Masterchef Italia 3, diciassettesima e diciottesima puntata: il commento
Le due nuove puntate della terza edizione di Masterchef Italia ci hanno provocato attacchi di bile dolorosi e improvvisi come le 'botte da orbi'
La diciassettesima puntata si apre con un gioviale Bruno Barbieri che dà il benvenuto ai concorrenti rimasti in gara: "Siete rimasti in otto, i migliori otto". Su queste note nel mio appartamento c'è ancora tanta gioia, allegria, voglia di scherzare. Sento i vicini del piano di sotto usare le trombette di carnevale e fare coretti da stadio, e la mia mente non può fare a meno di pensare con tono scherzoso: "Bruno, mi stai davvero dicendo che quella concorrente che risponde al nome di Rachida, capace di cucinare solo il cous cous e nota ai più per il suo impiattamento del prosciutto e melone, è davvero una tra gli otto migliori chef amatoriali che abbiamo in Italia? No perché se è così io il prossimo anno mi presento con un budino pronto della Cameo e guai se mi dite che non sono capace eh..."
Va bene, ce la posso fare. Mettiamo da parte Rachida e i suoi numeri da circo e focalizziamoci sulla competizione. La prima prova è quella - ovviamente della Mystery Box, che in questa puntata ha subìto una modificazione genetica e si è trasformata in una Matrioska. Ed ecco che i concorrenti sollevano la prima scatola, poi la seconda più piccola, poi la terza.. una roba che sembra non finire più.
Alla fine rimane una scatola piccina picciò, che al suo interno contiene un ingrediente estremamente costoso: i pistilli di zafferano.
La prova durerà 45 minuti, e Barbieri chiede ai concorrenti di 'non fare i soliti risotti'. E su queste note qualcuno mostra la tipica faccia 'eh mò che cucino?' Ma non c'è modo per cincischiare, perché il tempo inizia a scorrere e gli aspiranti chef devono cominciare a darci dentro. In questa prova i concorrenti sembrano davvero essere agguerriti, e soprattutto Eleonora si avventura in una performance da trip alla Inception: mentre lo descrive non si capisce che sapore potrà mai avere il suo piatto ma sembra una figata. Alberto, raggiunto alla sua postazione da Carlo Cracco, è alle prese con una delle sue ricette un po' retrò (ma che poi comunque 'ammoderna' con un impiattamento decisamente bello). Alla fine i piatti migliori risultano quelli di Almo, Federico ed Eleonora, i tre che, a mio parere e al di là di simpatie e antipatie, sono certamente i più forti attualmente in gara. Alla fine i giudici attribuiscono la vittoria a Federico, che come da copione li segue poi nella dispensa per conoscere il vantaggio del quale si avvarrà per l'Invention Test
Giunti in dispensa apprendiamo che il 'vantaggio' del quale usufruirà Federico non è esattamente tale, dato che i giudici hanno già deciso quale sarà il piatto protagonista della prova, tant'è che davanti a loro hanno una singola cloche. Barbieri anticipa che quello che sta per mostrargli è un piatto a lui molto caro, quindi io mi catapulto subito in Emilia Romangna e inizio a parlare sostituendo tutte le 'z' con le 's'. Alla fine l'arcano viene svelato, e ci troviamo davanti a 'Lo Scrigno di Venere'.
Ok, questo è un piatto che io non ho mai mangiato, mai visto e del quale non ho mai sentito parlare. Mi sento molto ignorante e un po' depressa, ma quando apprendo che Federico ne sa quanto me mi sento decisamente meglio. Insomma, alla fine Barbieri spiega che si tratta di un tortino fatto con pasta brisèe inventato negli anni '70 e, prendendo un coltello, lo taglia per mostrare il suo 'prezioso contenuto': i tortellini. Insomma, è una robina leggera leggera, da inzuppare anche nel latte a colazione se volete.
Ma andiamo al vantaggio del vincitore della Mystery. Per affrontare la prova e soprattutto questo 'scrigno', i concorrenti gareggeranno in coppie, e Federico potrà scegliere non solo il compagno che avrà al suo fianco, ma anche quali saranno gli aspiranti chef che comporrano gli altri tre 'team'. Inizio a prevedere una piccola ecatombe, anche perché Federico si è rivelato un fine stratega in più di un'occasione.
E torniamo quindi nella Masterclass, dove i presenti si ritrovano davanti lo Scrigno e il suo contenuto. Rachida reagisce così: "Tortellini lo conosco, l'ho fatti, l'ho mangiati, buonissimi!" Dunque, se non sbaglio la traduzione dovrebbe essere: "Mi pare di aver mangiato i tortellini una volta e credo mi fossero anche piaciuti".
Ed ecco come saranno accoppiati i concorrenti: Federico sarà con Eleonora, Almo con Salvatore, Michele con Alberto (unione commentata da Alberto con un 'Ah, una coppia gay'), ed Enrica con Rachida. Lo chef Barbieri mostra alle nuove coppie i passaggi del 'tortino', e Cracco, prima di mandare tutti in dispensa, annuncia che gli chef non lavoreranno insieme ma 'a staffetta', quindi uno per volta. La prova durerà 90 minuti, e ogni quindici minuti assistiamo allo 'switch' dei concorrenti che compongono le varie coppie. Rachida, che è sempre convinta di saperne più degli altri, innonda la povera Enrica di parole, quindi è affetta da uno dei suoi proverbiali attacchi di diarrea verbale.
La prova procede, ed è chiaro che non tutti riescono a fare tutto bene. Allo scadere del tempo i concorrenti iniziano a sfornare per esser pronti a estrarre il tortino dalla sua forma per poi impiattarlo, e Barbieri consiglia: "Calma quando andate a rovesciarlo..." Rachida, che alla fine della prova non ha ancora capito di aver cucinato una pietanza estremamente delicata, rovescia sì il tortino con lentezza, ma per girarlo lo schiaccia con forza tra due piatti come farebbe il membro di una banda di paese con dei piatti musicali. Il risultato è a dir poco inguardabile, e la povera Enrica si mette, giustamente, le mani nei capelli, mentre gli inquilini che abitano al piano sopra il mio iniziano a fare il countdown in stile capodanno per l'eliminazione di Rachida. Ma l'entusiasmo scema presto quando capiamo che il tortino in realtà è buono, e neanche la sfuriata di Bastianich davanti alle solite lacrime della 'chef' marocchina riesce a confortarci: è probabile che Rachida rimarrà in gara anche stavolta. Arriva il turno di Michele e Alberto e, non si capisce bene il perché, quest'ultimo davanti ai giudici è irriconoscibile e inveisce contro il compagno, colpevole di aver dimenticato di aggiungere l'acqua alla pasta brisée, dettaglio che ha rovinato la consistenza del tortino. Improvvisamente ha un atteggiamento che non è da lui, sembra sia stato morso da un raro insetto velenoso che normalmente vive dall'altra parte del mondo... è come se si fosse trasformato nella versione maschile della Regina di Cuori di Alice nel Paese delle Meraviglie, manca solo che dica 'tagliaaaategli la testa' per farla completa. Ammetto di essere un filo disorientata dal suo comportamento, ma gli sono troppo affezionata per arrabbiarmi con lui. Alla fine risulta che il tortino migliore è quello di Almo e Salvatore, mentre il peggiore è proprio quello di Alberto e Michele - che vanno direttamente al Pressure Test che ci sarà nella puntata successiva.
Mentre tiro vari oggetti contundenti contro la mia TV, inizia la diciottesima puntata che, come di consueto, ci porta direttamente sul luogo che ospiterà la nuova prova in esterna. Ma attenzione, per la prima volta nella sua storia il talent italiano ha scelto di girare quest'ultima in un altro paese, ovvero il Marocco... cioè l'unico posto al mondo che poteva facilitare Rachida. Ci troviamo infatti a Marrakech, e davanti ai giudici Rachida si lancia in una serie di elogi verso il programma e io, nel frattempo, mi immergo in una sorta di meditazione Zen per evitare un eccesso spropositato di produzione di bile.
Ok, vi dico subito che le squadre che si affronteranno, la Blu e la Rossa, saranno formate - rispettivamente - da Rachida, Eleonora e Salvatore, e da Almo, Federico ed Enrica. Vi dico subito, con una certa ovvietà, che la prova è incentrata sulla preparazione di piatti tipici della cultura marocchina e vi dico subito, con altrettanta ovvietà, che la prova viene vinta dalla squadra Blu, dove - tra le altre cose - Rachida si è mostrata totalmente incapace di collaborare con i suoi compagni. Tra l'altro, mentre era nel pieno della nevrosi che la invadeva al grido 'devo fare tutto io' (perché gli altri al suo confronto - secondo lei - sono degli incapaci), nel rivolgersi ad Eleonora ha detto una sola cosa giusta: "Vai da sola in Italia, io non torno!". In quel momento tutta l'Italia si è unita in un unico pensiero: "Ma magari".
Ora, noi abbiamo sempre visto delle esterne girate in determinate regioni d'Italia, e di conseguenza incentrate sulla preparazione di determinati piatti tipici, ma c'è da dire che gestire delle ricette appartenenti alla nostra cultura come nazione, per quanto possano essere difficili per alcuni, sono comunque alla portata di tutti. Non è la cottura di una Fiorentina a mettere in difficoltà un siciliano e non è la preparazione di una Pasta alla Norma a mettere in difficoltà un milanese, perché le materie prime che fanno parte della nostra dieta e quotidianità sono conosciute bene o male a tutti noi italiani, e soprattutto a degli aspiranti chef. Ma se prendi cinque nostri connazionali e una persona di nazionalità marocchina, e li porti tutti in Marocco per fargli sostenere una prova incentrata sui sapori e sull'utilizzo degli elementi tipici di quella terra le cose cambiano. E cambiano di molto. Ma piuttosto portateli tutti in Finlandia! Portateli tutti in Portogallo! Portateli tutti in Croazia! Io capisco perfettamente la gente che grida allo scandalo in rete, d'altronde io è da ieri sera che continuo a dare craniate contro la TV.
Torniamo nella cucina di Masterchef, dove Almo, Enrica e Federico dovranno sostenere il Pressure Test insieme a chi, tra Alberto e Michele, supererà una prima fase di selezione.... e chi avrà la peggio verrà ovviamente eliminato.
I due si affrontano nella preparazione di un Filetto al Pepe Verde realizzata con metodo di cottura flambé e, sebbene i piatti non mostrino differenze o difetti sostanziali, alla fine è Michele - secondo i giudici - a realizzare la preparazione peggiore e pertanto ad essere eliminato.
Alberto è visibilmente provato dall'eliminazione del 'Cannibale', e nella prova successiva, dove si deve confrontare con gli altri tre concorrenti, mostra una stanchezza e un rassegnazione che in lui non abbiamo mai visto. Il Pressure Test ha come ingrediente chiave i Ricci di Mare, ma Alberto è stanco, non c'è traccia di quell'argento vivo e di quella voglia di fare che ce lo hanno fatto entrare nel cuore e, anche se noi siamo tutti lì a fare ancora il tifo, è chiaro che lui vuole solo gettare la spugna. La scena mi intristisce e inizio a ravanare in cucina alla ricerca di zuccheri o di qualsiasi comfort food (o 'cibo spazzatura' che dir si voglia). Federico, Enrica e Almo sono lì che spadellano e danno il massimo, mentre sembra che Alberto stia solo 'ammazzando il tempo'. E' molto brutto vederlo così, e quando giunge la fine della prova e la sua preparazione rimane tutta nella padella, appare chiaro che sarà il prossimo ad andare a casa.
E così è, perché i giudici non hanno proprio scelta. Decidono di non assaggiare neanche i piatti (dato che ne manca uno) e decretano l'eliminazione di Alberto, fatto che salva automaticamente Almo, Enrica e Federico. Barbieri saluta il concorrente dicendo: "Alberto, stai per tornare a casa e sappiamo che là fuori c'è tanta gente che ti aspetta. Ci sono le tue Paperine, che si prenderanno ancora cura di te. E, conoscendoti, abbiamo capito perché lo fanno: perché è impossibile non volerti bene" (la poesia del momento viene interrotta e praticamente distrutta dallo stacco della regia su Rachida che fa finta di piangere- ARGH!)
Federico, Almo ed Enrica raggiungono i compagni in balconata. E' chiaro a tutti noi, che ci disperiamo per Alberto e che combattiamo contro una gastrite cronica, che lassù c'è qualcuno che non merita di essere tra 'i migliori sei' di questa edizione di Masterchef, ma è altrettanto chiaro che la produzione ha scommesso sin dall'inizio su cavalli come Rachida (probabilmente a ragione, dato che gli ascolti di quest'anno sono decisamente forti, pensate che per la puntata di ieri si parla di 1,3 milioni e pertanto di nuovo record) e che non si tratta più di tenere in gara solo chi ha meriti culinari. In fondo è un talent show e forse non dobbiamo dimenticarci il significato letterale proprio della parola 'show'.
Ma io voglio essere ottimista, e sperare che Rachida abbia le puntate contate. Quindi inizio a gufare sin da adesso, nella speranza che la prossima settimana sia quella buona...
Credit Photo: Masterchef.it