L'ultimo sorso del morto, la recensione
Abbiamo recensito per voi L'ultimo sorso del morto, graphic novel realizzata da Davide Garota e pubblicata da Tunué
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
La vita di Jerry è stata segnata dal dolore in guerra come in patria: ha infatti perso la moglie per un cancro, mentre la figlia Alexandra è ricoverata in una clinica per persone affette da malattie rare; una forma di autismo ne limita le capacità cognitive e di movimento relegando la sua giovane esistenza a uno stato vegetativo per il quale non esiste cura.
Una serie di domande iniziano ad assalire il protagonista: cosa ci tiene legati a questa vita? Cosa ci spinge a sopportare il peso di responsabilità troppo grandi? Come trovare quotidianamente la forza per alzarci e affrontare le perdite o la delusione per le occasioni mancate? La scelta è nelle mani di Jerry: accettare la morte che tutto allevia o decidere di restare in vita e sopportare il dolore in nome dell'amore che lo lega in maniera indissolubile alla figlia.
È così che assistiamo a una trasformazione del protagonista, un cambiamento che si riflette sulla narrazione: con abile mossa l'artista marchigiano ci conduce attraverso ambientazioni cariche di fascinazione mistica, sparatorie in cui sgorgano litri di sangue, riletture di culture, credenze, religioni ancestrali e dubbi esistenziali radicati in ognuno dei personaggi coinvolti.
La scrittura resta in bilico tra realismo e surrealismo - perfettamente esplicitati da una variazione dello storytelling - mescolando elementi noir, splatter e thriller in un continuo saliscendi di emozioni e colpi di scena. Garota è bravo non solo a gestire questo ibrido narrativo, ma anche nel creare un antieroe come Jerry svelandoci un po' alla volta il suo passato e lasciando trapelare aspetti che vanno a cozzare con la concezione di un sacrificio fatto per amore. È in definitiva un personaggio dalle diverse sfaccettature, profondo e mai banale, che si erge a simbolo dell'essere umano, fatto di cattiveria ed egoismo, come di amore e altruismo.
Ci sono opere che ci tengono incollati alla lettura grazie all'azione più dinamica; altre che, invece, trovano la loro forza nella capacità di spingere alla riflessione offrendo molteplici chiavi di lettura. L'ultimo sorso del morto è una graphic novel che rientra senza dubbio nel secondo gruppo, ma riesce al tempo stesso a regalarci segmenti adrenalinici e di grande intensità.