Maraviglioso Boccaccio, la recensione
Scolastico, addomesticato, sciapo e messo in scena senza nessuna discontinuità con il testo originale, Maraviglioso Boccaccio è una proiezione da liceo
A giudicare da Maraviglioso Boccaccio, è chiaro che Cesare deve morire fosse un'incredibile variazione nella loro carrellata di affreschi storici che sta allo spettatore mettere in relazione con il presente, una non solo lontana dal passato ma dotata di una fierezza intellettuale più moderna di quella che propone ora Maraviglioso Boccaccio con il sguardo retroguardista e consolante nella deferenza al testo di partenza.
Nemmeno il piacere di narrare, di mettere per immagini qualcosa che nasce su carta, riesce ad andare più in là della fedele ricostruzione e salvare questo film (alcuni interni spiccano per le loro qualità pittoriche, ma sono attimi in un mare di scenari ben selezionati e poco trattati). Nonostante l'evidente ricchezza del film, lo stesso non si scorge nessuna discontinuità, nessuno scarto dall'opera di partenza, nemmeno un guizzo visivo, qualcosa di aggiunto al testo anche solo con la recitazione. Sembra che davvero i Taviani abbiano voluto essere quanto più aderenti possibile agli scritti, riportarli fedelmente e senza contaminarli con la propria sensibilità se non attraverso la necessaria scelta di cosa mettere nel film e cosa no (selezione che, come scritto, opta per le parti meno tempestose), ma anche quest'operazione discutibile potrebbe essere considerata un fallimento visto l'incredibile noia che le diverse storie accumulano.