Mi ricorda qualcuno, la recensione

Mi ricorda qualcuno aggiorna la rom-com anni '90 a una visione più al passo coi tempi, cercando di dare un colpo al cerchio e uno alla botte

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La nostra recensione di Mi ricorda qualcuno, dal 10 febbraio su Prime Video

Il problema principale di Mi ricorda qualcuno sta forse in cosa gli sta dietro. Il film è infatti diretto da Dave Franco (alla sua seconda prova come regista, dopo l'horror The Rental) e scritto da quest'ultimo insieme alla compagnia Alison Brie, anche protagonista e mattatrice assoluta della storia. Troppa vicinanza con quello che si ritrae sullo schermo questa volta non ha giovato: quella che poteva essere una perfida villain diventa personaggio da compatire. Quello che poteva essere un acuto ribaltamento di cliché narrativi diventa una rassicurante commedia romantica che cerca di dare un colpo al cerchio e uno alla botte.

Ally (Brie) è una giovane produttrice televisiva che vive a Los Angeles, dove si occupa di uno squallido reality show. Maniaca del lavoro e soddisfatta di se stessa di facciata, è in verità triste e malinconica. Terminate le riprese della nuova stagione dello show, che ora rischia la cancellazione, decide di concedersi qualche giorno di riposo, tornando dalla madre nel piccolo paesino in cui è cresciuta. Qui rincontra il suo ex, Sean (Jay Ellis) abbandonato per tentare la carriera nella metropoli. Prova subito un flirt, salvo scoprire che l'uomo è in procinto di sposarsi con Cassidy (Kiersey Clemons). Invitata alla cerimonia per fare le riprese, il suo obiettivo diventa quindi mandare tutto all'aria.

Young Adult incontra dunque Il matrimonio del mio migliore amico, e la rom-com degli anni '90 viene rivista alla luce della più contemporanea concezione di donna. Ally, tra le nozze e la carriera, ha scelto la seconda, perché non accettava di ridursi al ruolo di mogliettina senza aspirazioni. Nella relazione che si crea tra la questa e Cassidy nasce una presa di coscienza e la spinta a rinfacciare i propri diritti e desideri all'uomo. Siamo dalle parti dei film di Jennifer Kaytin Robinson, in una versione però molto annacquata. La rivendicazione femminile provocherà infatti uno smottamento, ma Mi ricorda qualcuno non viene meno ai suoi assunti di base, non metterà in crisi nessun nessun valore nella sostanza. Anche il ritorno in una piccola città è di consueto l'occasione per una riscoperta delle proprie radici e di cosa si vuole veramente. E alla fine sarà ovviamente quest'ultima a emergere in maniera più positiva rispetto alla metropoli. Così, il film cerca di tenere in piedi entrambe le sue direttrici (la commedia romantica e una visione al passo coi tempi), forse per accontentare tutti, faticando però a trovare una propria strada.

A incidere sul risultato non soddisfacente di Mi ricorda qualcuno ci sono poi tutti i suoi elementi più propriamente da commedia. I personaggi secondari (la madre del protagonista, il fratello di Sean) sono poco più che abbozzati e non incidono. Le singole battute e situazioni divertenti lasciano raramente il segno. Così infine anche la carica di Alison Brie, altrove presenza strabordante, è qui assai depotenziata. L'attrice-sceneggiatrice costruisce su di sé un personaggio solo potenzialmente sgradevole, ma che in verità diventa un modello positivo guardato sempre con compassione, a cui sarà riservata un'edificante parabola.

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