Marcianeros, la recensione
Abbiamo recensito per voi Marcianeros, opera di Héctor Germán Oesterheld e Francisco Solano López
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Marcianeros riporta il lettore agli inizi degli anni ’60, un periodo particolarmente florido per il genere. Le super potenze mondiali, Stati Uniti e Russia, concorrevano per piantare il primo vessillo oltre l’atmosfera terrestre, mentre una vasta schiera di scrittori e artisti recepiva la fascinazione che l’immensità dello spazio siderale e il positivismo tecnologico che esercitavano traducendole in racconti, film e fumetti.
Lontano dalla fantascienza sociologica di L’Eternauta, Marcianeros ha un’anima più affine al romanzo scientifico di Jules Verne. Oesterheld non spiega come nasca o funzioni la tecnologia che ha portato l’uomo su Marte: l'obiettivo primario della sua narrazione è imbastire un intreccio emozionante in grado di tenere il lettore con il fiato sospeso, dalla prima all’ultima pagina. Lo sviluppo della trama è lineare ma ricco di colpi di scena, rendendo la vicenda avvincente in ogni sua componente.
Strappati dalle loro abituali occupazioni, Mario, Ramon e Aniceto anticipano l’archetipo del "super eroe con super problemi" che di lì a poco sarebbe stato sdoganato da Stan Lee, Jack Kirby e Steve Ditko. La scelta di porre al centro della storia personaggi dotati di caratteristiche comuni permette un’immedesimazione spontanea al lettore, creando di fatto l’empatia che rende Marcianeros prima di tutto un racconto dal carattere universale.
A completare questa pietra miliare, l’arte di López, sublime nel tratteggiare figure dalla forte espressività in grado di catture l’ampio ventaglio di emozioni che questo fumetto genera: stupore, terrore, meraviglia e paura si alternano in tavole curate nei minimi dettagli. La peculiarità dell’artista argentino fa sì che la narrazione possa spostarsi da un centro urbano a una piana rocciosa marziana senza perdere efficacia. L’enorme potenziale descrittivo rende lo storytelling fluido e alleggerisce la verbosità delle didascalie, a cui spesso viene demandato il compito di legare le varie parti del racconto.
In Marcianeros il sense of wonder della narrativa sci-fi incontra l’autorialità del Fumetto argentino per creare un’avventura fantastica che, dopo oltre cinquant’anni, non ha perso un briciolo della sua potente bellezza.