Magnifico! voll. 1 - 2

Abbiamo recensito per voi i primi due volumi di Magnifico!, opera di Pietro B. Zemelo pubblicata da ManFont

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Una "nuova" leva di autori ha deciso di concentrare la propria attenzione sulla quotidianità: episodi che caratterizzano le nostre giornate o determinati periodi della nostra vita, talvolta anche i più insulsi, rivivono tra le pagine e i blog di tanti artisti sparsi per il mondo. Boulet, Zerocalcare, Paco Roca, Bastien Vives e Alberto Madrigal - tra i tanti - si sono imposti all'attenzione del pubblico grazie al loro preciso lavoro di narratori della contemporaneità, concentrandosi sui diversi aspetti che compongono la nostra vita. In questo filone ben definito va a inserirsi il lavoro di Pietro B. Zemelo, partito nel 2013 con alcune strisce online e giunto in seguito a questi primi due volumi di Magnifico!. Insieme ai protagonisti di queste storie - Alessio, Oscar e Luca - ripercorriamo il periodo della vita di ognuno di noi in cui la fine delle scuole superiori coincide con la nascita di sogni e speranze per il nostro avvento nell'età adulta, che sia all'università o nel mondo del lavoro.

La storia ha inizio con l'arrivo di Alessio, matricola ventenne iscritta a Scienze del Linguaggio, nell'appartamento di Oscar, venticinquenne prossimo alla laurea, e Luca, laureato magistrale, disoccupato e prossimo ai trenta. I volumi sono divisi in stagioni e ognuno focalizza la sua attenzione su uno dei protagonisti e sui problemi legati a un particolare periodo della loro vita. Nel primo facciamo la conoscenza di Alessio, delle sue paure, angosce, aspettative e dei suoi desideri (molti dei quali resteranno frustrati); nel secondo i riflettori si spostano su Luca e sulla sempre crescente consapevolezza della sua condizione, la maturazione di una scelta complessa.

Sullo sfondo, lezioni, esami, ricerca continua di un posto in cui rifugiarsi per studiare ed eludere, così, sfide a Dungeons & Dragons, la tentazione di una partita alla PlayStation, uno spaghetto a mezzanotte o una festa; nel mezzo, tutto il carico di divertimento e responsabilità che comporta il vivere da soli: dal fare il bucato a provvedere al proprio sostentamento, senza dimenticare le difficoltà di condividere spazi comuni, il conoscere nuove persone, gli amori non corrisposti e la vita sociale da risollevare.

L'atmosfera di Magnifico! è rilassata e goliardica; d'altronde non potrebbe essere diversamente, in continuo equilibrio tra gioia di vivere e drammi personali, tra la leggerezza dei vent'anni e la pesantezza dei trenta che si avvicinano a grandi falcate. Un decennio che Zemelo riporta su carta e di cui Alessio, Oscar e Luca ne interpretano le diverse fasi, dal sogno alla disillusione. La lettura scorre fluida e la natura episodica della struttura narrativa consente all'autore di inserire piccoli segmenti ilari, avulsi dallo sviluppo della trama, che ci permettono di approfondire la personalità dei singoli, così da carpirne le tante sfumature e riderne insieme a loro.

Chi segue Zemelo dalla nascita del suo progetto digitale non può non tenere conto della capacità di gestire un passaggio così rischioso, la realizzazione di un volume che non sia un semplice contenitore di storie goliardiche pubblicate sul web, ma un'opera organica e definita. Escludendo alcuni (pochissimi, in verità) passaggi in cui i segmenti narrativi girano a vuoto, aggiungendo poco o nulla, nella lettura delle prime due stagioni di Magnifico! si percepisce chiaramente l'accurato lavoro in fase di scrittura, la volontà di perseguire uno scopo in maniera precisa e mai casuale: raccontare.

Con il proseguire della narrazione, inoltre, il cast si allarga e si aggiungono, di volta in volta, nuove figure con le quali i nostri protagonisti devono avere a che fare, cosa che consente loro di crescere costantemente. L'autore utilizza un linguaggio fresco e contemporaneo, derivato dalle sit-com americane (una delle più famose viene omaggiata nel secondo volume), di cui ricalca lo schema narrativo e determinate dinamiche, utilizzandoli in maniera decisamente matura e consapevole.

La maturazione dei personaggi va di pari passo con quella dello Zemelo disegnatore: il suo tratto cartoonesco si sposa alla perfezione con il mood generale di Magnifico!: lo stile è un ibrido tra la tradizione italiana (ricordiamo che l'autore da qualche anno collabora con la storica testata Topolino) e quella giapponese, dalla quale derivano alcune soluzioni grafiche, come i volti stravolti o le espressioni deformanti, che creano il giusto climax per situazione tragicomiche.

Le tavole di Magnifico! si susseguono piacevolmente accompagnando il lettore in uno spaccato di vita universale. Tutti, presto o tardi, siamo stati Alessio o Oscar; magari ora, come Luca, siamo seduti al computer a inviare curriculum e cercare un lavoro che sia quantomeno appagante. Si ride tanto leggendo Magnifico!, di gusto, ma non solo; ben presto, infatti, si torna a viaggiare con la mente a quegli anni così spensierati, a rivivere episodi e gag che hanno contraddistinto la nostra stagione universitaria, a riflettere sulla vita e le scelte. E allora il sorriso potrebbe diventare amaro, ripensando agli anni trascorsi. Ma in fondo, questa è la vita.

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