Maschi contro femmine - La recensione

I rapporti tra uomini e donne visti da Fausto Brizzi e con un cast di nomi importanti. Un film che mostra segnali incoraggianti, ma che non si prende dei rischi...

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Recensione a cura di ColinMckenzie

Titolo Maschi contro femmine
RegiaFausto Brizzi
Cast
Claudio Bisio, Paola Cortellesi, Fabio De Luigi, Sarah Felberbaum, Francesco Pannofino, Alessandro Preziosi, Luciana Littizzetto Uscita27-10-2010 

Non c'è dubbio che, nel panorama asfittico del cinema italiano degli ultimi anni, l'arrivo di Fausto Brizzi e delle sue fortunate commedie abbia rappresentato una delle poche, vere novità di rilievo.

Purtroppo, devo ammettere di non essere mai stato conquistato dai risultati artistici dei suoi film e non per snobismo stupido verso i risultati (ottimi) che ottenevano al botteghino. Sarà che non mi hanno mai divertito molto i suoi momenti più comici, mentre ho trovato spesso pretenziosi quelli drammatici. Senza dimenticare una notevole misoginia di fondo, un problema non tanto politico, quanto narrativo, visto che impedisce di avere dei personaggi femminili all'altezza.

Insomma, avrete capito che non mi aspettavo enormi novità da questa pellicola. In realtà, questo film mostra dei segnali incoraggianti, anche se non è il caso di gridare al miracolo. La cosa interessante è che, anche prima di entrare in sala, si possono facilmente indovinare i ruoli degli attori. Che può fare Fabio de Luigi, se non lo sfigato impacciato che è desiderato da una bella donna? E Vaporidis, cos'altro se non il romantico idealista e sensibile, ma trattato male? O Pannofino che fa il solito schizzato rozzo?

A questo punto, la storia più interessante è quella con Alessandro Preziosi, che si mette in gioco in maniera encomiabile, anche se nel secondo tempo scivola nel buonismo più banale, in un'evoluzione tanto scontata quanto fastidiosa. E funziona bene il personaggio di Giuseppe Cederna, che forse ci regala i momenti migliori del film. Ma siamo sempre nel campo della filosofia spicciola, della visione superficiale dei rapporti tipica di Brizzi, in cui sembra di dover ascoltare delle grandi lezioni di vita, ma in realta' non c'e' nulla di significativo. Ovviamente, con il solito buonismo nei confronti dei personaggi maschili, ma almeno con delle protagoniste un po' più consistenti del solito.

Poi, ovviamente, qualche momento da salvare si trova senza problemi. Penso al magnifico psicologo che ruba la scena a tutti in due minuti sullo schermo. Ma altre cose sono trattate malissimo, a cominciare dalla gestione della storia di De Luigi, che presenta alcune delle maggiori incongruenze della storia.

Non manca il solito product placement plateale. Non c'è nulla di male nel fare accordi con le aziende e anzi è una strada intelligente, ma bisogna agire meglio e in maniera più sottile. E anche il promo finale alla pellicola collegata, Femmine contro maschi, non è proprio il massimo.

Insomma, Maschi contro femmine sembra il classico film di cui si elogia il garbo e la mancanza di volgarità. Per chi scrive, né carne nè pesce. Ma in un Paese in cui Benvenuti al sud batte diversi record, evidentemente non prendere rischi rappresenta una garanzia di successo...

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