Masterchef Italia 3, nona e decima puntata: il commento

Nelle puntate di Masterchef andate in onda ieri c'è stata la gradita visita di Graham Elliot. Mentre Rachida ha messo a dura prova i nostri poveri nervi...

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No, non aprirò questo commento al nono e al decimo episodio della terza edizione di Masterchef, andati in onda ieri sera su Sky Uno, parlando della sigla. Ma non perché non ci sia qualcosa a dire, ma solo perché vorrei evitare di risultare altamente insopportabile come gli amici che usano facebook solo per lamentarsi.

Detto questo partiamo dalla nona puntata, che come sempre ha aperto i battenti con la prova della Mystery Box. La malefica scatola di legno questa volta non cela singolari leccornìe come teste di animali e noci di betel, ma bensì degli ingredienti molto buoni e complementari tra loro che, secondo i giudici Carlo Cracco, Joe Bastianich e Bruno Barbieri, dovrebbero aiutare quei concorrenti che non hanno avuto ancora occasione di 'brillare' ai loro occhi. In parole povere: un disastro annunciato.

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L'ingrediente protagonista della Mystery è sicuramente il carré di agnello. Mentre Rachida si sfrega le mani ed Emma dichiara la sua preoccupazione per non averlo mai cucinato, Bastianich spiega apertamente che è una carne versatile e che si può cucinare in molti modi. Traduzione: cataclisma culinario imminente. Insomma, se c'è una cosa che Masterchef ci ha insegnato fino qui, è che più una prova sembra facile più vittime farà cadere sotto la falce dei giudici.

Inizia la prova e, guarda caso, sono tutti lì che dicono 'oggi voglio osare'. Tutti tranne Rachida, che anticipa che farà una ricetta mediterranea (quindi i soliti falafel, però con agnello, suppongo), mentre Eleonora continua a preoccuparsi - probabilmente a ragione - della compagnetta di banco Beatrice, che sembra abbia la tendenza a copiare i suoi compiti.

I giudici iniziano a girare per le varie postazioni e, come previsto, vedono emergere i primi problemi: da Almo che ha sbagliato il taglio del carré, ad Enrica che ha tolto il grasso che invece serve alla carne per cuocere (nel frattempo vediamo anche Laura che tragugia vino rosso come se non ci fosse un domani perché in certi casi, si sa, è sempre meglio berci sopra).

Alla fine vengono scelti i tre migliori: Emma, Enrica e Michele Guida.

La prova se la aggiudica Emma (vedi che fa fare non aver mai cucinato l'agnello), mentre Rachida si mangia metà del suo proprio fegato. La vincitrice si avvia verso la dispensa con i giudici per conoscere quale sarà il vantaggio di cui potrà usufruire per la prova successiva, quella dell'Invention Test.

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Una volta sul posto la ragazza si trova davanti l'ospite speciale della serata, lo chef Graham Elliot, già giudice di Masterchef USA insieme a Bastianich e a quella sagomaccia pluristellata di Gordon Ramsay, che le propone di scegliere uno tra tre dei suoi piatti più famosi... tanto famosi che nel suo ristorante di Chicago hanno fatto parte del menu utilizzato per festeggiare il compleanno di un certo Barack Obama. Emma decide il piatto che dovrà essere riprodotto sia da lei stessa che da tutti gli altri: bisque (zuppa) di mais dolce (composta da tante altre cose che non sto a riportare, altrimenti ci metto mezz'ora). La ragazza però avrà il vantaggio di conoscere il procedimento direttamente da Elliot, mentre gli altri potranno solo vedere il piatto e assaggiarlo (e avere il cestino con tutti gli ingredienti già bello e pronto).

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Al ritorno nella Masterclass, agli altri concorrenti viene presentato l'ospite della puntata (pubblico in delirio) e soprattutto viene mostrato loro il piatto protagonista della prova, che genera grandissima preoccupazione in (quasi) tutti. E non hanno mica torto, dato che - come dice anche Barbieri - noi il mais al massimo lo mettiamo nell'insalata. Inizia la prova, ed è chiaro praticamente da subito che molti concorrenti sono in difficoltà. Rachida, che è così in palla da non ricordarsi se sa parlare l'inglese o il francese (eh?), impiatta con 15 minuti di anticipo rispetto la fine del tempo e lo fa anche male. Barbieri e lo stesso Elliot provano a farle capire che sta sbagliando ma niente, quella donna lì è proprio di coccio. In tutto questo posso dire che, rispetto all'immunità della scorsa settimana, il vantaggio di Emma non è stato esattamente un vantaggio? Va beh, facilitazioni e non a parte, la prova si conclude ed è proprio Emma a portare per prima il suo piatto ai giudici. Purtroppo la ragazza non riesce a riprodurre il piatto come avrebbe dovuto e, alla fine, porta loro una polenta. Piatto dopo piatto, tra disastri e non (vanno bene Marco, Almo e Ludovica), arriva il suo turno: sì, sto parlando proprio di lei, di Rachida.

Neanche a dirlo, appena Barbieri le comincia a parlare facendo qualche critica, Rachida inizia la sua scena melodrammatica con pianto annesso. Barbieri, giustamente, la riprende: "Dai, non facciamoci vedere dall'ospite.." Mentre Elliot le parla, spiegandole che a suo parere lei ha sbagliato i tempi e l'impiattamento, lei non lo ascolta. E' chiaro a noi ma lo è ancora di più a un Bastianich nero come la pece, che glielo dice chiaramente in faccia con tono e modo... alla Bastianich, diciamo così (tipo #@!*%!!). Rachida, che non è capace di accettare la benché minima critica, non potendo darsi al pianto, passa alla scena melodrammatica due: 'mi tolgo il grembiule e me ne vado'.

Sta per arrivare alla porta, e mentre tutti noi speriamo non tanto segretamente (sento le vuvuzela dell'appartamento sotto al mio) che riesca ad uscire, arriva Cracco a infrangere tutti i nostri sogni: "Rachida, torna qua e metti su il grembiule". Lei non fa la minima resistenza, torna dai giudici con la velocità di un ghepardo e si rimette il grembiule così in fretta che in confronto il cambio d'abito di Clark Kent in Superman nella cabina telefonica è una roba in slow motion. Ludovica dà voce ai pensieri di tutti: "Ma figurati se quella se ne va, l'ulcera mi farà venì!". Non a caso siamo tutti sotto Maalox da settimane.

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Alla fine il piatto migliore è quello di Alberto, però in ex aequo con quello di Salvatore, mentre i peggiori risultano Giorgio, Michele Guida e Beatrice. La decisione dei giudici non tarda ad arrivare: è Giorgio a dover abbandonare la cucina di Masterchef.

Salutato Giorgio si passa alla puntata successiva e alla prova in esterna, che vedrà Alberto e Salvatore, vincitori dell'Invention Test, diventare i capitani - rispettivamente - della squadra Blu e della squadra Rossa. Le due squadre dovranno preparare un cocktail rinforzato per 150 invitati che presenzieranno ad una partita di Polo. Tutto bene, tutti felici, ogni capitano sceglie le persone che comporranno la propria squadra... ma a giochi fatti ecco il colpo di scena, ovvero il cambio di grembiule: in parole povere alla fine Alberto e Giorgio si ritrovano a lavorare con le persone che avevano scartato. E qui continuo a non capire quale sia il valore dei vantaggi che vengono acquisiti dai concorrenti che vincono le prove. Mah.

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La squadra Rossa è composta da Alberto, Laura, Eleonora, Ludovica, Michele G., Almo ed Emma mentre la squadra Blu da Salvatore, Rachida, Michele C, Enrica, Beatrice, Federico e Marco.

In due ore le due squadre dovranno organizzare i due buffet e, inevitabilmente, appena mettono piede nelle cucine allestite all'aperto, i vari concorrenti iniziano ad avere problemi di 'convivenza'. Spariscono ciotole, spariscono ingredienti e ci sono problemi vari di cottura per alcuni piatti. Ma mentre in cucina i concorrenti fanno quello che devono, c'è uno stacco su un rilassatissimo Bastianich che si immerge nell'atmosfera dell'evento, parlando di Polo e ammirando i cappellini delle signore. Devo dire che la scena ha un che di surreale.
Torniamo alle squadre, dove troviamo ancora una volta una confusa e fuori posto Rachida che non accetta i consigli di Barbieri sulla preparazione degli involtini di melanzana che sta gestendo, e reagisce con la solita insolenza e presunzione, facendogli intendere che il suo modo è quello giusto. Due compresse di Maalox, grazie.

Inizia il servizio, e le due squadre sembrano soddisfare i presenti in modo alquanto equivalente. E difatti alla fine vince la squadra Blu con un vantaggio di soli 4 punti: Alberto, Laura, Eleonora, Ludovica, Michele G., Almo ed Emma vanno al pressure test.

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Una volta tornati nella cucina di Masterchef, i giudici annunciano che Alberto dovrà scegliere chi, secondo lui, è stato il peggiore della sua squadra. Alberto sceglie Michele Guida. Ognuno di loro dovrà scegliere una persona che lo affiancherà nel pressure test: Michele sceglie Almo, mentre Alberto decide di avere accanto Laura... per silurarla (dice chiaramente, nel backstage, che preferisce salvare le altre tre concorrenti). Eleonora, Emma e Ludovica salgono su e raggiungono i loro compagni.

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Inizia il pressure. Le due mini squadre dovranno fare, in 20 minuti, gli gnocchi classici e quelli con gli spinaci (ogni concorrente dovrà fare una delle due tipologie). Alla fine dei venti minuti Almo riesce a dare il meglio di sé e a tirare fuori dalle sabbie mobili lui stesso e Michele, mentre Alberto - che ha fatto comunque degli gnocchi agli spinaci molto belli - viene trascinato a fondo da Laura, che invece sbaglia i suoi. I due dovranno adesso confrontarsi nella seconda parte del pressure, dove dovranno realizzare una Parmigiana di Melanzane. La prova segna una netta differenza, e alla fine è Alberto ad avere la meglio, mentre Laura deve lasciare la cucina di Masterchef e soprattutto dire addio al suo adorato Chef Barbieri. E niente, la soap 'Laura e Bruno' si conclude qui.

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Mentre vediamo i fotogrammi della prossima puntata, mi assale un dubbio atroce: in conferenza stampa ci è stato detto che per questa edizione è stata girata un'esterna a Marrakech (Marocco). Vuoi vedere che dovremo tenerci Rachida almeno fino lì?

Nell'attesa di scoprirlo e di vedere le prossime puntate del melodramma che la vede protagonista (e che ha sostituito la mia compianta soap tra Laura e Barbieri), l'appuntamento è per la prossima settimana. Per sì e per no, fate scorta di Maalox.

Credit Photo: MasterchefIt

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