Marvel's Spider-Man: Territori Contesi, l'entrata in scena di Testa di martello – Recensione

Secondo DLC per l’Arrampicamuri di Insomniac: la recensione di Marvel’s Spider-Man: Territori Contesi

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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Dopo l’episodio incentrato sulla sensuale e provocante Gatta Nera, La Città che non Dorme Mai prosegue attraverso il secondo DLC di Marvel’s Spider-Man, intitolato Territori Contesi, solo nominalmente occupato dall’ingombrante e prepotente figura di Testa di martello, ennesimo villain tirato in ballo dai ragazzi di Insomniac, utile ad impepare ulteriormente le altrimenti tranquille ronde di Peter Parker nei panni dell’amichevole supereroe di quartiere.

Azione ed intreccio, difatti, in realtà si sviluppano attorno alla già nota Yuri Watanabe, detective della polizia di New York, frustrata da un’escalation di criminalità e violenza che non sembra rallentare nemmeno dopo l’arresto di Kingpin. La guerra tra bande scatenatasi all’indomani della crisi di potere inaugurata dall’incarcerazione del boss dei boss, sta mettendo la Grande Mela in ginocchio, nonostante gli sforzi congiunti di forze dell’ordine e di Spider-Man stesso.

[caption id="attachment_191486" align="aligncenter" width="1000"]Marvel's Spider-Man screenshot Come per lo scorso DLC, anche Territori Contesi introduce tre nuovi costumi, per quanto privi di poteri speciali abbinati[/caption]

Questo interminabile stato di calamità, ha finito con lo sfibrare la tenuta mentale dell’intraprendente Yuri, arrivata al punto da mettere in discussione i metodi, l’etica, le regole che hanno sempre guidato (e monitorato) il suo operato.  Sullo sfondo di questa crisi esistenziale, si palesa, di tanto in tanto e per brevi momenti, il citato Hammerhead, gangster romantico appartenente ad un’epoca ormai conclusasi, inguaribile nostalgico di una criminalità organizzata arroccata attorno ad un codice ben preciso."L’introduzione di nuovi nemici armati di jetpack e scudi, rendono le battaglie ancora più complesse ed avvincenti"

Le premesse intriganti ci sono, ma purtroppo l’arco narrativo di Territori Contesi non ha uno spunto sufficientemente ispirato per intrattenere degnamente l’utente sino alla conclusione dell’avventura, configurandosi come il classico episodio di transizione, comunque utile e necessario per imbastire una conclusione che si preannuncia fitta di colpi di scena.

Anche il gameplay è rinunciatario, accontentandosi di riproporre la stessa formula che già nella campagna principale aveva dato qualche segno di cedimento sul lungo periodo. Esplorando le strade di New York vi imbatterete in diversi luoghi d’interesse che attiveranno le missioni principali, quando non incarichi secondari, che, nella maggior parte dei casi, si risolveranno affrontando a muso duro ogni oppositore, resistendo un’ondata di sgherri dopo l’altra.

L’introduzione di nuovi nemici armati di jetpack e scudi, rendono le battaglie ancora più complesse ed avvincenti, ma non aspettatevi alcuna reale variazione sul tema. Ancora una volta si tratterà di schivare con tempismo, sfoderare le mosse migliori opzionalmente sfruttando l’ambientazione, utilizzare i gadget per rendere la propria offensiva ancora più efficace.

Tornano, fortunatamente, le prove di Screwball che timidamente infondono un minimo di varietà al gameplay. Come in La Rapina avrete a che fare con le missioni Gadget e Combattimento, mentre le intriganti incursioni Stealth, che non hanno certo bisogno di spiegazioni, sostituiscono le pur adrenaliniche ed emozionanti prove di Impulso Elettromagnetico.

Territori Contesi prosegue degnamente l’espansione di Marvel’s Spider-Man, ma manca totalmente di quel guizzo utile a renderlo un DLC minimamente memorabile. La trama scava nel background di Yuri, ma non contrappone l’Uomo Ragno ad un villain carismatico, determinato, mosso da motivazioni forti.

[caption id="attachment_191487" align="aligncenter" width="1000"]Marvel's Spider-Man screenshot 1 Per lo più vi muoverete e combatterete in una New York perennemente bagnata dalla pioggia[/caption]

Come se non bastasse, il gameplay si avvita attorno alle stesse, identiche meccaniche già stantie sul finire della campagna principale. Di per sé non è un male, certo, ma quanto meno La Rapina aveva tentato di proporre missioni ed incarichi maggiormente diversificati.

Preparatevi insomma a prendere a pugni qualunque cosa si muova sullo schermo, tra una passeggiata tra i tetti di New York e l’altra. Ad alcuni basterà questo per spassarsela alla grande. Gli altri sappiano che si tratta comunque di un passaggio praticamente obbligatorio in vista della conclusione de La Città che non Dorme Mai, epilogo che ci auguriamo riprenda la verve de La Rapina.

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