Morgana, la recensione
Abbiamo recensito per voi Morgana, graphic novel di Stéphane Fert e Simon Kansara edita da Tunué
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Simon Kansara e Stéphane Fert sono gli autori dell’opera – originariamente pubblicata dalla francese Delcourt Editions – che ripercorre l’intera vita della protagonista: torniamo ai primi anni di vita di Morgana – unica figlia ed erede al trono di Gorlois, re di Tintagel – trascorsi a corte nel tentativo di farsi accettare come futura regina; la sua natura la porta ad affrontare chiunque alla stessa maniera, indipendentemente dalla sua posizione sociale e dalla forma che si addice a una donna del suo rango. Poco propensa ad accettare imposizioni secolari, la ragazza lotta caparbiamente per farsi spazio nella spietata corte del padre.
"'Morgana' si impone come lettura appassionante e mai banale, portando all’attenzione del pubblico una figura spesso bistrattata o ridotta al ruolo di cattiva."Il povero Gorlois è l’unico a credere nella figlia, ripudiata persino dalla madre. Ben presto, però, il sovrano soccombe alla spietatezza di Uther Pendragon e alle macchinazioni del subdolo Merlino, lasciando Morgana da sola. Giunta alla corte di Artù, la situazione precipita ulteriormente per lei, complice l’ostilità del re e le gelosie che animano i Cavalieri della Tavola Rotonda. L’immagine pura ed epica di questi leggendari guerrieri viene abbattuta dal lavoro di Kansara e Fert, bravi nel delineare uno scenario di violenza, depravazione e amoralità su cui però svetta Morgana: non certo una figura candida, ma un personaggio sostanzialmente positivo, contemporaneo ed estremamente magnetico.
Con gusto e sensibilità, Morgana si impone come lettura appassionante e mai banale, portando all’attenzione del pubblico una figura spesso bistrattata o ridotta al ruolo di cattiva. La donna che emerge da questa graphic novel incarna invece la forza della rivoluzione che, un po’ alla volta, sta abbattendo ogni vecchia e ottusa consuetudine.