Marvel’s Spider-Man non rivoluziona, non incanta, ma diverte e molto – Recensione

Non il capolavoro che ci aspettavamo, ma un divertente action con protagonista l’eroe Marvel: la recensione di Marvel’s Spider-Man

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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Nonostante qualcuno, pochissimi a dire il vero, ne avessero già avuto un lontano e tenue sentore nei giorni dell’E3, difficilmente si può scacciare del tutto la persistente sensazione di lieve delusione, sentimento che può attanagliare l’animo del fan della prima ora, di chi, alla notizia dell’imminente ritorno in pompa magna dell’Arrampicamuri della Marvel nel mondo dei videogiochi, da mesi aveva cerchiato di rosso l’ormai prossimo sette settembre, data del debutto ufficiale della produzione Sony qui presa in esame.

Da amanti di fumetti quali siamo, da inguaribili romantici mortalmente attratti dai supereroi con superproblemi, in questo senso Peter Parker si identifica quasi totalmente con lo slogan, non aspettavamo altro che un nuovo emozionante titolo con cui sollazzarci per giorni, settimane, mesi, un’avventura che potesse bissare, surclassare perfino, quanto compiuto nell’arco di tre capitoli più spin-off da Rocksteady Studios con Batman, trasposizione più recente e convincente da comic a videogame.

Nulla di tutto ciò, purtroppo, perché Marvel’s Spider-Man non solo perde il confronto diretto su tutti i fronti, ma si presenta come una versione potenziata di alcuni dei più fortunati episodi dedicati all’Uomo Ragno già visti in azione anni addietro.

[caption id="attachment_189073" align="aligncenter" width="1000"]Marvel's Spider-Man screenshot New York è liberamente esplorabile sin dal primo minuto dell’avventura. A mano a mano che si procede nella trama, sbloccherete un nutrito numero di missioni e incarichi secondari[/caption]

Non vogliamo essere fraintesi: ci troviamo di fronte ad un action solidissimo, impreziosito da una grafica a tratti stupefacente, supportato da una trama che in specifici frangenti riesce ad emozionare e trattare temi di un certo spessore. Eppure la creatura Insomniac Games si “accontenta” di essere un inFamous con Spider-Man come protagonista, offrendoci una Manhattan meravigliosa, gigantesca, ricca di minacce e pericoli, ma sacrificando troppo in termini di level design, profondità, varietà.

Volendo dare la precedenza alle cose buone, che sono tantissime, vale la pena soffermarsi sul parco mosse di cui è equipaggiato Spider-Man, un elenco notevole, destinato ovviamente ad ampliarsi ulteriormente a mano a mano che il nostro accumula esperienza, sblocca gadget, acquisisce nuovi poteri e costumi.

Volteggiare per i grattacieli di New York è quanto più di immediato, fluido e divertente si possa immaginare. I pulsanti deputati allo spostamento sono relativamente pochi, eppure l’utente è sempre in grado di direzionare come preferisce l’avatar, costantemente sotto controllo sia quando si sfreccia a pochi metri dal suolo, attaccati ad una ragnatela, sia quando c’è da sorprendere un nemico alle spalle con movimenti lenti e misurati.

Anche in combattimento, sicuramente l’aspetto più riuscito della produzione, si ha costantemente la situazione sotto controllo, nonostante le molteplici possibilità offertevi da un combat system malleabile, profondissimo, ideale e padroneggiabile sia dai neofiti, che dai più esperti, videogiocatori particolarmente scaltri e smaliziati, a proprio agio con il genere di riferimento, che non tarderanno a creare infinite combo che alternano calci volanti, a lanci di ragnatele e schivate da cardiopalma.

Il modello di riferimento, manco a dirlo, è ovviamente il Freeflow della serie Arkham di Batman. Chiunque ha avuto a che fare con uno qualsiasi degli episodi sviluppati da Rocksteady Studios, impiegherà solo una manciata di secondi per comprendere le fondamenta di attacco e difesa, facendo proprio un sistema che si basa sui riflessi, ma che spinge l’utente a sviluppare l’abitudine a sfruttare l’ambiente, vista l’abbondante quantità di oggetti che potrete lanciare contro gli avversari e trappole che potrete far scattare con il giusto tempismo.

[caption id="attachment_189076" align="aligncenter" width="1000"]Marvel's Spider-Man screenshot Tra costumi, gadget, abilità e quant’altro, dovrete impegnarvi molto e a lungo per completare ogni missione e incarico. La campagna principale, già di suo, garantisce più di quindici ore di intrattenimento[/caption]

Come la fonte d’ispirazione, inoltre, potrete quasi sempre decidere se affrontare i nemici a viso aperto o eliminarli, silenziosamente, uno dopo l’altro. La maggior mobilità di Spider-Man, in questo senso, rende lo stealth quanto mai ben ritmato, coinvolgente e fulmineo anche quando gli avversari da mettere fuori gioco sono moltissimi.

Purtroppo, non aspettatevi una complessità di level design minimamente paragonabile a quella dei vari Batman Arkham. Il maggior difetto di Marvel’s Spider-Man, lacuna congenita che finisce per influenzare l’intera esperienza, consiste proprio nel totale disinteresse degli sviluppatori per quanto concerne la strutturazione delle varie missioni, sia sotto il profilo della varietà, sia per quanto concerne la creazione di scenari che stimolino l’utente a sfruttare effettivamente le abilità e i tanti gadget di Peter Parker."Volteggiare per i grattacieli di New York è quanto più di immediato, fluido e divertente si possa immaginare"

La maggior parte delle volte, difatti, si tratterà di raggiungere una specifica location, con o senza conto alla rovescia, con o senza conseguente inseguimento, prima di menare le mani contro una gang di malintenzionati. Il mantra, purtroppo, non riguarda solo le sub-quest, anch’esse assolutamente ripetitive sfortunatamente, ma anche le missioni principali, solo raramente ravvivate da sezioni lievemente diverse, quando non da una boss fight che, tuttavia, si risolve non appena si scopre l’unica mossa efficace tra quelle a disposizione.

Marvel’s Spider-Man manca spesso di mordente, nonostante faccia di tutto per invogliare e coinvolgere i fan dell’Uomo Ragno, sia infarcendo ogni anfratto e cut-scene di numerosi easter egg, sia tirando in ballo tantissimi volti noti nella trama che fa da sfondo al gioco. Nonostante qualche passaggio a vuoto, tra una missione e l’altra si apprezza la sceneggiatura imbastita dagli artisti di Insomniac Games, un intreccio fedele all’atmosfera e ai toni dei fumetti, ma non per questo privo di carattere o poco originale. Certo, non presterete uguale attenzione a tutti i passaggi. Se certi confronti contro alcuni villain vi scivoleranno addosso, soffrirete, e gioirete, nel vedere come si evolvono alcuni rapporti, certe relazioni che legano Peter Parker alle figure più note che generalmente gli ruotano attorno.

Da applausi anche grafica e, soprattutto, art design che tanto ricorda la trilogia di film diretti da Sam Raimi. Trionfano le superfici riflettenti, i colori  accesi di tramonti mozzafiato, le luci che colorano l’isola su cui poggia una città che non dorme mai. Manhattan è perfettamente riprodotta, naturalmente impreziosita da costruzioni prese di peso dal mondo dei fumetti, ma non solo, come il grattacielo di Osborn o la Torre degli Avengers, piccolo particolare che fan sperare per un futuro fatto di altri titoli del genere dedicati ad altri supereroi Marvel.

Inutile, dunque, cercare l’ago nel pagliaio o, peggio, mettersi a contare le pozzanghere sul terreno: Marvel’s Spider-Man è bellissimo da vedere, tanto più che anche sulla versione classica di PlayStation 4 non si notano particolari rallentamenti al frame-rate, nemmeno nelle situazioni più concitate.

Nulla da dire, insomma, sui valori produttivi della creatura Sony, perfettamente in grado di mettere in scena attori virtuali magnificamente animati, protagonisti di una storia appassionante e coinvolgente al punto giusto. Il motore grafico, inoltre, rende onore ad un (meraviglioso) art design vagamente ispirato ai film di Sam Raimi. New York è realmente un gigantesco parco giochi da esplorare da capo a piedi, appendendosi a qualsiasi parete, lanciando ragnatele su ogni sporgenza, precipitando in picchiata dalla cima di un grattacielo altissimo o sorvolando, a pochi metri dal suolo e a velocità folle, le strade principali.

[caption id="attachment_189074" align="aligncenter" width="1000"]Marvel's Spider-Man screenshot Le missioni sono divise per tipologie, a seconda della valuta che vi verrà elargita al suo completamento. Va da sé che ogni potenziamento, necessiterà di un determinato numero di monete di ciascuna tipologia, dettaglio che vi costringerà a dedicarvi a diversi compiti[/caption]

Marvel’s Spider-Man è uno spassosissimo giocattolo, a cui purtroppo manca il guizzo, quella profondità che trasforma un ottimo gioco in un action da possedere e fruire a tutti i costi, a discapito della propria passione per fumetti e supereroi vari. Al di là di un raffinatissimo combat system, che pur ricicla tutte le meccaniche cardine del Freeflow di Rocksteady Studios, manca completamente l’attenzione per il level design, dettaglio che condanna le missioni a somigliarsi un po’ troppo tra loro e costringono il buon Spidey in un’avventura senza particolari picchi, per quanto mediamente sempre in grado di divertire e coinvolgere.

Consigliatissimo ai fan dell’Uomo Ragno, indicato, ma con qualche riserva, ai semplici curiosi. Se aspettavate un nuovo Batman Arkham, purtroppo, resterete delusi, ma se vi “accontentate” di un solido action, avrete molto pane per i vostri denti.

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