Monster Boy e il Regno Maledetto è un Wonder Boy a tutti gli effetti - Recensione
L'importante ritorno di una storica serie platform: la recensione di Monster Boy e il Regno Maledetto
Nel momento in cui il vecchio strambo Nabu inizia a mettere a soqquadro il regno, trasformando chiunque in un animale, tocca a suo nipote Jin rimettere a posto le cose. Il problema è che anche lui, pochi momenti dopo l'inizio dell'avventura, viene tramutato in una bestia, in un maiale per la precisione, scoprendo che certo, la ciccia è un problema, ma la possibilità di utilizzare poteri magici è invece è una figata. È il leitmotiv del gioco l'abbinare ad ogni nuova traaformazione una o anche più abilità, quelle che aprono la via verso un mondo non particolarmente elaborato, ma che non è assolutamente lineare. La progressione non si articola in livelli, ma in zone, nelle quali difficilmente si sente il bisogno di ritornare più in là, sfruttando eventuali nuovi poteri (ed è per questo motivo che il gioco non è un metroidvania), ma che comunque offrono, per coloro capaci di cogliere le minuzie del level design, molteplici stanse segrete, foriere di miglioramenti.
![Monster Boy e il Regno Maledetto screenshot](https://legacy.badtaste.it/media-library/legacy/sites/2/2018/12/mb_screen4.png)
Quella costruita da Game Atelier è una struttura di gioco che si basa principalmente sul salto e sullo sfruttamento delle abilità peculiari di ogni trasformazione, come detto il maiale è in grado di utilizzare tanti poteri magici, ma quanto è utile arrampicarsi sulle superfici muschiate nelle squame del serpente, o utilizzare la lingua della rana per aggrapparsi ad anelli sospesi e lanciarsi grazie a particolari fionde. È un continuo cambiare tra una forma e un'altra, non solo perché il gioco lo prevede, secondo un level design capace di creare molteplici situazioni intriganti da risolvere o affrontare, ma anche per il proprio diletto, coinvolti da una genuina spensieratezza che passa non solo attraverso una goduriosa azione platform, ma anche per lo sballonzolamento delle suine rotondità, per citare solo uno dei molteplici elementi che testimoniano non solo la cura profusa a livello di animazioni, ma anche la profonda attenzione e il cuore che, in maniera evidentissima, stanno alla base del lavoro svolto dal team di sviluppo, a tratti davvero stupefacente.
[caption id="attachment_191730" align="aligncenter" width="1920"] Gnam![/caption]
Monster Boy e il Regno Maledetto è a un passo dall'essere un capolavoro, se non arriva a tali vette è solo perché non prova a riscrivere le dinamiche fondanti della serie ma piuttosto si limita ad attualizzarle, in un contesto ludico che comunque è fortemente retrò. Rifugge qualsiasi complessità nella struttura di gioco ma non, attenzione, nell'esperienza, che occasionalmente arriva ad essere addirittura ostica. Nonostante un aspetto grafico scintillante è pochi lustrini e molta sostanza, un dolcissimo frutto della passione (del team di sviluppo) del quale non è possibile non rimpinzarsi.