Mob Psycho 100 1 - 2, la recensione

Abbiamo recensito per voi i primi due numeri di Mob Psycho 100, opera di One

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Mob Psycho 100 2, copertina di One

Shigeo Kageyama è un adolescente che frequenta il secondo anno delle scuole medie. Dall’aspetto anonimo, mediocre per doti fisiche e profitto scolastico, Mob - com’è soprannominato dagli altri studenti - non è certo l’idolo delle folle né il ragazzo più ambito dalle dolci fanciulle. Eppure, dietro quest’aura da mite si nasconde un esper, una persona dotata di spiccati poteri extrasensoriali.

Le giornate di Shigeo trascorrono scandite dalle lezioni presso la Scuola Media Shio e il suo impiego dal sensei Arataka Reigen, vero e proprio ciarlatano che si spaccia per spiritista. Sfruttato, mortificato e sottopagato, Mob anela il cuore della bella Tsubomi, sua unica passione, e incassa soprusi e angherie. Ma tutto ha un limite, persino la pazienza del giovane: raggiunta la soglia massima di sopportazione, il Nostro esplode sprigionando il suo enorme potenziale.

Tra club scolastici da frequentare ed esorcismi da portare a termine, la vita di Shigeo scorre senza sussulti, sebbene non manchino i momenti in cui mettere alla prova le sue capacità, come quando affronta la setta religiosa Risata tra Parentesi o Teruki Hanazawa, capo di una gang di un altro istituto. Ma anche questi episodi non vengono sfruttati da Shigeo per conquistare la stima dei compagni.

Si intitola Mob Psycho 100 la nuova opera di One - autore salito alla ribalta grazie al suo fortunatissimo One-Punch Man - portata in Italia da Star Comics nella collana Greatest.

Come già accaduto sulle pagine di One-Punch Man, One attua un’operazione di riscrittura dei topoi narrativi della tradizione nipponica con l’ormai consueta arma dell’ironia. Se attraverso Saitama il mangaka demolisce i protagonisti dei battle shōnen, con Mob chiude il cerchio prendendo di mira i restanti luoghi comuni del genere. L’anima dissacrante dell'autore si muove tra i corridoi di una scuola media punzecchiando le storie legate agli sport, e non risparmia nemmeno tematiche demoniache che in questo contesto vengono depotenziate della loro carica orrorifica, trasformando di fatto i personaggi in macchiette comiche.

Ancora una volta, al centro della trama c’è un outsider, un ragazzino comune senza particolari spunti d’interesse che per cause a lui estranee entra in possesso di un potere incredibile. A implementare questa sensazione di inadeguatezza del protagonista si aggiunge il rapporto con Arata, considerato come un maestro di vita nonostante non sia un degno esempio. Lontano da tutto e tutti, Mob ha le stigmate dell’antieroe, un’indolenza irritante che solo in un manga con queste caratteristiche può risultare accattivante e convincente.

La vicenda parte in medias res e scorre fluida senza capitoli ridondanti né perdersi nelle lungaggini di una storia di origini. Questa impostazione imprime una forte accelerata allo sviluppo della storia, del tutto priva di punti morti. Durante la lettura di questi due primi numeri colpisce il grande lavoro sulla regia operata dal mangaka, che inserisce gradualmente gli elementi del background dei personaggi e mantiene vivo l’interesse puntando sull’azione e su situazioni paradossali.

In quest’occasione, One si occupa anche delle tavole e il suo stile sgraziato è perfettamente funzionale all’idea primigenia del manga. Siamo decisamente lontani dalla compostezza formale, dalla linearità del tratto e dalla cura dei dettagli di Murata, disegnatore di One-Punch Man: anche al tavolo da disegno One utilizza un approccio dissacrante, che non si preoccupa di delineare anatomie perfette o guerrieri ipertrofici ma preferisce restituire la giusta cifra stilistica del fumetto.

Mob Psycho 100 è un’opera leggera, divertente e intelligente che sovverte i canoni della narrativa per immagini giapponese e offre una lettura originale. One si conferma ancora una volta autore dotato e irriverente, dannatamente bravo nel delineare i personaggi.

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