Maledetta Balena, la recensione
Abbiamo letto e recensito per voi Maledetta Balena, il volume edito da Tunué, scritto e disegnato da Walter Chendi
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Giovanni è un ex soldato, più precisamente un vecchio marinaio, malato e stanco, evidentemente in fin di vita. Una vita la cui fine è quasi auspicabile, dato che si è ridotta a lunghi cicli di morfina e compagni di stanza vagamente percepiti. Eppure Giovanni era un uomo forte, un tempo, e quella forza se la ricorda. Il lettore sarà messo a parte di quel che resta, ancora lucido della sua memoria, di un trauma importante, potenzialmente disumanizzante, di un incarico su una bianca ed enorme nave, la "balena" titolo, di una situazione che prometteva pace e tranquillità e destinata, come spesso succede, a trasformarsi in una lotta per la vita. Non per la sopravvivenza, ma per la vita, per l'occasione di riappropriarsi di se stessi, di riprendere il cammino, di tornare ad essere uomo. Chissà, addirittura felice, fin quando sarà concesso.
Chendi ci mostra, con una regia fortemente cinematografica, queste vicende da romanzo storico con uno stile ispirato senza compromessi alla tradizione della linea chiara. Non sempre le sue soluzioni visive, in termini di tratto e visione, colpiscono per coerenza ed efficacia, ma l'insieme risulta all'altezza e fornisce sostegno alla trama e all'idea di base: quella di un grande flashback di un uomo che tenta, al termine della propria esistenza, di ricordare la dignità di un tempo, strappatagli dagli anni e da un corpo e una mente che lo hanno tradito e abbandonato. Il cammino nella memoria di Giovanni ci rende spettatori di un momento di autoaffermazione fortissimo. Il ricordo dei giorni in cui il protagonista ha trovato la realizzazione di una vita, a dimostrato a se stesso chi fosse e chi aveva intenzione di essere è emozionante e coinvolgente. La forza del vecchio soldato, l'ostinazione con cui si aggrappa alla propria dignità e all'istante in cui se l'è guadagnata è toccante. Maledetta Balena è una bella storia, raccontata come, nel fumetto di oggi, quasi non si fa più. Con pazienza.