Moss: Book 2, la recensione
Moss: Book 2 approda su PlayStation VR2 in una versione aggiornata e forte di tutte le feature del nuovo visore Sony
Ormai è la quarta volta che sulle pagine di BadTaste.it ci troviamo a elogiare Moss e di Moss: Book 2, titoli sviluppati dai ragazzi di Polyarc di altissima qualità. Stiamo parlando di due opere pensate per la realtà virtuale, ma che abbandonano la prima persona in favore di una narrazione differente. Una narrazione inedita. Il risultato, infatti, è una serie a metà tra il platform e l’action, forte di alcune idee davvero geniali e di un level design curato e appagante.
Una possibilità che si è presto tramutata in realtà.
IL RITORNO DELLE FORZE DEL MALE
La trama di Moss: Book 2 vede la topolina Quill che, in seguito alla vittoria contro Sarffog, si trova costretta a partire per un nuovo viaggio alla ricerca dei cinque cristalli magici. Cristalli che rischiano di essere sfruttati da un nuovo nemico con tutte le intenzioni di riscrivere la storia a proprio piacimento.
GIOCO DI SQUADRA
Impugnati i due PlayStation VR2 Sense, Moss: Book 2 si dimostra essere una versione migliorata sotto tutti i punti di vista del primo episodio. Ancora una volta il gameplay si basa principalmente sul rapporto tra la piccola Quill, che potremo controllare con le levette e i vari tasti presenti sui controller, e il Lettore, ovvero il giocatore stesso. Tramite un mix di azioni combinate, come afferrare dei blocchi per permettere alla nostra protagonista di utilizzarli come base di appoggio e superare alti precipizi, sarà quindi possibile procedere di area in area. Talvolta saranno presenti dei nemici da affrontare, mentre altre volte dei divertenti puzzle ambientali. Puzzle che non risultano mai troppo difficili, ma che riescono comunque a spremere le meningi del giocatore.
In aggiunta, gli sviluppatori hanno ben pensato di inserire due nuove armi, necessarie non solo per combattere diverse tipologie di avversari, ma anche per superare i succitati enigmi. Se avete amato il primo titolo di Polyarc, vi troverete subito a casa con questo secondo episodio. A tutti gli altri, invece, suggeriamo comunque di mettere le mani prima sul precedente Moss, per passare a questa “versione migliorata” solo in un secondo momento. Pena il poter soffrire l’assenza di tutte le migliore apportate in questa nuova avventura.
UNO SPETTACOLO PER GLI OCCHI
Moss: Book 2 era già un capolavoro visivo sulle precedenti piattaforme, ma su PlayStation VR2 raggiunge la sua forma definitiva. I colori vibranti dei display 4K OLED e la presenza dell’HDR permettono al titolo di brillare come mai prima d’ora. A questo si unisce ovviamente anche una generale pulizia maggiore, che permettono al giocatore di apprezzare anche i validi modelli 3D creati dagli artisti digitali. Impeccabile, invece, la colonna sonora e il doppiaggio in inglese (ma con sottotitoli in italiano), che ci ha fatto compagnia in tutte le nostre sessioni di gioco.
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I dev hanno poi spremuto a fondo il nuovo visore di Sony, lavorando molto bene sul feedback aptico di visore e controller e sui grilletti adattivi. Il risultato è un titolo che, semplicemente, risulta imperdibile per chiunque possegga questa nuova periferica.
Moss: Book 2 è la prova di come i titoli in VR possano emozionare e coinvolgere come nessun altro genere di videogiochi può fare. Non è una questione di “meglio” o di “peggio”, bensì di “differente”. L'opera targata Polyarc è una vera e propria gemma che, affiancata al primo episodio, appare come un must have per chiunque sia un possesso di un visore per la realtà virtuale. Non fatevi spaventare dal mood fiabesco o dalla stranezza di giocare un titolo VR in terza persona. Afferrate i vostri controller e aiutate la piccola Quill a salvare il mondo. Non ve ne pentirete.