ideare videogiochi innovativi per la realtà virtuale, senza essere costretti a realizzare FPS o puzzle game in prima persona.
IL TOP DI GAMMA
Da un punto di vista estetico, Moss è un vero gioiello su PlayStation VR2. Gli schermi OLED e l’introduzione dell’HDR permettono all’opera di Polyarc di brillare come mai prima d’ora. Il comparto artistico rimane quello magnifico di circa cinque anni fa, che lascia a bocca aperta sia nelle sezioni boschive, che negli interni dei dungeon, curati sotto ogni aspetto. Il comparto sonoro mescola una soundtrack a metà tra l’epico e il fiabesco con un doppiaggio in inglese di ottimo livello. Segnaliamo la presenza dei sottotitoli in italiano, che però vanno attivati nel menù delle opzioni. Se il gioco parte in inglese, quindi, non dovete far altro che attivarli manualmente.
Moss per PlayStation VR2 è la miglior versione possibile di un piccolo capolavoro. Un titolo che ci sentiamo di consigliare semplicemente a tutti coloro che sono entrati in possesso del nuovo visore per PlayStation 5. Al costo di 23,99€ vi porterete a casa un’avventura indimenticabile, fatta di grandi battaglie e, soprattutto, di un’atmosfera unica e magica. Un racconto per grandi e piccini, che rimarrà nella storia delle produzioni VR.