Mario + Rabbids Sparks of Hope, funghi e conigli nello spazio | Recensione

Sparks of Hope è tra i migliori giochi di quest'anno, replicando quanto di buono fatto nel 2017, imperdibile per gli amanti degli strategici e non solo

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Mario + Rabbids Kingdom Battle ha sorpreso un po' tutti. Critica, pubblico e a quanto pare persino Nintendo. Ora, cinque anni dopo, Ubisoft Milano torna con una nuova avventura tra i personaggi del Regno dei Funghi e i pazzi conigli. Mario + Rabbids Sparks of Hope è il sequel diretto del gioco del 2017 e punta a far crescere l'universo con nuovi personaggi e una nuova minaccia. Insieme all'universo è cresciuto anche il team di sviluppo, con l'aiuto dei team di Parigi, Montpellier, Pune e Chengdu. Dietro al timone del capitano sempre Davide Soliani, che ha dato forza ai motori ampliando tutti gli aspetti positivi di Kingdom Battle.

Il gioco sarà disponibile da questo giovedì, 20 ottobre, in esclusiva su Nintendo Switch, ed è già stato annunciato un season pass che coprirà tutto il prossimo anno e che vedrà perfino il ritorno di Rayman. Unitevi al nostro viaggio intergalattico contro la temibile Cursa, in un'avventura che non dimenticherete facilmente.

Sparks of Hope: Nove eroi, un'unica squadra

"I nove personaggi hanno qualità uniche e sono tutti diversi da utilizzare"Qualche tempo dopo la sconfitta di Megabug, il Regno dei Funghi si gode la sua ritrovata pace, nonostante alcuni Rabbid abbiano deciso di rimanere. Ovviamente, come ci ha insegnato spesso Mario nel corso degli anni, la nuova minaccia è sempre alle porte, e questa volta proviene dallo spazio profondo. La temibile Cursa sta cercando di arraffare tutti gli Spark, fusioni tra i teneri Sfavillotti e i simpatici conigli, dotati di poteri straordinari. Rosalinda, la principessa dello spazio che protegge gli Sfavillotti, è scomparsa nel nulla, lasciandoli in preda al potente nemico.

Mario, Peach e Luigi decidono di partire a bordo dell'astronave di Beep-O per trovare la loro amica, salvare gli Spark e se possibile, sconfiggere Cursa. Al loro fianco ovviamente Rabbid Mario, Rabbid Luigi e Rabbid Peach, pronti a causare del sano casino mentre cercano di dare una mano e tre new entry. Edge, una pericolosa Rabbid armata di spada, Rabbid Rosalinda, coniglia svogliata ma incredibilmente potente e sua maesta Bowser, incavolato nero perché i suoi sudditi si sono fatti fare il lavaggio del cervello.

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Ognuno dei nove protagonisti ha il suo momento per brillare, e per quanto visto, nulla ci è sembrato fuori posto. Rabbid Rosalinda è in grado di rubare lo scettro di preferita alla tanto amata Rabbid Peach, un po' come le loro controparti del Regno dei Funghi. Ma è su Edge che è stato fatto il lavoro migliore: la creazione originale di Ubisoft Milano si amalgama alla perfezione nel gruppo, nonostante un passato misterioso che vi sarà via via sempre più chiaro.

Il viaggio tra i mondi per fermare l'Oscurtiferio e Cursa porterà i nostri eroi a conoscere le più sorprendenti personalità del cosmo. Ognuna con il tipico umorismo incontrollato dei conigli di Ubisoft. Non mancheranno ovviamente i momenti comici, aiutati da un doppiaggio nuovo di zecca. Perché questa volta, i Rabbids parlano. Non solo i nemici, ma anche i membri della nostra squadra avranno corde vocali da scaldare con battute e insulti agli avversari di ogni sorta. Discorso diverso per Mario e compagnia, che manterranno i classici versi e frasi storiche.

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Tra Snowdrop e musica

"Sparks of Hope ha una propria identità in tutti i suoi aspetti" Il comparto sonoro di Sparks of Hope può contare anche sul ritorno di Grant Kirkhope, che al fianco di altri due colossi della musica videoludica come Gareth Coker (Ori, Minecraft, Halo Infinite) e Yoko Shimomura (Mario RPG, Final Fantasy, Kingdom Hearts, Street Fighter) sfornano una serie di brani veramente memorabili. Ogni canzone di Sparks of Hope è perfettamente integrata nel momento o nel luogo, capace di alternare musica classica a quella moderna, scavando quando può nei brani storici di Super Mario, generando di conseguenza un vortice di emozioni incontrollabile.

Grazie a motore grafico Snowdrop, Sparks of Hope si prende anche il merito di essere tra i titoli più belli da vedere su Nintendo Switch. Certo, direte voi, si tratta di un titolo cartoon e non fotorealistico. Tuttavia, i paesaggi e soprattutto le animazioni dei personaggi all'interno degli stessi stupiscono fin da subito. Non solo, a differenza di Kingdom Battle, questa volta il giocatore guiderà uno dei tre membri del party durante l'esplorazione della mappa. Questo dà una diversa sensazione di immersività rispetto a quanto visto nel capitolo precedente, in cui si utilizzava Beep-O.

Sparks of Hope ha una propria identità in qualsiasi dei suoi aspetti, riuscendo a separarsi perfino dai paragoni con gli altri esponenti del genere (e in particolare con X-Com). Potete saltare sulla nave di Mario + Rabbids anche se non avete giocato il capitolo precedente, anzi, i glossari di gioco vi aiuteranno riassumendo i momenti più salienti del primo episodio. Ovviamente se avete affrontato Kingdom Battle, ci sarà qualche momento di puro flavour in più, sotto forma di citazioni o di volti già visti. Resta chiaro durante tutta l'avventura però, che Sparks of Hope è perfettamente godibile anche preso singolarmente.

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Battaglie galattiche

L'obiettivo principale di Sparks of Hope era solo uno: migliorare il già molto buon battle system strategico a griglie. Per farlo, Ubisoft Milano ha rimosso completamente la griglia, dando a ogni personaggio un raggio d'azione a seconda del turno. Restano scivolate e salti sul compagno, ma il tutto è reso più dinamico grazie a livelli che si sviluppano in tutte le direzioni e non propongono solo coperture distruttibili. Questo rende il titolo più appetibile anche a chi di solito non è pratico del genere, catturandone l'attenzione.

Le meccaniche di gioco sono facilmente memorizzabili, adatte a un pubblico di tutte le età. Se dovessero però sorgervi dei dubbi, sulle capacità di un nemico, è possibile mettere in pausa l'azione in ogni momento, e mandare Beep-0 in avanscoperta. Sacrificando la griglia, non è più possibile capire fin dove può colpire l'avversario, e dovrete fare esperienza dei precedenti combattimenti per evitare veloci sconfitte.

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Meccaniche di ruolo

Sparks of Hope è un gioco di ruolo a tutti gli effetti e, proseguendo nell'avventura non solo aumenterete di livello, ma sbloccherete anche degli Spark da equipaggiare. Ognuno di questi particolari sfavillotti può essere a sua volta potenziato, garantendo all'eroe un vantaggio elementale sul nemico. Il team ha cercato anche di differenziare il party, mettendoli di fronte a situazioni sempre diverse che richiederanno una rotazione dei membri a seconda dell'obiettivo.

Salendo di livello, ogni eroe otterrà un nucleo abilità che potrà essere investito nell'albero apposito, migliorando statistiche, capacità di movimento e una serie di aspetti secondari molto utili in battaglia. Ogni personaggio ha dei rami unici, che gli permettono di differenziarsi ulteriormente dal resto del gruppo. La strategia più furba è tenere tutti i progressi di crescita monitorati. L'esperienza è infatti comune per tutti, e così facendo avrete l'eroe pronto al momento giusto.

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Il rovescio della medaglia sta purtroppo nell'esplorazione esterna alle battaglie. Gli enigmi ambientali non sono mai brutti, e sfruttano delle nuove abilità di Beep-O per farci scoprire segreti o nuove missioni. Purtroppo ne escono sconfitte rispetto alla bellezza delle battaglie, vero e proprio fiore all'occhiello del gioco. Ogni pianeta è comunque ben ricco di cose da fare e per completare tutto dovrete investire per lo meno una quarantina d'ore. Vi consigliamo infine di affrontare le battaglie secondarie quando sarete di livello giusto, per non risultare inoffensivi nei pianeti successivi.

Sparks of Hope è tra i migliori giochi di quest'anno, replicando quanto di buono fatto nel 2017. Non solo, Ubisoft Milano confeziona un'opera più grande e più libera, rinnovando alcune delle regole fondamentali ed espandendola in tutti gli altri aspetti. Ogni singolo personaggio ha le sue qualità e i nuovi ingressi nel gruppo sono tutti imperdibili. Il tutto mantenendo anche le caratterizzazioni classiche dei giochi di Super Mario. Imperdibile per gli amanti degli strategici ma anche un'ottima porta d'ingresso per coloro che al genere non si sono mai avvicinati.

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