Mad Men 7x10 "The Forecast": la recensione

La recensione del decimo episodio dell'ultima stagione di Mad Men

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Spoiler Alert
Interpretare Mad Men non è mai semplice. Perché si tratta di individuare la chiave di lettura di ogni episodio, ammesso che ce ne sia una, e ci piace pensare che ci sia, e applicarla in tutto o in parte agli eventi della puntata, sperando di far risaltare parti in ombra del processo narrativo. Eppure tutto rimane sempre così sfumato, così inafferrabile, che proprio quando sembra di aver capito tutto arriva qualcosa a farci dubitare delle nostre certezze e dei personaggi. E magari il trucco è proprio questo, magari a volte non c'è niente da capire, ma solo da godere degli ultimi stralci di questo lunghissimo racconto televisivo. The Forecast ad esempio è un episodio diviso tra sogni e previsioni del futuro, ma è davvero tutto qui?

L'inquadratura finale di New Business era stata emblematica, perfino troppo palese per una serie generalmente così sottile. Don Draper spaesato, che si aggira in un appartamento spoglio, il decennio dei successi e delle apparenze alle spalle, e un futuro vuoto e privo di destinazioni davanti a sé. Allora cosa rimane da fare, se non trascinare in questo vuoto cosmico il mondo intorno a sé, forse per sentirsi meno soli? Per tutto l'episodio il protagonista pone ora a questo ora a quello una domanda semplice, ma fondamentale, su quali siano le sue prospettive per il futuro, in qualche modo deciderà di realizzarsi, cosa davvero li smuove ad alzarsi dal letto ogni mattina, giorno dopo giorno. E alle risposte che gli giungono oppone reazioni sarcastiche, presuntuose o semplicemente distanti.

Lo fa con Peggy, che vorrebbe creare qualcosa di memorabile ("in advertising?" gli risponde Don), ma anche con Ted, per finire con le amiche di Sally, che infine gli risponderà anche male. È un Don Draper presuntuoso, che gioca a interpretare un ruolo e a fare l'uomo vissuto, ma che ha ormai perso il tocco di una volta. Vende incertezze, speranze, sogni – come suggerisce alla donna incaricata di vendere il suo appartamento – e slogan – ma stavolta i suoi consigli non andranno a buon fine – e alla fine della giornata si trova solo, escluso e, come già detto, spaesato. Nella costruzione dei personaggi di Mad Men, in cui da sempre la profonda incertezza e inadeguatezza trovano rifugio nel possesso e nell'apparenza, perdere i mobili e lasciare la casa significa rinunciare ad una parte di se stessi, essere sradicati ancora una volta.

The Forecast è un episodio per certi versi circolare, in cui l'inizio e la fine si richiamano. Tutto ruota intorno alla vendita di un appartamento che l'agente Melanie definisce triste. Don ribatte che alcune cose meravigliose sono accadute al suo interno, ma non sembra crederci troppo, anche perché non si è nemmeno preoccupato di ripulire la moquette dopo l'ultimo incidente. Quindi tutto inizia con Melanie che entra e finisce con Don che esce, fa per rientrare, forse si pente e realizza all'improvviso quanto sta accadendo. Come sempre, troppo velocemente. Qualcuno rinfaccerà a Don di essere un venditore che punta tutto sull'aspetto e nient'altro. Il protagonista si indispettisce, ma non possiamo fare a meno di notare che, nel dialogo conclusivo con Sally, le dirà: "You're a very beautiful girl, but it's up to you to be more than that".

Molto più immersa nel particolare momento storico è la storyline che vede il ritorno di Glen, in procinto di partire per la guerra, amico di penna di Sally, mai dimenticato da Betty. Ed è proprio lei a dover respingere le sue avance (la motivazione, tra le mille che ci sarebbero, è che è sposata!). Tra le altre cose è un segmento che mette a confronto, tema assoluto e ricorrente della serie, Betty e Sally, e che si ricollega al dialogo che si diceva prima tra Don e Sally quando il primo le dice: "You may not wanna listen to this, but you are like your mother and me. You're gonna find that out".

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