Misericordia, la recensione I Cannes 77
La nostra recensione di Misericordia, il nuovo film di Alain Guiraudie presentato al Festival di Cannes 2024
La nostra recensione di Misericordia, il nuovo film di Alain Guiraudie presentato al Festival di Cannes 2024 nella sezione Cannes Premiere
Tutto dunque sembra percorrere territori battuti, ma in verità nulla è come sembra in Misericordia, nuovo film di Alain Guiraudie. Il cineasta francese, venuto alla ribalta dieci anni fa con Lo sconosciuto del lago, prosegue la sua operazione di "accessibilità" dei suoi lavori iniziata con il precedente Viens, je t'emmène: narrazione più fluida e uno stile meno ricercato, film altrettanto sfaccettato. In Misericordia si parte da situazioni consolidate per inserire uno scarto, un elemento di disturbo che causa una deviazione da quanto ci potremmo attendere. Si creano dinamiche e relazioni non convenzionali, con tratti assurdi ma in fondo verosimili, che il regista ci invita ad accettare. Ci sono poi scene a tavola piene di tensioni e non detti, fraintendimenti causati dall'awkwardness del protagonista (un bravissimo Félix Kysyl): la messa in scena glaciale e chirurgica si avvicina a territori eerie (inquietanti), ma senza mai scivolare nell'horror o nel grottesco. A prevalere è sempre l'umanesimo del regista: Guiraudie non giudica con disprezzo i personaggi, li ritrae con una compassione tale da non renderli ridicole macchiette.