MasterChef Italia: il commento al primo episodio

Da questa settimana commentiamo gli episodi di MasterChef Italia, il talent culinario di Cielo. Primo appuntamento un po' troppo strappalacrime...

Condividi

“Sono tutti cuochi non professionisti, con lavoro, storie e motivazioni diverse; hanno tutti un sogno in comune, diventare un grande chef! Ma solo i migliori di loro resteranno in gara alla fine di questa prima fase. Tre giudici, un’ora di tempo, e il piatto della loro vita; questi gli ingredienti per riuscire ad indossare il grembiule di Masterchef.”

Così si apre la prima stagione tutta italiana di MasterChef, sotto la guida di 3 stelle dell’alta cucina. Scopriamo chi sono:

CARLO CRACCO, allievo di Gualtiero Marchesi, Alain Ducasse e Lucas Carton, è proprietario e Chef del risotrante meneghino CRACCO, annoverato tra i 50 migliori ristoranti del mondo vanta ben 2 stelle Michelin, 18.5/20 sulla guida Espresso e 3 forchette Gambero Rosso.
Cracco si presenta come una Sfinge di Tebe leggermente edulcorata, dallo sguardo vitreo, iperscrutante l’intimo d’ogni aspirante chef, “La cucina è cultura” ribatte perentorio ad una concorrente... e come contraddire un così raffinato ambasciatore di una cucina definita “cerebrale e di cuore”? Sono proprio le emozioni, l’intimo, e anche il privato dei protagonisti che nelle prime due puntate introdurranno un Cracco dal tenero cuore di panna.

BRUNO BARBIERI, tecnica, cotture rapide e grande qualità della materia prima sono peculiarità di chi sa come conquistarsi ben 7 stelle Michelin, 2 delle quali ottenute appena approdato all’Hotel Relais Chateau Villa Quar a Pedemonte (nel cuore della Valpolicella) nel quale ha aperto il Ristorante "Arquade".
La sua avvenutra a MasterChef inizia con tanta determinazione, per lo chef Barbieri “ci sono 3 cose che determinano il grande successo di un cuoco: la determinazione, la grinta e la voglia di diventare qualcuno.”

JOE BASTIANICH, già giudice di MasterChef America assieme al mitico Gordon Ramsey. E' un americano dal sangue friulano, ha aperto 11 ristoranti a New York, è produttore di vino in Argentina, Piemonte, Toscana e nel tanto amato Friuli; ha portato a New York Eataly, la catena di prodotti artigianali piu famosa del mondo aprendo uno spazio sulla Fifth Avenue che ad oggi conta 6 milioni di visitatori l’anno, mecca culinaria della grande mela e roccaforte dell’eccellenza italiana.
Il suo approccio alla cucina è trans-generazionale, una magistrale evoluzione delle solide basi della cucina italiana con tanta innovazione e creatività, lo sottolinea fiero rivolgendosi ai concorrenti di MasterChef: “Cerco coraggio, un po' di follia, e tanta capacità di stupire”.

Le prime due puntate di MasterChef Italia andate in onda in prima visione su Cielo ci introducono nalla fase preliminare, durante la quale vediamo una carrellata di aspiranti concorrenti alle prese con piatti di loro creazione sottoposti al giudizio dei 3 giudici.

Ovviamente vista la mole di concorrenti scelti, ben 40, non vedremo ogni singola valutazione ma una selezione dei momenti topici dell’intera fase di selezione, e quindi si aprano le danze, largo ai migliori, ai peggiori e agli ingloriosi Ignavi dei fornelli.

Tra le migliori spicca Luisa, una studentessa ventiduenne di scienze politiche, che mentre maneggia con grazia e spontaneità l’impasto delle crocchette ci racconta della sua infanzia, del suo desiderio (infranto dalla madre) di voler fare l’alberghiera, e del suo auspicato momento di riscatto a MasterChef attraverso il suo piatto: “Quaglia in due cotture con salsa al vin brulè e crocchetta di castagne.” Le premesse sono ottime, la prima inquadratura ci mostra una composizione del piatto magistralmente dosata, maneggiare 3 identità culinarie distinte in un unico piatto non è cosa da poco, salse e intingoli hanno viscosità diverse, la legge di gravità esiste e il pasticcio è sempre dietro l’angolo, ma per la giovanissima cuoca napoletana questo non sembra essere un problema.
Barbieri e Bastianich son i primi ad assaggiare il piatto, e quando l’americano dagli occhi di ghiaccio alza le sopracciglia è fumata bianca. Appena il coltello di Cracco incide la quaglia ne ammira la sezione e la magistrale cottura della carne, che a detta dei giudici varrà il passaggio di turno di Luisa con ben 3 voti favorevoli, un successo pieno accompagnato da un complimentosissimo Bastianich. Strano? Beh, giusto 2 minuti prima l’avevamo visto infuriato lanciare un piatto...

Tanti altri hanno colpito nel segno, ma più che la loro cucina colpisce l’eterogeneità delle loro personalità, come il pugile medaglia di bronzo alle olimpiadi di Sidney, deciso, goliardico e dall’accento veneto marcato. Che dire poi della Fracci dei fornelli? Ex ballerina di danza classica dallo stile impeccabile, maglia in pizzo, orecchini di perle, un capello argentato che conquista ed un portamento da vera signora dei salotti che ci stupisce con un notevole paragone tra la sua cucina e “L’uccello di fuoco” di Stravinskij; tutto l’opposto con la culturista dotata di rasta e tenacia che intimidisce la giuria con i suoi poderosi bicipiti e una cucina altrettanto prepotente ma coraggiosa. Non poteva mancare un eccentrico altoatesino in caftano bianco e abbronzatura aragosta proporre una zuppa di pesce (quale ironia) vedendosi un Bastianich - sacrilego - lanciare prezzemolo sul piatto come fossero coriandoli, e mentre l'erbetta si libera nell’aere i due mastini si scambiano occhiate di fuoco, l’allarme rissa è subito scongiurato dall’immediato apprezzamento dello Chef.

C’è tanta carne al fuoco, il programma sembra iniziare sotto i migliori auspici, eppure dalla versione italiana di un format come MasterChef ci si aspettava piu Cucina, piu Creatività e meno sentimentalismi gratuiti, meno piagnistei. Sì, perchè da queste prime due puntate esce prepotente il tentativo di umanizzare i concorrenti mettendo in piazza i loro drammi, persino le situazioni cliniche dei familiari. A quanto pare, come spesso capita, la LACRIMA FACILE paga: dobbiamo temere una Busta gigante nella prossima puntata, dietro la quale un avvenente postino introdurrà una parente lontana ritrovata? A me i fazzoletti.

Concludendo, per ora MasterChef Italia non riesce a superare  la sfida “Campanili d’italia” all’interno della "Prova del Cuoco”: ci auguriamo che dipenda dal taglio generalista delle prime due puntate che sono servite a introdurre i protagonisti.

Non ci resta che confidare nel prossimo episodio, nel quale speriamo di vedere i 40 aspiranti Chef messi sotto pressione e spremuti fino all’osso. Perchè, in fondo, Gordon Ramsey docet...

Continua a leggere su BadTaste