Moss: Book 2, il ritorno della piccola Quill | Recensione VR

La piccola Quill è tornata in Moss: Book 2, una nuova avventura targata Polyarc e pensata per la realtà virtuale

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Quando uscì su PlayStation 4 nel 2018, Moss venne accolto con numerose ovazioni dal pubblico e dalla critica. Dopotutto, in un mondo abituato a vivere avventure VR in prima persona, le avventure della piccola Quill approdano sul mercato come un fulmine a ciel sereno. Per chi non lo sapesse, stiamo parlando di un’avventura in terza persona dove il giocatore è chiamato a interpretare uno spirito guida con lo scopo di aiutare la protagonista a compiere la propria missione. Un titolo tanto semplice narrativamente, quanto interessante da vivere.

Ebbene, quattro anni dopo approda sul mercato Moss: Book 2, sempre grazie alle sapienti mani dei ragazzi di Polyarc. Per scoprire se ci troviamo di fronte a un nuovo successo del team americano, non dovete far altro che continuare a leggere.

L’ARCANO COLPISCE ANCORA

La trama di Moss: Book 2 riprende esattamente dopo il termine della prima avventura, con lo zio della protagonista tratto in salvo e Sarffog battuto. Quill dovrà quindi rivolgere le proprie attenzioni all’Arcano, prima che quest’ultimo riesca a mettere le mani sui cinque cristalli magici e dare così il via al proprio piano malvagio.

Ancora una volta, il comparto narrativo non è certo l’elemento più importante dell’opera. Nonostante ciò, i ragazzi di Seattle sono riusciti a intrattenerci per tutta la durata dell’avventura grazie a un’atmosfera a dir poco riuscita e a un tono fiabesco che abbiamo particolarmente apprezzato. Moss: Book 2 prende tutte quelle emozioni pure delle storie fantasy per bambini e le amalgama alla perfezione per dare vita a un titolo unico e genuinamente emozionante. Il tutto forte di una longevità nettamente superiore al suo predecessore, che raggiunge facilmente le sette ore di durata.

Moss: Book 2

A CAVALLO TRA PASSATO E FUTURO

Da un punto di vista ludico, Polyarc ha preso quanto di buono fatto con il primo capitolo e lo ha integrato con qualche novità. Se la parte di puzzle ambientali sfrutta meccaniche simili al passato, lo stesso non si può dire dei combattimenti. Quill può ora utilizzare anche un’arma potente (un martello) e una a distanza (un chakram), rendendo gli scontri nettamente più variegati.

Il risultato è che Moss: Book 2 risulta più grande e più divertente del primo capitolo, dimostrando come il team stia cercando di trovare una formula che renda le avventure di Quill il più complete possibile. Con questo secondo episodio si sono sicuramente avvicinati all’eccellenza, ma ci auguriamo che l’eventuale terza iterazione del franchise possa far fare un ulteriore balzo in avanti alla serie.

Moss: Book 2

UN’ATMOSFERA MAGICA

Ancora una volta siamo rimasti ammaliati dalla bravura tecnica degli sviluppatori, che sono riusciti a mascherare i limiti tecnici del VR con estrema maestria. Moss: Book 2 vanta ambienti meravigliosi, modelli poligonali migliorati e, più in generale, un notevole colpo d’occhio. I dev hanno inoltre aggiunto numerose animazioni, rendendo Quill un personaggio ancora più realistico e al quale volere bene. A questo si aggiungono musiche stupende, che ci hanno accompagnato dal primo all’ultimo minuto di gioco.

Insomma: come già accennato ci troviamo di fronte a un titolo che prende quanto di buono fatto in passato e lo migliora sotto tutti i punti di vista. Moss: Book 2 è la prova di come Polyarc abbia gli strumenti in mano per dare vita a uno dei franchise VR più importanti di sempre. Una serie di giochi perfetti per tutte le età, dal design accattivante e dall’atmosfera magica. Se possedete un Meta Quest 2 o un PlayStation VR, questo è sicuramente uno dei titoli che dovreste avere nella vostra libreria.

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