Mike & Dave: Un Matrimonio da Sballo, la recensione
Una commedia matrimoniale che non sembra tale come Mike & Dave: Un matrimonio da sballo sancisce la nascita di una nuova coppia di sceneggiatori
I due scrivono materiale in perfetta linea con quello che la commedia americana più dura di questi anni propone, cioè una versione meno dirompente ma sicuramente più ritmata e caotica della rivoluzione fatta dai fratelli Farrelly a fine anni ‘90, quella all’insegna del volgare con gusto, ossimoro del quale i due sono stati i re incontrastati. Là dove molti scrivono e interpretano commedie in cui il politicamente scorretto è una patina e i personaggi “scemi” come si conviene hanno grandi cuori, loro tamponano l’esigenza di finali melliflui con un sincero disprezzo per i protagonisti.
Questa volta poi ai protagonisti maschili affiancano anche due ragazze uguali e diverse, speculari nel loro essere indietro di qualche anno sulla propria età anagrafica ma lo stesso fuori dalla società civile. Totalmente outsider, impossibilitati a fare le cose che fanno tutti (trovare un lavoro, guadagnare, sistemarsi ecc. ecc.) questi 4 personaggi si trovano e si incasinano come qualsiasi commedia prevede, ma lasciando un senso di profondo distacco. Lo stesso film che li contiene sembra non amarli troppo. Se ne celebra la spinta vitale da una parte, dall’altra è sempre molto attento a mettere in scena quanta amarezza esista nel loro stile di vita finalizzato proprio a non essere mai tristi, a vivere al massimo.