Mario Kart Tour è una buona riproposizione su mobile ma con un discutibile sistema “freemium” – Recensione

Mario Kart Tour è quasi esattamente ciò che ci si sarebbe potuto aspettare da un capitolo mobile della nota serie racing arcade

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Mario Kart Tour: la recensione

Dopo la dura batosta di Super Mario Run Nintendo ha cambiato drasticamente direzione per quanto riguarda la sua produzione mobile, e Mario Kart Tour ne è la dimostrazione.

Sebbene l’avventura di Mario pensata per smartphone, su cui ha lavorato addirittura Shigeru Miyamoto, fosse un videogioco splendido con una altrettanto splendida idea di far pagare immediatamente il titolo per intero, senza inserire microtransazioni, la Casa di Kyoto ha dovuto subire una fortissima ondata di critiche. Secondo il ben noto meccanismo psicologico per cui viene percepito in maniera migliore spendere un euro per dieci volte, che spenderne dieci una volta sola, il tasso di conversione utenti di Super Mario Run fu un disastro. Dopo tanto tempo arriviamo a Mario Kart Tour, che è clamorosamente l’opposto di come venne pensata la prima apparizione mobile dell’idraulico più famoso del mondo.

[caption id="attachment_199856" align="aligncenter" width="1280"]Mario Kart Tour screenshot Come ogni gacha, con i rubini si possono trovare nuovi piloti, divisi per categorie[/caption]

A livello di concept ludico, il lavoro fatto è molto simile. Mario Kart Tour è praticamente la riproposizione, estremamente semplificata, di Mario Kart (precisamente Mario Kart 8 Deluxe). Il kart procede da solo, ma si possono impostare la direzione e la derapata. Ci sono anche i quattro livelli di turbo post-derapata, gli oggetti da lanciare avanti e indietro, alcune delle piste più amate e una inedita, New Donk City, le musiche, i kart e i deltaplani da personalizzare.

"Mario Kart Tour non deve ingannarvi: non aspettatevi di giocare un Mario Kart classico, neanche lontanamente"Mario Kart Tour non deve però ingannarvi: non aspettatevi di giocare un Mario Kart classico, neanche lontanamente. Le piste, sebbene riproposte in maniera molto egregia, hanno subito dei tagli in termini di complessità per ovviare al fatto che si gioca su uno schermo molto piccolo, e che soprattutto si ha a disposizione il solo input del touch screen. I tracciati, di fatto, sono poco più che corridoi, con solo una parte delle scorciatoie e delle possibilità di movimento presenti nell’originale. È infatti impossibile finire fuori pista, se non quando si viene scagliati via da un oggetto oppure si sbaglia a fare un’acrobazia per prendere una scorciatoia.

Per quanto riguarda il movimento come detto il kart accelera da solo, e purtroppo il sistema di sterzo non è dei migliori. Visto che la derapata si avvia toccando e tenendo premuto il touchscreen, la semplice sterzata viene effettuata solo dopo il classico saltino, rendendo le operazioni più semplici in realtà complicate. Non che serva una grande abilità, vista la scarsa complessità dei tracciati, ma considerando che ci troviamo di fronte a un titolo mobile ci vuole troppo tempo per imparare a manovrare il kart.

[caption id="attachment_199857" align="aligncenter" width="1280"]Mario Kart Tour screenshot E sempre come ogni gacha, ci sono una marea di microtransazioni, ma in questo caso anche modalità bloccate[/caption]

Se tutto sommato Mario Kart Tour funziona abbastanza bene in termini ludici, il grave problema di questo titolo è il suo sistema economico che, seguendo le ultime produzioni Nintendo in ambito mobile, vira completamente verso le microtransazioni. Stavolta, però, la compagnia ha commesso un errore concettualmente imperdonabile.

Sebbene Mario Kart Tour permetta di giocare tranquillamente senza il classico sistema a energia, visto in Dr. Mario World per esempio, tutto il sistema di avanzamento vira verso la necessità del giocatore di investire denaro reale. Se Fire Emblem Heroes, un altro gacha di Nintendo di enorme successo, velocizzava attraverso il denaro reale solamente l’ottenimento degli eroi e non c’era nessun elemento bloccato da un paywall, stavolta siamo di fronte al proverbiale punto di non ritorno.

Al di là dei soldi per sbloccare i rubini che servono ad ottenere nuovi piloti, kart e deltaplani, Mario Kart Tour propone un pass identico a quello che è possibile trovare in un Fortnite per esempio ma 1) costa 5,49€ mensili (che è una cifra spropositata per un abbonamento mobile a un singolo gioco) e 2) sblocca contenuti in grado di cambiare il corso del gioco. Solo i possessori del pass hanno la possibilità di correre nella modalità 200cc, nonché di sbloccare un kart dorato le cui prestazioni sono incredibilmente superiori al migliore dei kart ottenibile dai giocatori free.

[caption id="attachment_199858" align="aligncenter" width="1280"]Mario Kart Tour screenshot I trofei ricalcano, anche se lontanamente, ciò che si è visto nei Mario Kart classici[/caption]

Sebbene vada fatta la postilla che, per il momento, non ci sono campionati o tornei ufficiali tra giocatori di qualche tipo, un sistema pay to win era esattamente ciò che non ci aspettavamo da una compagnia come Nintendo, su uno dei suoi brand più famosi oltretutto. È ovvio che titoli del genere hanno la possibilità di creare degli indotti finanziari clamorosi, ma la soluzione di inserire un vero e proprio paywall è la meno elegante che si poteva trovare.

Ed è un peccato perché, con le dovute premesse, Mario Kart Tour è quasi esattamente ciò che ci si sarebbe potuto aspettare da un capitolo mobile della nota serie racing arcade. Funziona, è perfetto per le piattaforme di destinazione (sebbene la sterzata vada in qualche modo aggiustata) e le gare durano il giusto per la classica partitina in giro durante la routine quotidiana. Il sistema economico, però, è un grave errore che già da tempo non viene più commesso neanche dai più beceri videogiochi mangiasoldi per mobile, ed è strano che proprio Nintendo vi sia incorsa.

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