Marrakesh, la recensione del terzo episodio di Hitman
L'Agente 47 arriva a Marrakesh nel bel mezzo di una situazione esplosiva: la recensione del terzo episodio di Hitman
Il clima è teso, la tensione palpabile e le strade colme di gente non fanno altro che aumentare lo stato d’allerta delle guardie poste a sorvegliare i punti chiave della missione. La mappa di Marrakesh appare ben più piccola rispetto alla cittadina di Sapienza ma, mentre la location italiana offriva diversi punti d’accesso alla villa, la base militare e il consolato svedese del centro marocchino appaiono difficilmente espugnabili a causa dell’elevata presenza di militari e soldati armati fino ai denti.
Il tutto è reso ancora più complicato dalla sensazione di essere costantemente osservati, soprattutto nelle zone nevralgiche della città, tanto da ridurre al minimo le possibilità di ottenere un nuovo travestimento o di distrarre una guardia e, anche dopo aver adottato le dovute precazioni, si avrà comunque una bassa percentuale di riuscita. Risulterà perciò essenziale sfruttare al meglio le varie Opportunità sparse per la mappa, in modo da riuscire ad introdursi negli edifici designati senza destare grandi sospetti. Inoltre, la maggior parte degli NPC nutrirà diversi sospetti nei confronti dell’Agente 47, perciò dovremo necessariamente muoverci di soppiatto ed in modo silenzioso, evitando di attirare su di noi le attenzioni di potenziali antagonisti.
"Cogliendo le giuste Opportunità, Marrakesh può essere completata in meno di un’ora"La trama inoltre, comincia a prendere forma tramite i brevi filmati posti alla conclusione di ciascun capitolo. Si riesce finalmente a comprendere che questi eventi, dapprima apparentemente scollegati, sono in realtà connessi tra loro da un sottile filo rosso e da una cospirazione molto, molto più grande di quanto si possa anche solo lontanamente immaginare. Certo, sarebbe interessante concentrarsi in maggior misura sul personaggio principale e sul suo passato, in modo da coinvolgere ancor di più tutti i giocatori che per la prima volta si avvicinano alla saga, ma i piani di Io-Interactive sembrano vertere su tutt’altro percorso.
[caption id="attachment_157515" align="aligncenter" width="600"] Hitman Marrakesh screenshot[/caption]
Cogliendo le giuste Opportunità, Marrakesh può essere completata in meno di un’ora. Diversamente, il terzo episodio di Hitman si rivela ancora una volta quel paradiso stealth che abbiamo imparato a conoscere con Parigi e, ancor di più, con Sapienza. Vi sono numerosi indizi sparsi per la mappa che aiutano a comprendere al meglio la storia dei soggetti da assassinare e, ancor di più, potremo divertirci ad organizzare degli omicidi perfetti che non lasceranno cadere alcun sospetto sull’Agente 47. Anche questa volta, dopo aver portato a termine la missione principale, potremo inoltre destreggiarci tra Contratti, Escalation e Bersagli Elusivi, in attesa del quarto episodio della serie. Resta da sottolineare la cura riposta nella creazione degli NPC, che rispondono prontamente agli stimoli e agli eventi improvvisi che si verificano lungo il proprio raggio d’azione. Allo stesso modo, le ambientazioni sono state realizzate con estrema attenzione ai particolari, tanto da ricreare alla perfezione quel clima teso e ansioso che ben si addice ad un Paese che versa in tali condizioni.
Il terzo episodio di Hitman non riesce ad eguagliare i livelli qualitativi raggiunti con Sapienza ma si lascia comunque giocare con piacere, offrendo numerosi spunti creativi volti a portare a termine la missione con successo. Inoltre, la trama, seppur ancora enigmatica, sta finalmente assumendo una forma ben delineata, contribuendo così a creare delle ottime aspettative per il futuro. A questo punto, non ci resta che vedere se il team di Io-Interactive riuscirà a mantenere suddetta qualità per tutta la durata del gioco.