Mix 1, la recensione

Con Mix, Mitsuru Adachi torna all'Istituto Meisei, 26 anni dopo la conclusione di Touch...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Una delle poche colpe (l'unica) che si può imputare a Mitsuru Adachi è quella di realizzare commedie scolastiche spesso incentrate sul baseball, con setting di partenza che si somigliano fin troppo, dando l'impressione di star leggendo sempre lo stesso fumetto. In parte questo è vero, ma sono i rapporti tra i personaggi o l'inserimento di piccoli elementi a differenziare ogni manga da un altro, anche se lo stile è ben definito e le atmosfere sono ricorrenti.
Con Mix questa sensazione però è insita nell'operazione, visto che per la prima volta Adachi si dedica a un sequel, esaudendo il desiderio dei fan che da anni gli richiedevano di proseguire le vicende del suo fumetto più famoso, Touch. La richiesta era legittima, visto che il mangaka non propone di continuo opere di genere differente, ma costruendo per lo più trame in universi narrativi molto simili, non dev'essergli costata molta fatica accontentare i lettori e tornare nel mondo di Touch, 26 anni dopo.

Il modo in cui Adachi affronta "l'operazione sequel" è interessante, con un approccio originale: i protagonisti di Touch non appaiono direttamente, ma la storia è ambientata nell'istituto Meisei, seguendo le vicende della generazione successiva di studenti. I protagonisti sono anche in questo caso due gemelli, Touma e Soichiro, che però ribadiscono di non essere veri gemelli nonostante siano nati lo stesso giorno dello stesso anno. Adachi gioca con questo mistero, senza trascinarlo troppo a lungo (vi riveliamo che già in questo primo volume sarà rivelata la realtà) e si diverte anche a inserire qualche indizio che rimanda ai personaggi di Touch... È inevitabile che in futuro ci saranno legami più stretti con alcuni dei protagonisti di Touch, ma per ora l'autore dosa sapientemente i collegamenti al suo fumetto più famoso, dedicando più tempo a presentare la nuova generazione.
Per essere un primo volume non succede molto, anche rispetto agli standard dell'autore già abbastanza lenti, ma ci sono tanti piccoli momenti piacevole e un introduzione delicata dei diversi membri del cast. Restiamo quindi in attesa di vedere come Adachi svilupperà questo suo nuovo titolo, anche se per ora Mix è una "scommessa" rivolta soprattutto ai lettori più fedeli, che sanno di poter riporre la propria fiducia nel mangaka... Se invece non conoscete ancora Adachi, probabilmente Mix non è l'opera più adatta per cominciare a conoscere uno degli autori di fumetti più interessanti del panorama nipponico.

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