MODOK (prima stagione): la recensione

MODOK non è una serie particolarmente brillante o rivoluzionaria, ma raggiunge quel che si propone di ottenere.

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MODOK (prima stagione): la recensione

L'idea alla base della serie tv di MODOK è abbastanza singolare. In senso stretto, non è quella parodia dei supereroi che la cornice animata e lo stile Robot Chicken suggerivano. Invece, è molto più simile ad una classica sitcom familiare animata in cui lo spunto dei supereroi, e supercattivi, è sullo sfondo. Divorzio, adolescenti ribelli, crisi di mezza età, questi sono i temi centrali della serie animata distribuita da noi su Disney+. E va detto che è uno spunto che il progetto curato da Patton Oswalt riesce a sostenere e a sfruttare bene fino alla fine. MODOK non è una serie particolarmente brillante o rivoluzionaria, ma raggiunge quel che si propone di ottenere.

MODOK è un supercattivo, molto cattivo ma poco super. Una specie di incrocio tra Gru di Cattivissimo me, con tanto di Minion al seguito, e il dottor Male di Austin Powers. Ama fare grandi piani e grandi proclami, ma è fondamentalmente un po' incapace sotto tanti punti di vista. Non è un gran supercattivo, tanto che Avengers come Iron Man non lo prendono sul serio; non è un grande imprenditore, visto che la sua organizzazione AIM è in fallimento; e non è una figura considerata in famiglia, non avendo un gran rapporto con i figli e essendosi sempre più allontanato dalla moglie. Tutti questi aspetti arriveranno a un punto di rottura.

Non è rimasto praticamente più niente di quel progetto iniziale di cui MODOK è l'unico sopravvissuto. La serie doveva fare parte di un quartetto di serie che dovevano culminare in un maxi crossover intitolato Offenders. Ma erano altri tempi, e MODOK è forse l'ultima serie ad allontanarsi dal sentiero delle opere curate dai Marvel Studios. Al di là della mancanza di riferimenti particolari, però, riesce a raggiungere il suo scopo, senza brillare come detto. A voler cercare un riferimento altrove, la serie sembra aver appreso la lezione di Rick and Morty. Non è così violenta, creativa, o fantascientifica, ma i riferimenti sono al posto giusto.

Qualche risata arriverà, ma non sarà quasi mai dalla pura provocazione visiva. Qualsiasi spettatore che abbia visto Rick and Morty o I Griffin o Robot Chicken non troverà nulla qui che lo possa sorprendere, però il lavoro sui personaggi della famiglia di MODOK è stato portato avanti bene e con attenzione. Stiamo parlando di una famiglia altamente disfunzionale, in cui i rapporti non sono semplici, e le morali da apprendere – ammesso che qualcuno impari qualcosa – non sono mai così lineari. MODOK è un personaggio negativo, ma la serie riesce a trovare quello spazio molto complesso in cui un la sua mancanza di empatia e la sua immaturità non sono un problema. E lo stesso accadrà con la moglie Jodie, tutt'altro che un esempio perfetto, o i figli Melissa e Louis.

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