Masterchef Italia 5, commento alle prime due puntate: in quattro c'è più gusto

Masterchef punta sempre più in alto, ed è proprio su in alto, nel cielo blu, a bordo di un elicottero, che ha inizio la quinta edizione del talent show culinario per eccellenza della tv italiana

Condividi
Masterchef punta sempre più in alto, ed è proprio su in alto, nel cielo blu, a bordo di un elicottero, che ha inizio la quinta edizione del talent show culinario per eccellenza della tv italiana.

Così si apre, su Sky Uno HD, la prima puntata di uno dei programmi di maggior successo degli ultimi anni, guidato dall'ormai noto terzetto di giudici composto dagli chef Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Carlo Cracco. Sono loro che, da vere e proprie star, si dirigono volando sopra il lago d'Orta a Villa Crespi per fare salire a bordo e portare con sé il patron dell'omonimo ristorante, colui che rappresenta la vera novità di questa edizione: il quarto giudice Antonino Cannavacciuolo.

Eh sì, perché se gli ingranaggi della ben oliata macchina del programma funzionavano già a meraviglia, la produzione ha voluto aggiungere la ciliegina sulla torta portando a quattro il numero dei giudici. In effetti, a pensarci bene, quattro sono solitamente i giudici dei talent show più seguiti, ma il quattro è anche un numero suggestivo e significativo, quattro sono le stagioni, gli angoli, gli elementi, i punti cardinali, i gruppi sanguigni.. e la scelta è ricaduta in questo caso proprio sul più sanguigno degli chef italiani, l'amatissimo Cannavacciuolo. Le celeberrime pacche sulle spalle distribuite ai partecipanti dei suoi programmi sono ormai diventate un vero e proprio cult, e non si contano più le parodie e le imitazioni che lo vedono protagonista sul web ma anche in tv.

Da quanto abbiamo visto la scelta del quarto uomo si è rivelata azzeccata, perché il quartetto ci appare da subito molto affiatato e la veracità di Cannavacciuolo dà sicuramente un'ulteriore marcia in più alla trasmissione, qualora ve ne fosse stato bisogno.

L'obiettivo dei giudici, in questa edizione, è chiaro fin da subito: stavolta la parola d'ordine è INNOVAZIONE e si aggiudicherà il titolo di Masterchef colui o colei che saprà essere un artista in cucina, nel vero e proprio senso della parola, una persona che animerà i piatti proprio come fanno i pittori con loro tele. La prima prova è infatti proprio un test di carattere artistico: sotto la cloche, la campana copri alimenti, gli aspiranti concorrenti trovano a sorpresa e non senza disappunto, alcuni cibi molto differenti tra loro - tra questi salsa barbecue, un'aringa, una mela, un uovo - che non dovranno essere cucinati,ma solamente, si fa per dire, essere impiattati nel migliore dei modi, ricorrendo a tutto il proprio estro e la propria fantasia.
Quest'anno sono stati 18.000 gli aspiranti chef che si sono iscritti alla selezioni, e dopo mesi di lavoro ecco qui un supercasting di 150 persone pronte a giocarsi tutto in un attimo per avere l'opportunità di indossare il tanto agognato grembiule,  inconfondibile simbolo del programma.

Masterchef Italia 5 - puntata 1

Tra piatti improbabili che ricordano quadri di Picasso, schizzi di Pollock o, secondo definizione dei nostri giudici chef, orribili "macedonie tagliate male", ecco che 50 cuochi amatoriali vengono subito eliminati, e i 100 rimanenti devono ora cucinare un loro piatto che verrà assaggiato dagli inflessibili fab four chef.
Tra un susseguirsi di battute, attimi di pura comicità e talvolta di ilarità involontaria parte una carrellata di piatti e individui dalle personalità più disparate. Ritroviamo i commenti senza mezzi termini di un pasciuto e più rilassato (almeno per ora) Bastianich - lancio del piatto in aria a parte, mentre accompagna fuori dalla sala un concorrente che non ha superato la prova - e le sue colorite espressioni che nel corso degli anni sono diventate così famose da diventare dei veri e propri tormentoni (non ha ancora avuto l'occasione di esordire con il leggendario " vuoi che muoro? ", ma ci manca poco). Un sempre meno algido Cracco che però inorridisce di fronte al simpatico aspirante chef - prontamente cacciato - Mario che prepara per i giudici un cibo della tradizione pugliese utilizzando il brodo di DADO, notoriamente bandito da ogni cucina che si rispetti. Ritroviamo chef Barbieri, da sempre un ago della bilancia moderato e attento, ma che nell'assaggio di un piatto di gnocchetti industriali subisce quasi una trasfigurazione. E infine scopriamo il nuovo giudice Cannavacciuolo, che non delude le nostre aspettative mostrandosi così come lo conosciamo dai suoi programmi: schietto, diretto, simpatico e burbero, ma dal cuore tenero.

E tra originali individui e preparazioni impresentabili - un artista impiatta delle fettuccine completamente incollate stile "mappazzone", una ragazza presenta un piatto "paleozoico" mescolando banane, carote e pesce - ecco che iniziamo a conoscere i primi concorrenti scelti che, se supereranno la prova successiva, ci accompagneranno nei prossimi tre mesi di trasmissione. Conquistano il grembiule e quindi, per ora, l'ingresso al noto hangar di Masterchef, un giovane molisano e la sua estrosa parmigiana di pesce, un fotografo che i giudici diffidenti sottopongono anche ad un'ulteriore prova di sfilettatura di un pesce, uno studente universitario, un filosofo dalla loquace parlantina (a cui però Cannavacciuolo fa notare che, secondo un detto napoletano, "se parli troppo, non mangi"), e un giovane cameriere padovano che sorprende tutti con dei ravioli di pesce freschissimo che lui stesso, precisa, ha acquistato la notte precedente al mercato del pesce di Chioggia.

iMasterchef Italia 5 - puntata 2

E poi ancora una ragazza madre si guadagna la momentanea promozione proponendo un uovo marinato che ci sembra strizzi l'occhio al celeberrimo uovo di Cracco, e, come si direbbe in altri talent, passano il turno anche un agricoltore, un'elegante signora francese, un marito appena lasciato dalla moglie, una ragazza con un difficile rapporto col cibo alle spalle, un diciottenne all'ultimo anno di frequenza dell'istituto alberghiero di Catania che, nonostante la giovane età, convince i giudici con una caponata perfetta, un'allevatrice di maiali, una giovanissima mamma che proviene dall'Albania e una farmacista molto naïf che si presenta portando sciroppi e marmellate di sua produzione per i giudici ).

Le figure che però, a nostro parere, ci riserveranno più sorprese sono la sindacalista di ferro Lucia e il macellaio veneto che è stato subito individuato da Bastianich come possibile vincitore di quest'anno, in quanto autore di un petto d'anatra definito proprio dallo stesso come il "piatto più buono mai assaggiato nel programma".

E noi, già con l'acquolina in bocca, attendiamo con ansia la prossima settimana per conoscere gli altri venti aspiranti chef e per vedere cosa combineranno i nostri adorati fantastici quattro.

Credit Photo: Masterchef/Sky

Continua a leggere su BadTaste