Masterchef Italia 3, undicesima e dodicesima puntata: il commento

Le due nuove puntate della terza edizione di Masterchef Italia ci hanno fatto capire una sola cosa, e cioè che Rachida rimarrà ancora molto a lungo...

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Ciao, sono Masterchef Italia e ho deciso che quest'anno la concorrente Rachida sarà libera di presentare ai giudici anche una ciotola con dell'acqua potabile, tanto poi loro faranno notare che, almeno, avrà avuto la buona idea di utilizzare un ingrediente fondamentale per la vita sulla terra.

Questo il pensiero che mi ha accompagnata fino a questa mattina, dopo esser stata costretta a vedere l'undicesima e la dodicesima puntata della terza edizione di Masterchef Italia, andate in onda ieri sera su Sky Uno. No perché, se non lo avete capito, ieri la produzione del programma e i giudici ci hanno fatto intendere che dovremo ciucciarci Rachida e la sua totale incapacità culinaria ancora per molte puntate. Tuttavia, le due suddette non sono state (per nostra fortuna) 'Rachida-centriche'.

Partiamo con la cronaca/commento. L'undicesima puntata si apre, come sempre, con l'Enel che cordialmente attiva un generatore così da permettere allo show di avere la corrente elettrica (ehm), e con i restanti 13 concorrenti che prendono subito posto nella Master Class. La prima prova sarà ovviamente caratterizzata dalla Mystery Box.

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Grazie alla foto esplicativa che abbiamo riportato qui sopra, potete ammirare gli ingredienti protagonisti della Mystery, che io, inizialmente, ho catalogato così: una cipolla geneticamente modificata, uova finte di quelle che vedi nei telefilm americani (bianche), pomodori troppo maturi, ciliegie - invece - poco mature, polenta, patate germogliate, quello che una volta era un simpatico volatile, asparagi strani, un cavolo e del latte.

Alla fine il volatile è una quaglia siberiana (eh?), la cipolla è una roba che esiste in natura (eh?), la polenta è una varietà di farina di mais, e piano piano apprendiamo dal sapiente Cracco che quelle scelte sono tutte materie prime di un certo livello. Il latte? Mica è un latte qualsiasi, è di asina. Il cavolo? Macché, si tratta di un formaggio. E via dicendo... Ho googlato tutto con successo, quindi posso confermarvi che non ci hanno detto panzane.

I concorrenti si mettono all'opera e, nonostante stiano maneggiando elementi poco comuni, sono tutti abbastanza fiduciosi. Ed ecco che Cracco ci conduce alla postazione di Rachida che sta preparando un Rösti senza sapere in realtà cosa sia. Il giudice le chiede: "Come si chiama questa preparazione?". E lei: "E' una cesta di patate grattuggiate..". Cracco non molla: "Dov'è che l'hai visto? Su qualche libro di ricette?". Rachida sgrana gli occhi: "Noooooo giuro, sempre fatta per mia figlia, GIURO!". Cracco non intende fargliela passare, e allora lei se ne esce con la frase: "E va bene, l'ho visto su quel libro - 'Se vuoi fare il figo usa lo scalogno'" (il libro di Cracco, n.d.r.).

Rachida, perdonami sai, ma non hai GIURATO un secondo fa che è un piatto che fai per tua figlia? Comunque a quel punto lo chef Carlo prende un macigno e glielo tira in testa: "Impossibile, perché non c'è..."

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La prova va avanti celermente e i migliori, alla fine, risultano Eleonora, Federico e Alberto. Alla fine la prova è vinta da Eleonora, che adesso potrà andare con i giudici in dispensa per conoscere quale vantaggio avrà nella prova successiva, l'Invention Test.

Giunta sul posto, Barbieri la informa che potrà scegliere quale ingrediente caratterizzerà l'Invention e, pertanto, potrà anche trovare il modo di mettere in difficoltà i concorrenti che teme di più. Eleonora, lapidaria, dice: "Più che temere, ho un paio di persona che mi stanno sui co***oni, Rachida e Beatrice".

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Standing ovation per Eleonora, che ha capito tuto della vita (sì, non posso vedere Rachida ma ormai anche Beatrice è entrata a far parte del gruppo che mi frulla prepotentemente gli zebedei). I giudici introducono l'ospite della puntata, ovvero Iginio Massari, il miglior pasticciere d'Italia, quindi la prova sarà ovviamente incentrata sui dolci. Eleonora potrà scegliere tra un dolce da realizzare con il Pan di Spagna, con i Bigné o con la Pasta Frolla.

Mentre io cerco su Google dove si trova la pasticceria di Massari, al fine di poter fare una gita disinteressata nel primo week-end utile e verificare l'esistenza della sua 'bignolata', Eleonora - che è anche un'esperta di dolci - sceglie il Pan di Spagna. Tra concorrenti che odiano le torte, altri che dichiarano di non averle mai preparate, e altri che non sanno come si fa il Pan di Spagna, inizio a capire che la prova sarà un'ecatombe e che Rachida troverà comunque il modo di fare un dolce marocchino.

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Il gentile Massari viene in soccorso dei costernati concorrenti, e spiega loro la ricetta del Pan di Spagna. Dopo aver preso appunti ed essersi ubriacati di un ottimismo ingiustificato, ecco che tutti gli aspiranti Chef raggiungono le loro postazioni, pronti per dare sfogo alla loro creatività.

Inizia la prova e la proliferazione delle varie planetarie, che avranno il compito di montare l'impasto spiegato da Massari. Ed ecco che iniziamo a vedere una 'tragedia' non annunciata ma sicuramente provocata dalla macumba lanciata da Eleonora mentre era nella dispensa: una disperata Beatrice non riesce a far montare il suo Pan di Spagna. La vediamo annaspare con i problemi dati dal robot, frullare a mano tenendo la ciotola sul pavimento e iniziare a dare di matto. In ogni caso inforna il dolce, ma poco dopo la situazione precipita quando giunge il momento di tirarlo fuori: il pan di spagna è completamente crudo.

E' qui che Beatrice perde completamente la testa: mette il suo disastro nell'abbattitore e inizia a chiedere, supplicando, piangendo e con fare isterico, strati di pan di spagna avanzati ai suoi vicini di postazione. Inaspettatamente uno gli viene dato proprio da Eleonora - evidentemente alle prese con uno sdoppiamento di personalità - e uno da Marco (o dai suoi capelli, fate voi). Raggiunta dai giudici, la scena fatta da Beatrice diventa ancora più pietosa, perché la concorrente è ormai un fiume in piena di lacrime e lamenti. Per fortuna noi di BadTV abbiamo sottomano un cabaret di pasticcini, quindi mentre lei si dispera noi ci preoccupiamo di spazzolarlo e di controllare le mail. Nel frattempo Barbieri va a prendere il suo dolce nell'abbattitore, che Massari definisce chiaramente irrecuperabile ('è crudo'), e poco dopo mette in guardia Beatrice: "Qui il problema è che il dolce non è il tuo, dovremo tenerne conto".

E così è. La prova si conclude e la prima cosa che fanno i giudici è quella di chiarire le regole di Masterchef: non è possibile, per loro, giudicare la preparazione di un aspirante cuoco se sottopone un piatto non preparato dalla sua stessa persona. Ovviamente il discorso è riferito alle improponibili azioni di Beatrice, che viene chiamata al loro cospetto e poi - giustamente - eliminata dalla gara.

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Lei prova a giustificarsi dicendo di 'non essersi arresa e di aver cercato di fare tutto il possibile in calcio d'angolo', ma questo non fa che aggravare la sua posizione, perché il calcio d'angolo può anche andar bene, ma non se lo fai calciare a qualcun altro. Eh. Poi va beh, alla fine chiede di poter salutare i giudici e stringe la mano a tutti tranne a Massari (dai, non era difficile, sono in quattro mica in ventisette, come fai a saltarlo??) e, su questo, viene ripresa da Cracco. Lei si scusa con il Maestro Pasticciere, poi inizia ad andare verso la porta con una strana lentezza. Si aspettava forse che qualcuno la fermasse?

Salutata Beatrice, inizia la processione dei dolci. Purtroppo i concorrenti che sono riusciti a riprodurre un Pan di Spagna decente sono pochi, tra i migliori Alberto (che ha fatto una 'torta di compleanno' per se stesso, dato che compie gli anni) e Federico. E' quest'ultimo, con il dolce sicuramente più bello, oltre che più buono, ad aggiudicarsi la prova, e pertanto nella sfida in esterna che ci sarà nella puntata successiva potrà scegliere le persone che comporrano la sua squadra.

L'eliminazione imprevista di Beatrice non ferma comunque la scure dell'elimination test. I peggiori però risultano, a pari merito, Michele G. Ludovica e Michele C., e i giudici decidono di mandarli direttamente al prossimo Pressure Test; per questo motivo non avranno la possibilità di andare alla prova in esterna.

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Inizia la dodicesima puntata, che si apre nella location dove verrà giocata l'esterna. I concorrenti - che sono in nove - si trovano alla centrale idroelettrica di Nove, in provincia di Treviso. Il loro compito sarà quello di cucinare per gli impiegati della struttura, che festeggeranno il centenario dell'impianto con le loro famiglie (circa 100 persone). I nove concorrenti vengono divisi in tre squadre, che gestiranno tre diversi 'baracchini': uno di cucina mediterannea, uno di cucina 'tex mex' e uno di cucina asiatica.
Federico sceglie sia i componenti della sua squadra che quelli delle altre due.

Federico, a capo della squadra gialla, sarà con Almo ed Eleonora; i tre cucineranno asiatico. Salvatore, Emma e Marco costituiranno la squadra Blu e cucineranno mediterraneo, mentre Enrica, Alberto e Rachida cucineranno Tex Mex e formeranno quindi la squadra rossa.

I tre team iniziano a leggere i menu e a preparare il tutto. Sorgono i soliti problemi, soprattutto per la squadra rossa, dove Enrica e Alberto devono fronteggiare la solita scheggia impazzita Rachida. Lei si continua a definire una Ferrari -  'Però senza conducente' aggiungerei io.
Dopo due ore di spadellamenti vari ecco giungere i clienti, che avranno il compito di dare il gettone della preferenza alla cucina che reputeranno migliore. Dalle riprese mostrate è difficile capire quale squadra stia avendo la meglio, perché nell'ora di servizio sembra - come sempre - tutto piuttosto equilibrato, sebbene si può avere l'impressione che la cucina asiatica della squadra gialla sia meno gettonata.

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Alla fine, al contrario di ogni iniziale previsione, è proprio la squadra gialla ad aggiudicarsi la vittoria. La seconda classificata è la squadra Blu e la terza, la Rossa, è quella perdente; Enrica, Alberto e Rachida andranno al pressure test insieme a Ludovica, Michele G e Michele C.

Il primo Pressure Test per Rachida infonde in noi un ingiutificato ottimismo. E ora, a posteriori, mi rendo conto che l'aver creduto, anche solo per un attimo, nell'uscita di Rachida mi fa capire che siamo persone che confidano nell'esistenza degli unicorni e delle pentole d'oro alla base dell'arcobaleno.

Parentesi fantasy chiusa, eccoci di nuovo nella cucina di Masterchef, dove i sei concorrenti al rischio dovranno giocarsi il tutto per tutto cimentandosi nella realizzazione di piatti 'veloci'. Sì, perché il problema non sarà cosa cucinare, perché il piatto potrà essere scelto in piena autonomia, ma bensì sarà il tempo: avranno solo quindici minuti.

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Noi, dal nostro divano, guardiamo impietosi Rachida sentendo già odore di Cous Cous (classico piatto marocchino veloce), mentre Ludovica azzarda alla grande: decide di tirare la pasta. Alberto rimane sul sicuro e decide per una crema dolce, mentre Michele G. si addentra nella realizzazione di un piatto con la melanzana (Federico, dalla balconata, capisce che la mossa è sbagliata perché quella è una verdura che richiede un certo tempo di cottura). Michele C. si butta sul tonno ed Enrica sugli scampi. Va beh, ma che ve lo dico a fare, Rachida ha ovviamente fatto un Cous Cous di verdure. Passano i quindici minuti e i giudici, dopo aver valutato i piatti, decidono di salvare Alberto (meno male, è uno dei miei preferiti) ed Enrica, che raggiungono quindi i colleghi che sono già in balconata.

Il pressure test però non finisce qui, perché si passa a una fase successiva: Rachida, Michele G., Ludovica e Michele C. dovranno cucinare un altro piatto in dieci minuti.
Parte il tempo e la corsa verso la dispensa, e dopo pochissimo avviene l'impensabile: il piatto che Rachida intende presentare è prosciutto e melone. Cioè... prosciutto e melone?. No, forse non avete letto bene: PROSCIUTTO E MELONE! Barbieri arriva alla postazione della donna quasi urlando: "Ma cos'èèèèè??" La risposta di Rachida mi fa cadere la mandibola al piano di sotto: "Non voglio cucinare altrimenti perdo la gara."

Allora, io direi che se non vuoi cucinare puoi anche toglierti il grembiule e aspettare che qualcuno inventi Masterchef Crudités, così siamo contenti tutti. Ma è a questo punto che avviene una cosa ancora più impensabile del PROSCIUTTO E MELONE: i giudici iniziano palesemente ad aiutare Rachida. E' chiaro, chiarissimo: sono tutti e tre lì davanti che le dicono che deve far qualcosa. Ora, noi abbiamo visto solo quello che ci hanno voluto far vedere, ma il piatto che poco dopo Rachida ha tirato fuori, cioè un'insalata fresca con scampo saltato in padella, non è certo farina del suo sacco.

Ingurgito la mia dose serale di Maalox perché è qui che ho la tanto temuta conferma: Rachida è preziosa per la trasmissione, è il personaggio - insieme ad Alberto e qualche altra figura - che tiene in piedi la baracca. Non è un caso che, mentre vanno in onda le puntate, su twitter il trend #rachida salga prepotentemente, e non è un caso che stiano tutti a parlarne anche su facebook. Come non è un caso che ne parli anche io in questi miei commenti. La produzione ha capito sin dall'inizio che questa figura avrebbe fatto il suo dovere e cioè che avrebbe generato grande attenzione, e così è. E, sebbene si può dar per certo che non vincerà (il programma accuserebbe un colpo troppo grosso a livello di credibilità, perché è chiaro a tutti che Rachida non sa cucinare) questo personaggio andrà avanti ancora per molto.

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Passiamo al giudizio dei giudici. Per loro il piatto di Rachida è buono, come lo è quello di Michele C. (sempre a base di pesce), Ludovica presenta un tartarre di tonno con salsa di fragole e Michele G. presenta una 'emulsione' con verdure e calamari abbastanza deludente. Alla fine i giudici decidono di eliminare proprio Michele G. e di fare andare alla fase successiva del pressure Rachida, Ludovica e Michele C, che dovranno cucinare un piatto in cinque minuti.

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Rachida, che a questo punto potrebbe anche mettere su un The e mangiare due biscotti, decide di preparare un polenta (in 5 minuti??) con gamberi rossi, mentre Michele fa una 'grigliata mista di pesce' molto carina da vedere. Ludovica prepara degli spiedini di gamberi marinati. Alla fine i giudici decidono di salvare Rachida e Michele C. e di eliminare - a torto - Ludovica, ovvero colei che nella prima fase del pressure, quella in 15 minuti, era riuscita a tirare la pasta.

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Lo sdegno di Ludovica è palese, ma con grande dignità decide di non dire nulla e uscire dalla cucina a testa alta.

A questo punto aspettiamo solo che giunga il momento dell'uscita di Rachida, per quanto sia ancora (sicuramente) lontano, nella speranza che Bastianich ci dia almeno la soddisfazione di lanciare un suo piatto oltre l'orbita terrestre.

Credit Photo: MasterchefIt

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