Masterchef Italia 3, quinta e sesta puntata: il commento

Al di là degli spaghetti con le polpette e della ben poco simpatica Rachida, Masterchef continua a essere la macchina ben oleata di sempre

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Dopo le prime quattro puntate incentrate sulla selezione dei 20 concorrenti che sarebbero entrati nella sua cucina, la terza stagione di Masterchef è entrata ieri nel vivo con le due nuove puntate (la quinta e la sesta) che hanno finalmente messo i cuochi amatoriali prescelti a ferro e fuoco, sotto pressione, in padella, fate voi insomma.

In un primo momento sono stata presa dallo sconforto per via di una cocente (per rimanere in tema) delusione che mi è stata data da una delle cose che stavo attendendo di più: la sigla.

Sì, la sigla. Perché non appena vengono scelti i componenti della Masterclass, casa dei preparati giudici Carlo Cracco, Joe Bastianich e Bruno Barbieri, sai già che la prima puntata ambientata in essa sarà aperta da un sigla dedita a far memorizzare al pubblico i nuovi protagonisti mentre fanno cose strane, tipo lanciare pomodori, addentare cipolle o lucidare avocado.

Giusto per rinfrescarvi la memoria e farvi capire di cosa sto parlando, ecco la sigla della seconda edizione

http://youtu.be/71HfZql3Q_4

Ecco, l'avete vista? Una intro bella, dinamica, colorata, divertente. E torniamo quindi al dunque, cioè la sigla di ieri sera. Ok, il tema musicale è lo stesso, ma mi aspettavo qualcosa di più. Mi aspettavo intarsiatori di mattarelli, ratatouille utilizzate come coriandoli, lanci di baguette come fossero giavellotti... e invece cosa mi ritrovo davanti? I concorrenti che corrono come criceti su una ruota, con tutta probabilità un tapis roulant, in mezzo a frutta e verdura. Vengono ripresi di profilo e poi, in modo volutamente sfocato, di faccia - con il nome a fianco. E dove sono i tre giudici che, proprio nel punto più ritmato della sigla presente nel video postato sopra, comparivano come tre superstar a far pulsare il cuore degli appassionati? Insomma, questa nuova sigla - a mio modestissimo parere - non rende giustizia al programma che, anche quest'anno, conferma di poter vantare un livello qualitativo davvero alto.

Masterchef 3 - commento 5:6_02E adesso veniamo alla gara. Come da copione ci siamo ritrovati davanti alla prima Mistery Box. Non starò a disquisire sui dettagli tecnici dei piatti, ma riassumerò i punti salienti della vicenda. Sotto la famigerata scatola di legno ci sono una serie di ingredienti perfetti per preparare un secondo, ma il problema è che la star del piatto dovrà essere la liquirizia. La prova è durissima e mentre vede trionfare il capo cantiere Michele C. (uno che sin dall'inizio ha fatto capire di saperla lunga in cucina), fa inaspettatamente cadere a rischio eliminazione tre concorrenti: Giovanna, Marco e Margherita, colpevoli di aver realizzato piatti alquanto indegni.

Ebbene sì, per la prima volta la prova della Mistery Box si trasforma in una prova a eliminazione, e a lasciarci le penne è la giovane Margherita che, alla domanda di Barbieri "perché hai scelto le animelle, visto che non le avevi mai cucinate?", snocciola una risposta che si apre con la frase: "Dato che ho solo 18 anni...". Mi sto ancora chiedendo dove volesse andare a parare, ma non ne vengo proprio a capo.

Salutata Margherita, ecco che il furbo Michele deve scegliere il piatto che caratterizzerà il primo Elimination Test. Tra Risi e bisi, Gnocchi al pomodoro, e gli 'italianissimi' Spaghetti with meatballs (spaghetti con polpette), il ragazzo sceglie il terzo piatto, convinto di poter mettere in difficoltà più di un concorrente. Ed è proprio così, perché la prova vede trionfare Michele G. e nel contempo miete non poche vittime, ma le peggiori risultano Giovanna (di nuovo), Haeri e lei, la concorrente più difficile da trovare simpatica in questa edizione: Rachida.

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Partiamo da un presupposto fondamentale: se siete fan di Rachida e tifate per lei, avete tutto il mio rispetto. Ma, diciamocelo chiaramente, è molto difficile provare simpatia o empatia per questa signora. Personalmente sono una persona che non ama i piagnistei in tv, tant'è che evito come la peste bubbonica certe trasmissioni ben note a tutti che vanno in onda sui nostri canali nazionali, ma il problema con questa concorrente va al di là di questo. Davanti ai giudici gioca la carta dell'impietosimento, accetta a testa bassa le loro critiche e si difende dicendo che sa cucinare questo mondo e quell'altro. Potresti chiederle di tutto, davvero. "Sai fare un Big Mac? - "Io so fare tutti i panini, tutti tutti, se io resto tiro fuori tante ricette, tanti panini". "Sai fare una cassata siciliana?" - "Io faccio sempre la cassata a casa, io faccio tutti i dolci, tutti tutti, se io resto tiro fuori tante ricette, tanti dolci".

Ok, benissimo. Ma allora perché non appena il pericolo passa e non hai più i tre giudici davanti li attacchi come se fossero tre disgraziati che ti criticano senza motivo? E parlando proprio di Cracco, Bastianich e Barbieri, ma perché (PERCHE'???) hanno voluto a tutti i costi una concorrente così 'fragile' quando una delle conditio sine qua non per entrare a Masterchef è sempre stata quella di poter reggere la pressione del gioco? Sarò condannata a convivere con questo dubbio.

Archiviamo momentaneamente Rachida per tornare all'eliminazione, perché dopo poco i giudici decidono che è Haeri a dover abbandonare la competizione. Ovviamente ci rimango malissimo, e a giudicare dalle reazioni avute dai telespettatori su Twitter e Facebook non sono la sola (non riporto nessuno dei commenti che ho letto, ma sappiate che la mia opinione su Rachida, rispetto altre, è solo una sfilza di complimenti).

Altra puntata, altre due sfide: prova in esterna, dove i concorrenti vengono divisi nelle due canoniche squadre (la blu e la rossa) e di seguito pressure test per il team perdente. La prova consiste nel preparare il pranzo per gli studenti e i professori, Rettore compreso, di una prestigiosa università.

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Il vincitore della prova precedente, Michele G. mette in piedi la sua squadra blu, che sarà composta da Michele C., Rachida (ma solo perché in caso di pressure cadrebbe subito e lui sarebbe salvo, GENIO!), Almo, Emma, Salvatore, Ludovica, Jessica ed Eleonora. I restanti concorrenti, ovvero Federico, Alberto, Daniele, Giorgio, Giovanna, Laura, Beatrice, e Marco saranno nella squadra rossa, che verrà capeggiata da Enrica.

Panico e caos in cucina, le due squadre mostrano chiaramente di avere tanti problemi (alcuni derivanti dall'inesperienza, altri dalla incapacità di determinate persone a lavorare in squadra), ma alla fine sono i BLU a trionfare. Si va quindi al Pressure Test, tutto incentrato sulla pasta, e alla fine dei giochi - dove un sempre sapiente Alberto conferma la sua preparazione tra i fornelli -  è il giovane programmatore Daniele a dover abbandonare il programma.

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Personalmente trovo molto forti Michele C., Emma, Federico e Beatrice, mentre trovo alquanto deboli la già più che sopracitata Rachida, Giovanna, e Marco (quest'ultimo più per l'incapacità ad accogliere le critiche e l'atteggiamento poco paziente). Non ci resta che attendere un'altra settimana per vedere cosa accadrà.

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