Mario Strikers: Battle League Football, il ritorno del calcio arcade | Recensione

Mario Strikers: Battle League Football diverte ed è un trionfo di gameplay arcade, nonostante la carenza di modalità e contenuti

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Quando lo scorso febbraio venne confermato ufficialmente lo sviluppo di un nuovo Mario Strikers, il pubblico andò in brodo di giuggiole. Sono passati quindici anni dal capitolo per Wii, e vedere Next Level Games tornare alle proprie origini era già una mezza sicurezza. Nel mentre il team è stato acquisito da Nintendo dopo le ottime performance di Luigi's Mansion 2 e 3, diventando uno dei baluardi dello sviluppo occidentale della casa di Kyoto. Avanti veloce fino allo scorso 10 giugno, giorno in cui Mario Strikers: Battle League Football è arrivato sugli scaffali digitali e non di Nintendo Switch. Il gioco debutta con dieci personaggi del Regno dei Funghi, nuove mosse e ovviamente tante, tantissime botte.

Il ritorno in campo di Mario Strikers

Battle League Football è ovviamente pensato sia per i nuovi che per i vecchi giocatori. Propone sì la formula vincente della miniserie nata su GameCube, ma allo stesso tempo la rinnova alle fondamenta. Si tratta sempre di partite 5 contro 5 (i portieri però sono esclusivi della CPU) in cui fino a 8 giocatori in locale e 4 online possono sfidarsi all'ultimo goal. Nel tempo di un match dovrete segnare più punti dell'avversario, e avrete dalla vostra un arsenale di nuove tecniche partorite dalle menti di Next Level Games.

Si parte con i tiri e i passaggi “di prima”, capacità particolari che sfruttano il giusto tempismo tra un giocatore e l'altro. Fino ad arrivare al nuovissimo equipaggiamento, in grado di modificare completamente le statistiche di uno dei dieci protagonisti disponibili. Grazie a questi elementi, acquistabili nell'apposito negozio con valuta in-game, è possibile rendere un tank come Bowser un velocista, rivoluzionando gli equilibri in campo. Ovviamente per ogni incremento di statistica c'è un prezzo da pagare, starà quindi al giocatore decidere come giocare e soprattutto come equilibrare la propria squadra.

[caption id="attachment_231698" align="aligncenter" width="1280"]mario strikers Gli Iper tiri sono le animazioni più curate del gioco[/caption]

Si passa poi agli Iper Tiri, le nuove abilità speciali uniche per ogni personaggio. Raccogliendo delle speciali sfere sul campo, avrete venti secondi per effettuare queste mosse. Se durante il QTE successivo riuscirete a non farvi interrompere dall'avversario, potrete provare a segnare un goal che vale ben 2 punti. E se non dovesse andare a segno, non vi preoccupate: l'Iper Tiro ha anche effetti secondari. Per esempio quello di Rosalinda è in grado di congelare, mentre quello di Waluigi intrappola tutti nei rovi di pericolose rose. Ma il tiro a cui dovete stare più attenti è quello di Peach, in grado di ammaliare il portiere e fargli commettere un auto goal. Non è sempre bene utilizzare l'Iper Tiro, perché come detto, può essere bloccato durante l'esecuzione. L'ottenimento della super sfera può però causare pressing sulla mente dell'avversario, lasciandolo aperto a eventuali goal.

Non gioco pulito

Anche questo nuovo capitolo di Mario Strikers è un arcade facile da imparare ma difficile da padroneggiare. Ci sono tante tecniche che possono letteralmente svoltare la vita nelle partite online come per esempio i passaggi filtranti. Tecniche che potrete padroneggiare durante le coppe offline, unico contenuto single player della produzione di Next Level Games. Divise in due difficoltà, le coppe sono un'ottima palestra per il comparto online, soprattutto quando sarete messi di fronte a portieri fin troppo bravi rispetto al vostro compagno di squadra. Le poche modalità sono al momento il difetto più grande di Battle League Football. Mentre scrivo questa recensione, sono disponibili solo le partite libere (online e offline), la lega settimanale (a cui iscriversi col proprio club) e per l'appunto le coppe.

[caption id="attachment_231702" align="aligncenter" width="1280"]mario strikers Una delle coppe del gioco[/caption]

Il tutto con soli dieci personaggi nel cast e dei campi che cambiano solo esteticamente uno dall'altro. Per questi ultimi due aspetti non mi preoccupo, dato il supporto agli altri arcade di Mario e la conferma dell'arrivo di aggiornamenti gratuiti anche per Strikers. Sono invece dubbioso che un giocatore occasionale sia disposto a spendere sessanta euro per un gioco principalmente online (e che per questo richiede anche l'abbonamento a parte). Se ci aggiungiamo una gestione dubbia dei club, dove sarete vincolati a utilizzare solo il personaggio scelto (o quello degli altri membri) ci ritroviamo di fronte un titolo dal futuro incerto, che spero venga chiarito al più presto.

Da non sottovalutare però quanto effettivamente il titolo possa divertire pad alla mano. Nonostante le poche possibilità di scelta, le partite si susseguono veloci e possono essere ribaltate al minimo errore. Non vi è mai sicurezza di vittoria, sia per i fattori di bilanciamento di cui abbiamo già parlato, sia per l'introduzione degli equipaggiamenti.

[caption id="attachment_231699" align="aligncenter" width="1280"]mario strikers Peach e Rosalinda sono presenze costanti in quasi tutte le squadre che ho affrontato[/caption]

Al fattore divertimento aggiungiamo una più che buona resa tecnica (frame rate molto stabile, salvo connessioni ballerine) e delle animazioni curate per ogni singolo personaggio. Ogni eroe o cattivo ha i suoi movimenti, le sue esultanze e le sue imprecazioni. Dopo oltre dieci ore di gioco, ancora scopro nuove animazioni in campo, tra scivolate passaggi e tiri improbabili. Da questo punto di vista Next Level Games è sempre stata una garanzia e firma ancora una volta un ottimo lavoro sia in portatile che in docked.

È un'immensa gioia riaccogliere Mario Strikers sulla propria console, anche se, dopo qualche settimana sul campo da calcio però, c'è purtroppo ancora qualche difetto da limare. Sono però fiducioso del fatto che gli aggiornamenti e il futuro supporto facciano il loro dovere.

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