Miasma Chronicles, la recensione

Miasma Chronicles è un gioco di ruolo tattico dalla grande atmosfera e pensato per tutte le tipologie di videogiocatori

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Sin dal suo annuncio, Miasma Chronicles ha saputo sollevare l’interesse degli amanti dei giochi tattici in stile XCOM. La bravura dei ragazzi di The Bearded Ladies, celebri soprattutto per Mutant Year Zero: Road to Eden, è ormai cosa nota e in molti videogiocatori hanno cominciato a tenere d’occhio il team svedese. Team che questa volta si è trovato libero da qualsiasi IP altrui e ha deciso di dar vita a un immaginario proprio, sul quale poter lavorare senza alcuna restrizione.

Lee Varley, game director di Miasma Chronicles, ha affermato di voler utilizzare questo titolo per trattare tematiche differenti. Tematiche come il cambiamento climatico, i diritti degli esseri umani e l’evoluzione delle intelligenze artificiali. Ma sarà riuscito a far confluire le sue idee all’interno di un singolo gioco, oppure il risultato finale rischia di collassare sotto il peso di tante aspettative? Nelle scorse settimane abbiamo avuto occasione di tuffarci negli Stati Uniti ideati dai dev svedesi e, finalmente, siamo pronti a tentare di dare una risposta a questa domanda.

LA DIFFUSIONE DEL MIASMA

La storia di Miasma Chronicles parte in medias res, con Elvis e Diggs che tentano di forzare un portale avvolto dal miasma per motivi inizialmente sconosciuti. Elvis è un ragazzo dal braccio metallico, intenzionato a scoprire cosa sia accaduto a sua madre e perché abbia deciso di abbandonare il villaggio dove veniva tanto ammirata. Diggs è un robot in grado di provare emozioni che si è occupato di Elvis sin da quando era piccolo. Una sorta di padre tecnologico, al quale il ragazzo è indubbiamente molto legato. Nel corso della loro avventura, il due incontreranno nuovi personaggi e cercheranno di svelare i numerosi segreti che si celano dietro la diffusione del miasma sulla Terra. Un terribile morbo che tutto distrugge e che avvelena l’intero pianeta.

Nonostante i presupposti apparentemente banali, la narrativa di Miasma Chronicles vanta un world building solido e stratificato. Scoprire vari dettagli sul mondo di gioco è un vero piacere, accompagnato dal carisma dei vari personaggi che potremo incontrare. Talvolta la narrativa appare un po’ stiracchiata, venendo spalmata su dialoghi un po’ scialbi, ma nulla di davvero tragico e in linea con la maggior parte dei GDR moderni. Nel corso delle 25 ore (circa) necessarie per completare la trama principale, Elvis e Diggs diventano due protagonisti con i quali empatizzare e che vivono un mondo del quale vorremmo sapere di più. Ci auguriamo, infatti, che questo sia solo il primo tassello di un puzzle che speriamo possa venire espanso in futuro attraverso nuovi videogiochi, romanzi o fumetti.

IL SOLITO, GRAZIE!

I The Bearded Ladies devono essere dei fan accaniti del proverbio “squadra che vince, non si cambia”. Questo perché Miasma Chronicles gioca sul sicuro, portando in scena ancora una volta un GDR tattico in stile XCOM, costellato di piccole aggiunte in grado di rendere il tutto più unico e particolare. Nello specifico facciamo riferimento alle meccaniche stealth, che permettono al giocatore di piazzare i propri personaggi in alcune parti specifiche della mappa, prima di avviare lo scontro. In questo modo si possono uccidere silenziosamente i nemici, evitando la tipica bolgia di quando si prende di petto una battaglia con troppi avversari.

Si tratta senza dubbio di una scelta accurata, dato che bastano pochi colpi per finire KO. Merito anche di un buon bilanciamento del livello di difficoltà, che riesce a tenere sempre alta la sfida, senza mai diventare frustrante. Nel caso si decida di affrontare l’intero titolo con lo scopo di godersi la storia, gli sviluppatori hanno pensato di inserire diverse tipologie di approccio al gioco. In alcuni casi viene posta particolare attenzione alla componente strategica, inserendo per esempio come variabile la distanza dai nemici, mentre in altri la difficoltà viene ridotta all’osso per poter permettere a tutti di raggiungere i titoli di coda. Una scelta che ci sentiamo di premiare e che permettono a Miasma Chronicles di essere giocato anche da coloro che sono meno avvezzi al genere.

Ben curati anche gli elementi GDR del titolo, che garantiscono alberi delle abilità differenti in base al personaggio e una solida personalizzazione delle armi, in grado di modificare sensibilmente l’esito di uno scontro. Il risultato finale è un titolo divertente, vario e dalla grande atmosfera. Non il gioco perfetto, ma quello di cui i fan dei giochi tattici hanno bisogno.

IL FASCINO DELLA DISTRUZIONE

Da un punto di vista tecnico, Miasma Chronicles riesce a mettere in scena una buona componente grafica, pur senza far gridare al miracolo. Il colpo d’occhio è ottimo e gli ambienti riescono a trasmettere il fascino del mondo di gioco voluto dal team svedese. Quello che lascia un po’ più interdetti sono le espressioni dei personaggi e la generale rigidità di ogni elemento presente sulla mappa di gioco. Buono, invece, il comparto sonoro, che ci accompagna per tutta l’avventura con una soundtrack d’atmosfera e un buon doppiaggio in inglese. Sono ovviamente presenti i sottotitoli in italiano, per tutti coloro che non masticano la lingua d’Albione.

Miasma Chronicles non è un gioco perfetto e non vuole nemmeno esserlo. Il titolo del team svedese è però privo di reali difetti e si dimostra un valido acquisto per tutti coloro che vengono attirati dall’atmosfera del mondo di gioco. Si poteva forse raccontare una storia più profonda o azzardare maggiormente dal punto di vista del gameplay, ma la verità è che un gioco, per essere valido, non deve per forza essere innovativo. Se amate gli strategici tattici in stile XCOM, Miasma Chronicles è probabilmente il titolo che state cercando. Per tutti gli altri, vista l’ottima modulazione della difficoltà, potrebbe essere l’opera in grado di farvi innamorare di un genere videoludico.

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