I Medici 1x05 e 1x06: la recensione

Ecco la nostra recensione del quinto e del sesto episodio di I Medici, in cui la bella Maddalena sconvolge equilibri familiari e Albizzi paga il prezzo delle sue macchinazioni

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Spoiler Alert
Ride bene chi ride ultimo. Se i primi quattro episodi di I Medici avevano demolito, mattone dopo mattone, non solo la cupola del vanitoso Brunelleschi ma anche la potenza politica di Cosimo de' Medici, questa settimana il nostro inespressivo eroe riconquista lo scettro del comando su Firenze, grazie ad alcune avventate mosse del suo avvelenatissimo avversario Rinaldo degli Albizzi, per la gioia di quei fortunati che ancora riescano a provare un minimo di empatia con le fortune e sfortune del patriarca della famiglia Medici.

Per la gioia dei nostri occhi, le sventure di Albizzi coincidono con una delle sequenze migliori viste finora nella serie: l'agguato teso all'uomo e al figlio tra le nebbie del bosco che stanno solcando rimanda, con la mente, al modello finora nemmeno labilmente sfiorato di I Medici, quel Game of Thrones che ha saputo creare un invidiabile collante emotivo tra spettatore e vicende politiche fittizie; elemento di cui la coproduzione italo-inglese risulta, tuttora, del tutto carente.

Ma procediamo con ordine: la permanenza veneziana di Cosimo offre all'uomo e alla sua famiglia l'occasione di intessere relazioni personali e politiche, sulla carta, piuttosto interessanti. Il che vuol dire che offre alla serie varie chance di approfondimento psicologico, la maggior parte delle quali viene purtroppo sprecata senza l'ombra di un rimorso. La tragedia dell'esilio viene esplicata attraverso dialoghi didascalici, affidati per lo più alla coppia Piero il Gottoso - Lucrezia Tornabuoni, scelta che garantisce quantomeno un respiro più ampio al ventaglio dei personaggi, oltre ad avvalersi delle ottime performance di Alessandro Sperduti e Valentina Bellè. Avremmo di certo preferito assistere a un racconto per immagini meno pigro e più profondo, avvertire la lontananza dalla città natale come qualcosa di più che un mero step della sceneggiatura; ma, si sa, non ci si può aspettare troppo da una serie congegnata, per ora, come una successione di eventi di sconcertante povertà emotiva.

I Medici

Se non sul fronte politico, sarebbe stato però legittimo sperare in una trattazione più sensibile del triangolo amoroso formatosi, al ritorno dall'esilio, tra Cosimo, Contessina e la schiava Maddalena, dono del doge di Venezia nonché - solo in un primo momento - ennesima spia messa alle costole del Medici. L'attrazione tra la bella fulva e il banchiere corre sul filo dell'arte, come già avvenuto nel primo episodio con Bianca; tuttavia, a dimostrazione che, una volta toccato il fondo, si può sempre scavare, l'inebetita performance di Sarah Felberbaum fa rimpiangere la fissità di Madden, facendolo sembrare un portento di capacità recitativa. Se a questo aggiungiamo un'originalità narrativa molto vicina allo zero assoluto, non è difficile capire come mai questa sia l'ennesima relazione sentimentale non appassionante che I Medici ha portato sullo schermo.

Poco altro rimane da dire, se non che questi ultimi due episodi confermano la fatale tendenza della serie a infilare accadimenti l'uno dopo l'altro, senza concedersi il lusso di regalare un peso drammatico a ciascuno di essi. I pochi punti di luce delle puntate risiedono, come detto, nel rapporto tra Piero e Lucrezia - costruito comunque secondo cliché piuttosto usurati - e nella rappresentazione delle difficoltà di Contessina a resistere alla tentazione del tradimento con l'antico amore Ezio Contarini e, soprattutto, a rapportarsi col marito; difficoltà anch'esse liquidate con una scena di sesso che solo una sceneggiatura tagliata a colpi d'accetta può tollerare come credibile risoluzione.

A questo punto, superata la metà della stagione, vale la pena iniziare a chiedersi se vi sia ancora speranza di ripresa per una tensione narrativa finora molto sfilacciata: la chiusura del sesto episodio rimarca, ancora una volta, la scaltrezza di Cosimo, insinuando il dubbio sulle sue reali intenzioni riguardo le indagini sull'omicidio del padre. Se sia la semina per un buon raccolto o l'ennesimo elemento destinato a divenire sterile riempitivo, potranno dircelo solo i prossimi episodi.

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