Macerie prime, la recensione

Abbiamo recensito per voi Macerie prime, il nuovo fumetto BAO Publishing di Zerocalcare

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Macerie prime, variant cover di Zerocalcare

I fumetti di Zerocalcare sono un prodotto decisamente atipico, e non solo per lo straordinario successo che sono riusciti a ottenere non appena hanno raggiunto gli scaffali, con un posto assicurato tra le prime posizioni delle classifiche di vendita nelle librerie di varia; è infatti difficile incasellare le varie opere pubblicate finora considerando lo stile, i generi affrontati o la struttura narrativa adottata. L'autore romano ha iniziato raccontando stralci di quotidianità sul suo blog, con fumetti brevi successivamente legati tra loro da un filo conduttore (La profezia dell'armadillo, Ogni maledetto lunedì su due, L'elenco telefonico degli accolli); a queste si sono poi affiancate vere e proprie graphic novel incentrate su un passato autobiografico (Un polpo alla gola e Dimentica il mio nome), una storia di zombi a Roma (Dodici) e il reportage di un viaggio in Siria (Kobane Calling).

L'elemento che accomuna tutti questi fumetti è il cast, composto dallo stesso Zerocalcare e dalla cerchia di persone che lo circonda: alcuni vengono trasfigurati in personaggi della cultura pop, come la madre - Lady Cocca o il ragazzo delle ripetizioni - Blanka, mentre gli amici importanti sono caratterizzati come personaggi a tutto tondo. Negli ultimi sette anni, queste figure ricorrenti hanno formato un microcosmo simile al cast di una serie regolare, anche se sarebbe esagerato considerare l'insieme dei fumetti realizzati da Michele Rech come una collana vera e propria, alla stregua di quanto viene proposto periodicamente nei paperback americani o nei cartonati francesi. Tutti i volumi sono autoconclusivi, ma è evidente che seguendo l'autore con regolarità si ottiene un valore aggiunto: una fidelizzazione nei confronti dei personaggi e alcuni elementi-tormentone. Imparando la lezione dagli show televisivi che mescolano continuity orizzontale e verticale, è come se queste graphic novel stessero un po' alla volta dando forma a una serie che potremmo intitolare semplicemente "Zerocalcare".

Se n'è accorto lo stesso fumettista di Rebibbia, consapevole di aver condiviso con i lettori la propria cerchia di amici e una buona fetta della sua vita. Con Macerie prime decide quindi di fare il punto di quanto è cambiato negli ultimi anni, cominciando dal matrimonio di Cinghiale, l'amico ossessionato dal sesso che trova nel "Devi scopa'!" la soluzione a ogni problema. Vedere l'evoluzione e la crescita di una macchietta simile è la cartina tornasole di un processo di approfondimento dei personaggi che, pur mantenendo una caratterizzazione sopra le righe, lasciano intravedere molteplici aspetti della loro umanità.

Per il gruppo di amici, la cerimonia è l'occasione di ritrovarsi, quando ormai la vita e gli impegni personali non gli permettono più di trascorrere molto tempo assieme come quando erano ragazzi; questa riflessione generazionale, una lenta presa di coscienza dell'ingresso nell'eta adulta e l'accettazione nostalgica del passato, sono probabilmente gli elementi più riusciti ed emozionanti del volume.

Tutt'a un tratto, durante questo sguardo rivolto alla giovinezza, la narrazione mette in gioco un potente flashback incentrato su un importante momento del passato di Zerocalcare e della Storia recente del nostro Paese, un evento che l'autore ha spesso citato sottolineando l'importanza di quell'esperienza nella sua formazione come individuo. Improvvisamente tutto sembra quadrare, l'introduzione nel presente e il raduno degli amici sembrerebbe dunque una sorta di preludio a un racconto drammatico nel quale vedremo i ricordi personali dell'artista rappresentati attraverso la tecnica del graphic journalism perfezionata negli ultimi anni... e invece no: si tratta solo di una breve parentesi che lascia l'amaro in bocca a chi avrebbe voluto leggere quest'altra storia, in qualche modo anticipata in anni di interviste, dichiarazioni e brevi accenni sulle pagine dei fumetti. Ma a quanto pare, no, non è questo il soggetto principale di Macerie prime.

Macerie prime, variant cover di ZerocalcareCosì come ci presenta la versione adulta dei suoi amici, Zerocalcare decide di aggiornare anche gli accolli, uno dei suoi temi ricorrenti. Scopriamo quindi quanto queste richieste siano aumentate e si siano fatte più pressanti, a causa della maggior popolarità e visibilità; la pressione e il timore di deludere i fan sono ormai insostenibili e questo equilibrio precario viene sconvolto da un evento pubblico in cui avviene un incidente che scatena conseguenze difficili da tollerare. La proverbiale goccia che fa traboccare il vaso.

Tutto ciò riconduce un'altra volta al gruppo di amici, che a questo punto è lecito percepire come il vero fulcro dell'opera. Un gruppo che si è arricchito non solo nella caratterizzazione ma anche nella composizione, con nuove figure introdotte ai lettori, permettendo così nuove dinamiche interne. Zerocalcare viene coinvolto in un progetto dai suoi amici, che sono un perfetto specchio della precarietà tristemente diffusa tra i trentenni; ormai il personaggio/autore non può più rappresentarsi come l'avatar dell'uomo della strada, visto che tutti i suoi lettori sono consapevoli del suo stile di vita attuale, perciò il focus si sposta sui comprimari. Zerocalcare vuole però continuare a raccontarsi, anche in questa nuova posizione, arrivando a un vero e proprio sfogo, un disperato tentativo di spiegare le difficoltà della sua condizione, di come pur vivendo una professione "privilegiata" sia costretto a sopportare cose spaicevoli che gli altri non riescono a comprendere.

Grande assente è l'Armadillo, voce della coscienza e spalla del protagonista, anche se non ci è (ancora) dato sapere il motivo del suo allontanamento. Sono comunque presenti alcune entità astratte, provenienti da un misterioso mondo post-apocalittico, il cui significato verrà presumibilmente spiegato in futuro.

La storia di Macerie prime, infatti, non si conclude qui e proseguirà in un secondo volume in uscita a maggio 2018, nel quale saranno raccontati anche gli eventi dei mesi che ci separano dalla sua pubblicazione: un intrigante esperimento editoriale che riavvicina Zerocalcare all'attualità delle sue storie brevi sul blog. Ritroviamo perciò quella stessa "serialità parziale" in una forma più compiuta, che però non riesce a distaccarsi dalle sue origini.

Difficile considerare questo volume un prodotto omogeneo, visto che vengono messi in gioco troppi elementi, alcuni dei quali non sviluppati a sufficienza o addirittura apparentemente slegati dal resto; sono difetti che possiamo perdonare alle raccolte di storie brevi, meno a un fumetto nato come corpus unico. Il giudizio resta però sospeso: Macerie prime è una lettura piacevole che sorprende in più di un'occasione, quindi diamo il beneficio del dubbio a Zerocalcare confidando che con la seconda parte di questa storia riuscirà a tirare le fila dei tanti discorsi qui iniziati, così da comporre un'opera compatta.

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