I Medici 1x05 e 1x06: la recensione
Ecco la nostra recensione del quinto e del sesto episodio di I Medici, in cui la bella Maddalena sconvolge equilibri familiari e Albizzi paga il prezzo delle sue macchinazioni
Per la gioia dei nostri occhi, le sventure di Albizzi coincidono con una delle sequenze migliori viste finora nella serie: l'agguato teso all'uomo e al figlio tra le nebbie del bosco che stanno solcando rimanda, con la mente, al modello finora nemmeno labilmente sfiorato di I Medici, quel Game of Thrones che ha saputo creare un invidiabile collante emotivo tra spettatore e vicende politiche fittizie; elemento di cui la coproduzione italo-inglese risulta, tuttora, del tutto carente.
Se non sul fronte politico, sarebbe stato però legittimo sperare in una trattazione più sensibile del triangolo amoroso formatosi, al ritorno dall'esilio, tra Cosimo, Contessina e la schiava Maddalena, dono del doge di Venezia nonché - solo in un primo momento - ennesima spia messa alle costole del Medici. L'attrazione tra la bella fulva e il banchiere corre sul filo dell'arte, come già avvenuto nel primo episodio con Bianca; tuttavia, a dimostrazione che, una volta toccato il fondo, si può sempre scavare, l'inebetita performance di Sarah Felberbaum fa rimpiangere la fissità di Madden, facendolo sembrare un portento di capacità recitativa. Se a questo aggiungiamo un'originalità narrativa molto vicina allo zero assoluto, non è difficile capire come mai questa sia l'ennesima relazione sentimentale non appassionante che I Medici ha portato sullo schermo.
A questo punto, superata la metà della stagione, vale la pena iniziare a chiedersi se vi sia ancora speranza di ripresa per una tensione narrativa finora molto sfilacciata: la chiusura del sesto episodio rimarca, ancora una volta, la scaltrezza di Cosimo, insinuando il dubbio sulle sue reali intenzioni riguardo le indagini sull'omicidio del padre. Se sia la semina per un buon raccolto o l'ennesimo elemento destinato a divenire sterile riempitivo, potranno dircelo solo i prossimi episodi.