Monstress vol. 3: Rifugio, la recensione

Abbiamo recensito per voi il terzo volume di Monstress, serie Image di Marjorie Liu e Sana Takeda

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Monstress #13, anteprima 01

Miglior serie, Miglior fumetto per ragazzi, Miglior sceneggiatore, Miglior artista e Miglior copertinista: sono queste le categorie in cui Monstress ha primeggiato agli Eisner Award 2018. Potremmo aggiungere altre onorificenze raccolte negli anni precedenti, in patria e nel resto del mondo, ma l'elenco di riconoscimenti – per quanto prestigiosi – non riuscirebbe a restituire la grandezza della nuova pietra miliare targata Image Comics.

L’articolata vicenda ruota intorno alla figura di Maika Halfwolf, una mezza-lupa Arcanica che, dopo essere sfuggita alle brutture della guerra, intraprende un viaggio attraverso le regioni del Mondo Conosciuto insieme alla volpe Kippa e al gatto nekomancer Mastro Ren. Essendo l’ultima erede della Scimana-Imperatrice, la Nostra è diventata ben presto oggetto dei desideri delle regine di sangue di Thyria. Sfuggita dall’Isola delle Ossa, Maika è giunta a Pontus, città roccaforte difesa da un’antica barriera magica nota come lo Scudo, dove è ambientato il terzo volume edito da Oscar Ink, intitolato Rifugio.

Il team creativo composto da Marjorie Liu e Tana Sakeda propone cinque nuovi, avvincenti capitoli di questa saga fantasy dalle mille sfaccettature: superato l’imponente scoglio rappresentato dal primo cartonato, una lettura tutt'altro che scorrevole, la trama si dispiega in tutta la sua dirompente bellezza articolandosi lungo più linee narrative.

Indubbiamente, la volontà di introdurre la vicenda in medias res e di costruire una mitologia vasta rende Monstress una lettura non immediata, data l’affascinante aura di mistero che avvolge il tutto. L’inserimento dei brevi estratti delle conferenze del Professor Tam Tam aiutano a comprendere vari aspetti della storia, ma non sono sempre esaustivi. D'altro canto, una volta entrati in sintonia con i mondi esotici e gli esseri fantastici che il titolo propone, si spalancano le porte di un’avventura incredibile, unica per la maniera in cui coniuga con originalità azione e tematiche attuali.

Monstress #13, anteprima 02

La Liu innesta su una struttura solida acute riflessioni in merito alla diversità, alle brutture della guerra, alla lotta razziale, all’accettazione della propria natura e – non ultime – alle problematiche legate alla comunità LGBT. Gestendo tutto ciò con grande sensibilità e maestria, la sceneggiatrice tratteggia una storia convincente, appassionante e ricca di colpi di scena che non manca di creare grande suspense. Tra intrighi di corte, tradimenti, demoni e una guerra che è giunta ormai alle porte di Pontus, la lettura scorre vibrante lungo questo terzo arco narrativo.

Sugli ammalianti testi della Liu si poggiano le stupende tavole della Takeda, che unendo la tradizione artistica occidentale e quella asiatica ottiene un affresco di grande bellezza, ideale per tratteggiare scenari mozzafiato. Il risultato è una cornucopia di atmosfere dense, cariche di thrilling, in cui l’accostamento tra la delicatezza delle anatomie e la brutalità delle sequenze orrorifiche crea un contrasto suggestivo. In particolare, colpisce l'utilizzo di creature mostruose debitrici dell’immaginario di Howard Phillips Lovecraft, andando ad accrescere il fascino di un’opera che rappresenta la perfetta sintesi di molteplici influenze e scuole.

Con Rifugio, Monstress raggiunge qualitativamente il suo punto più alto: gettate le base e costruito il substrato emozionale del racconto, è tempo di scatenare tutta la bellezza di una vicenda intricata ma estremamente affascinante.

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