Il mistero dei Templari - La serie 1×03, “Colpo a Graceland”: la recensione

Il terzo episodio de Il mistero dei Templari - La serie continua sulla scia dei precedenti due, nel bene e nel male

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Sorvolando sulle molte ingenuità presenti in sceneggiatura, Il mistero dei Templari rimane a distanza di anni un’opera di grande intrattenimento. Merito soprattutto di quella sensazione di scoperta e avventura tipica delle storie “alla Indiana Jones”. Storie al giorno d’oggi davvero poco presenti sul mercato. Per questo motivo ogni nuova produzione d’avventura viene accolta con discreto interesse dagli appassionati di tutto il mondo. 

Questo discorso è ovviamente valido anche per Il mistero dei Templari - La serie, show disponibile con cadenza settimanale su Disney+ e del quale stiamo seguendo i vari sviluppi. Dopo la recensione dei primi due episodi, che potete trovare come sempre qui sotto, siamo quindi giunti alla terza puntata. Puntata che promette risvolti importanti e qualche risposta sul passato dei genitori di Jess Morales, coinvolti in segreti più grandi di loro.

FANTA STORIA E RAGIONAMENTI A VOCE ALTA

Esattamente come nei due film con Nicolas Cage, anche in questa serie si tende a basarsi su fatti storici, giocando sul non detto e cercando di vedere oltre quello che insegnano i libri di testo. Fotografie reali assumono significati differenti, mentre avvenimenti storici possono essere piegati per il bene della narrazione. Insomma: Il mistero dei Templari è un grande e costante inganno, ma che può trovare terreno fertile in coloro che decidono di crederci. Se decidete di lasciarvi guidare dal racconto, la serie potrebbe sinceramente divertirvi. Al contrario, se ritenete “stupide” alcune situazioni, probabilmente troverete folli alcuni sviluppi di trama.

Vi basti sapere che, attraverso una logica fin troppo contorta, i personaggi sono costretti a infiltrarsi a Graceland, casa (e ora museo) di Elvis Presley. Presley che potrebbe avere più di qualche collegamento al gigantesco tesoro che stanno cercando Jess e i suoi amici. Se l’obiettivo della missione può risultare sensato, è però il loro ragionamento a voce alta che ci ha un po’ spiazzati. I personaggi fanno collegamenti “logici” con troppa leggerezza, ottenendo risposte (spesso corrette) basate su pochissimi indizi. Come dicevamo poco fa: questo potrebbe infastidire alcuni spettatori, che magari cercando una maggiore coerenza all’interno di una sceneggiatura.

Per quanto ci riguarda, non possiamo non notare una generale leggerezza di fondo che ci permette comunque di godere del risultato finale. È una serie perfetta? Assolutamente no. Ma qualcosa funziona e, in determinati frangenti, lo show è persino capace di far emergere alcune buone tematiche.

PICCOLE CHICCHE E NUOVI VOLTI

Uno dei punti di forza de Il mistero dei Templari - La serie è la sua consapevolezza di quanto accaduto in passato. Questo terzo episodio, nello specifico, cita moltissimi eventi accaduti nei primi due film del franchise. Abbiamo oggetti presi di peso dalle due pellicole, Peter Sadusky diventa più centrale nel racconto, viene citato più volte Riley Poole e viene data persino una spiegazione a un evento de Il mistero delle pagine perdute. Insomma: se avete amato i film con Nicolas Cage, probabilmente vi troverete spesso con il sorriso sulle labbra. Questo grazie anche alla colonna sonora che, continuamente, regala rimandi al passato.

Ancora una volta, i nuovi attori protagonisti dimostrano una buona chimica e, in più di un’occasione, sono riusciti a strapparci qualche sorriso. Ottima, infine, Catherine Zeta Jones che nonostante un minutaggio inferiore alle scorse puntate ha cominciato a portare in scena un villain più interessante e più umano dello stereotipo che immaginavamo fosse. Speriamo che possa evolvere in questa nuova direzione.

Il mistero dei Templari - La serie è una discreta produzione, che seguiremo con interesse nel corso delle prossime settimane. Lo show non brilla mai davvero e presenta alcuni cali di scrittura evidenti, ma ci crede abbastanza da “ingannare” il pubblico e non cadere nell’ignominia. Il world building che stanno creando gli autori, inoltre, contribuisce a dare maggiore stabilità al tutto. Speriamo, a questo punto, che il terzo film con Nicolas Cage si faccia davvero e che, magari, possa essere persino intrecciato con le vicende di Jess e dei suoi amici.

E voi che cosa ne pensate? Fatecelo sapere con un commento qui sotto o venite a raccontarci i vostri pensieri direttamente in live sul canale Twitch di BadTasteItalia.

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