I Medici 1x07 e 1x08: la recensione

Ecco la nostra recensione del settimo e ottavo episodio di I Medici, in cui scopriamo l'identità dell'assassino di Giovanni e i Pazzi congiurano ai danni di Cosimo

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Spoiler Alert
Siamo giunti arrancando al finale di questa prima, altalenante stagione di I Medici, e molti nodi sono venuti al pettine. In due puntate in cui, con grande sollievo del pubblico, le vicende politiche hanno rosicchiato terreno rispetto a quelle private, fino all'epilogo sanguinoso dell'ottava puntata, che vede la morte di Lorenzo e la consacrazione della gloria di Cosimo a scapito dei Pazzi, probabili mandanti dell'assassinio di Albizzi.

Forse a causa dell'inevitabile attaccamento sviluppato, seppur in dosi imbarazzantemente basse, nei confronti di questo o quel personaggio, il settimo e l'ottavo episodio di I Medici sembrano prendere quota rispetto alla tediosa palude in cui il cast si è mosso finora. Per la prima volta, vediamo conseguenze emotivamente importanti delle azioni politiche dei personaggi, per la verità affidate più a dialoghi didascalici che non al pathos registico inesistente.

L'assassinio di Lorenzo, così come la scoperta dell'identità dell'omicida di Giovanni de' Medici, ovvero l'insospettabile, fidato Ugo Bencini. Il segmento narrativo relativo alle motivazioni che hanno spinto l'anziano contabile dei Medici ad avvelenare il cinico patriarca della famiglia è, a onor del vero, uno dei vertici di massimo coinvolgimento emotivo che la serie ci abbia finora regalato. Il dramma della giovane Rosa, amante di Lorenzo relegata in un monastero dove morirà, in seguito agli abusi fisici subiti, ci spinge finalmente a provare un sentimento conflittuale nei confronti di un personaggio marginale come Ugo, divisi tra il biasimo per l'omicidio compiuto e la solidarietà per la tragedia vissuta dalla giovane.

La lenta ma inesorabile crescita della minaccia rappresentata dalla famiglia Pazzi costituisce un altro elemento d'interesse non sempre utilizzato al meglio, ma che fa ben sperare per il prosieguo della serie, gettando i semi primigeni di una rivalità che troverà pieno sfogo nella celeberrima congiura del 1478, trattata eventualmente nella seconda stagione della serie italo-inglese. Se Cosimo si conferma il personaggio più debole tra i protagonisti che affollano la scena fiorentina, troviamo conferma del carisma di Contessina, che affronta con estrema dignità il dramma del tradimento e della gravidanza di Maddalena; parallelamente, alla fissità mimica di Richard Madden e Sarah Felberbaum, fanno da contraltare le ottime prove di Annabel Scholey, Alessandro Sperduti - che dipinge la maturazione del suo Piero con inusitata sensibilità - e Ken Bones nel ruolo del già citato Ugo.

Insomma, benché lungi dal garantire al proprio pubblico una tenuta drammatica costante e magnetica dall'inizio alla fine, questi due episodi di I Medici aprono il varco a scenari certo più interessanti, politicamente e familiarmente, di quelli offerti dalla serie Rai fino a oggi. Confidiamo che l'eventuale prossima stagione possa smussare i troppi difetti che, per ora, orientano lo show verso una dolente bocciatura complessiva.

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