Mario vs Donkey Kong, la recensione
Mario vs Donkey Kong è l'occasione per riscoprire un titolo più piccolo ma ancora adatto a chiunque con una commistione tra platform e puzzle
È un inizio 2024 un po' particolare quello di Nintendo Switch, a rilento rispetto lo scorso, ma con comunque qualche titolo sul piatto. Mentre il pubblico si interroga sul quando verrà annunciato il successore della console ibrida, la libreria di Nintendo Switch accoglie dei remake delle generazioni passate. Il tutto mentre si aspetta fine marzo per l'avventura in solitaria della Principessa Peach.
Mario vs Donkey Kong vent'anni dopo
Il gioco si apre con un filmato in CGI, che ci mostra Donkey Kong spaparanzato sul divano, intento a guardare la tv e a venire bombardato da pubblicità di banane. L'attenzione dello scimmione però, viene attratta da un'altra pubblicità, molto più convincente. I piccoli Mini-Mario, dei giocattoli radiocomandati adorabili, con le fattezze del suo rivale di sempre. Vera vittima del consumismo, Donkey Kong non può fare a meno che fiondarsi nel negozio più vicino il prima possibile. Purtroppo la richiesta di Mini-Mario è superiore alla domanda, e come gli amiibo ai tempi d'oro, sono ormai esauriti. Cosa fare? Ovviamente mica si può aspettare una ristampa che non si sa quando arriverà! Donkey Kong decide quindi di attaccare direttamente la fabbrica di Mini-Mario e di rubarli tutti, incurante degli altri acquirenti.
Ed è qui che entra in scena il nostro eroe in salopette. Mario dovrà fermarlo e fargli capire con le buone (e con le cattive) che ciò che ha fatto non è giusto, rincorrendolo per più di 130 livelli pieni di enigmi ambientali. Ovviamente, mai come questa volta la trama è un mero pretesto per gettarsi nei quadri a tempo, tra leve, scambi, trampolini, bombe e quant'altro. Mario vs Donkey Kong si è rifatto completamente il look, risultando (almeno nell'aspetto) un gioco per Nintendo Switch a tutti gli effetti.
I livelli sono quasi stati tutti riproposti fedelmente, passando da un 2D al 3D. Si nota soprattutto negli scontri con Donkey Kong, dove ogni strategia è puramente arcade e tipica dei puzzle game degli inizi degli anni duemila. Le animazioni di Mario non toccano mai gli apici di Super Mario Bros. Wonder, ma modernizzano quanto c'era su Game Boy Advance rendendo il gioco un titolo più che attuale.
Un mix di generi perfetto
Mario vs Donkey Kong mischia le meccaniche platform tipiche della serie principale (Mario può saltare più volte di fila con piroette e salti all'indietro) a enigmi ambientali di diversa fattura. Interruttori, leve, oggetti a comparsa temporale, ma anche nemici da sfruttare come catene e passerelle, così da raggiungere le chiavi per passare alla seconda parte del livello. In ogni quadro oltre alla suddetta chiave, ci sono tre pacchetti regalo, collezionabili opzionali ma necessari a sbloccare una serie di livelli extra, più difficili e pensati per i giocatori più testardi.
L'esperienza di Mario vs Donkey Kong è un crescendo, che man mano che proseguiamo ci mostra nuove meccaniche ambientali a cui fare attenzione per arrivare allo scontro con lo scimmione. Questo progresso ci servirà nel post game, dove oltre ai livelli per esperti già citati, sbloccheremo anche una modalità a tempo veramente sfidante.
L'altra novità di questa edizione è la modalità multi-giocatore locale. A differenza degli altri titoli Nintendo però, giocare in due potrebbe rendere l'esperienza più difficile. Il secondo giocatore, nei panni di Toad, condividerà le vite con Mario, mentre la telecamera continuerà a inquadrare proprio il G1. Gli enigmi cambiano leggermente, divenendo risolvibili in una seconda maniera, ma non si viene premiati con stelle extra, rendendo il tutto fortunatamente solo opzionale.
Mario vs Donkey Kong è l'occasione per riscoprire un titolo più piccolo ma ancora adatto a chiunque. Con una commistione tra platform e puzzle, e degli stage super veloci, è adatto anche per sessioni brevi, l'ideale per la modalità portatile di Nintendo Switch. Un gioco perfetto con cui alternare qualche esperienza più impegnativa o semplicemente per distrarsi durante i momenti più tranquilli della giornata.