Martin Mystère: Le Nuove Avventure a Colori 1 - 2, la recensione

Abbiamo recensito per voi i primi due albi dell'attesissimo remake del Detective dell'Impossibile, Martin Mystère: Le Nuove Avventure a Colori

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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I primi due brossurati di Martin Mystère: Le Nuove Avventure a Colori saranno presentati a Lucca Comics & Games 2016 tra pochi giorni, raccolti in un cofanetto a tiratura limitata (al prezzo di € 8,00) con copertina 3D. L'albo d'esordio sarà poi disponibile al prezzo lancio di soli 2,00 il 3 novembre in fumetteria e due giorni dopo in edicola.

Basta già la tipologia di distribuzione, inedita per Sergio Bonelli Editore, per capire che si tratta di un prodotto inusuale, nonostante la sua ragion d'essere derivi da una delle testate storiche della casa editrice milanese, quella dedicata al Detective dell'Impossibile; a tal proposito, il protagonista della serie odia essere chiamato così e la cosa lascia trapelare un motivo tutt'altro che banale.

È ancora un archeologo e un ricercatore, ma più giovane e aitante rispetto alla creatura di Alfredo Castelli, ideatore e supervisore di questo ambizioso progetto. Lo stesso vale per l'età del suo arcinemico Sergej Orloff e per quella di Diana Lombard, che qui non ha nessun legame affettivo con il protagonista, ma è solo l'assistente dell'affascinante Arianna Doria, direttrice del Museo degli Uffizi di Firenze che sembra invece nutrire un certo interesse per Martin.

Java non è della partita, sostituito dal nerboruto e saggio Max, più maturo del compagno e con un vissuto mirabolante, da scoprire. Ma ci sarà spazio, come inteso da questo doppio assaggio, per la riproposta di altri comprimari e figure appartenenti a storie indimenticabili della serie originale, nata nel 1982.

In Ritorno all'impossibile e L’Elmo di Scipio, che sono parte del primo ciclo di quattro storie, vediamo in azione la rivisitazione del leggendario Golem della mitologia ebraica, di mostri classici - quali vampiri e licantropi - ma non mancano i nazisti e un magnate supercriminale. L'essenza dell'opera originale è intatta; l'avventura si innesca da un evento o da un manufatto reale del passato - in questo caso il perduto capolavoro di Leonardo da Vinci, La Battaglia di Anghiari, oppure l'elmo di Scipione l'Africano - per trasferirsi poi su un piano fantastico e surreale molto suggestivo.

Le vicende sono tuttavia proposte con un forte taglio cinematografico che non può ignorare l'evoluzione di un genere nato con Indiana Jones e, con il passare degli anni, esploso in mille sfumature e titoli di successo sui vari media; diversi sono i rimandi a questi prodotti e alla continuity della collana regolare che vi divertirete a scovare tra le pagine.

La dura sfida coraggiosamente accettata da coloro che si firmano ai testi i "Mysteriani", ci sembra vinta. Di loro vi abbiamo già presentato Andrea VoglinoDiego Cajelli, ma il gruppo guidato da Giovanni Gualdoni è formato anche da Andrea ArtusiEnrico Lotti e Ivo Lombardo.

Le Nuove Avventure a Colori è un fumetto dinamico, adrenalinico, figlio e interprete intelligente dei gusti e delle tendenze attuali. Le matite apprezzate nei due capitoli sopracitati, rispettivamente di Fabio Piacentini e Alfredo Orlandi (nomi ben noti ai lettori del BVZM) insieme al supporto policromatico di Daniele Rudoni e del suo studio, sono essenziali per il riuscito ringiovanimento e la notevole iniezione di freschezza conferita a questo rilancio.

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